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Inter: Grosso 'Io sono interista'


(Fabio Grosso)

Fabio Grosso e' passato velocemente da Milano per un contatto diretto con la realta' nerazzurra. Un saluto a Moratti, un passaggio in sede, quindi l’appuntamento con Mancini per conoscere il programma di lavoro che lo aspettera'.

La presentazione ufficiale sara' organizzata quando tornera' ad allenarsi dopo le vacanze. Chi lo ha incrociato lo ha ricoperto di affetto ed entusiasmo. La sua risposta? 'Io sono interista'.

(Marco Materazzi)

Marco Materazzi piu' grintoso che mai: 'Vinti i Mondiali, ora voglio vincere con la maglia dell'Inter'. Ai microfoni di Inter Channel, il fresco campione del Mondo ha detto: 'La mia visita ad Appiano? Una sorpresa, dovuta alla mia squadra. Da domenica in poi andro' in vacanza'.

Il pensiero torna poi sui Mondiali: 'Se ho vissuto questa coppa del Mondo con l'Inter nel cuore? Assolutamente si'. La mia vittoria, oltre che per gli italiani, penso che sia stato un vanto anche per quelli che tutti i lunedi' prendono calci in bocca al bar quando Materazzi magari commette qualche sciocchezza. Sono contento soprattutto per loro'. Ora il piu' grande desiderio e' una vittoria con l'Inter: 'Avro' sempre la stessa carica, spero solo di aver un po' di fortuna in piu' con la mia squadra, e' ora di vincere qualcosa'.

(Massimo Moratti)

Massimo Moratti non ha voluto mancare al primo giorno di allenamento della nuova Inter. Il patron, ai microfoni di Inter Channel, ha spiegato quelle che sono le sue aspettative per la prossima stagione: 'Dicono: sposa bagnata, sposa fortunata. Spero che questo valga anche per noi - riferendosi al fatto che il primo allenamento dell'Inter e' stato alquanto umido - Quest'anno sara' importante partire veramente con serieta'. Calciopoli? Noi facciamo il nostro lavoro. Tutto il resto sarebbe stato meglio non ci fosse stato. Ma e' una situazione che c'e' e che e' giusto affrontare, guidicare, capire e non ripetere'.

Sul mercato, bocche cucite: 'Branca sta lavorando molto bene, ora bisognera' vedere, dal punto di vista economico, complessivo e sportivo, quello che per noi puo' andar meglio e che si puo' fare per avere piu' chanche. Grosso? Sono delle operazioni che, mentre le fai, capisci che sono ottime sotto il punto di vista economico, anche se in principio non sembra. Materazzi? Sta portando un po' a tutti la sua felicita' da campione del mondo'.

(Fabio Grosso)

Fabio Grosso racconta l'arrivo all'Inter: 'La grande squadra era l'ultimo passo per la mia carriera'. Il 28enne, campione del Mondo con la Nazionale, e' tornato in Abruzzo per ricevere i festeggiamenti della sua Montesilvano, e ha raccontato la sua estate incredibile: 'I nerazzurri mi hanno cercato prima dei Mondiali, un trasferimento cosi' per me era l'ultimo gradino. Poi, in mezzo, c'e' stata la Coppa del Mondo e, a chi mi chiedeva notizie, davo risposte fuorvianti'.

Adesso sono in programma le vacanze, poi per l'ex palermitano prendera' il via la prima stagione i nerazzurro. 'Con la nuova maglia cerchero' di togliermi delle altre belle soddisfazioni'.

(Fabio Grosso, uno degli eroi del Mondiale azzurro)

Fabio Grosso e' da poco tornato nella sua Montesilvano, e la gioia per il trionfo si fa ancora sentire. Colui che ha realizzato due gol decisivi per il cammino dell'Italia in semifinale e finale, e' stato accolto dall'entusiasmo della sua gente, in provincia di Pescara. 'E' stato il Mondiale di tutta la squadra, e anche chi ha giocato meno ha dato il suo contributo', ha detto Grosso, che verra' ricordato per l'esultanza in stile-Tardelli dopo il sinistro che ha regalato il vantaggio contro la Germania, negli ultimi minuti dei supplementari. 'Quell'urlo ha dimostrato qual era lo stato d'animo della squadra in quel momento: c'era grande tensione. Quindi l'esultanza e' stata istintiva, ma ha dimostrato tutto l'entusiasmo che potevamo avere in quel momento', spiega il laterale azzurro, che parla di 'istinto' anche commentando il decisivo rigore contro la Francia: 'In quegli istanti si ragiona poco'.

Una parola anche per il ct Marcello Lippi, che dopo aver condotto alla vittoria la squadra ha dato le dimissioni. 'Il mister da sempre ci ha ripetuto che era una squadra in cui tutti eravamo importanti e a cui potevamo dare un contributo, per questo, tutti insieme, abbiamo cercato di raggiungere un risultato difficilissimo. Alla fine ce l'abbiamo fatta e siamo contenti di essere entrati nella storia', ha detto Fabio Grosso. Al posto di Lippi, la Federcalcio ha scelto Roberto Donadoni, ex-Livorno. 'Lippi ha impostato un lavoro a lunga scadenza; due anni fa ha cercato di plasmare un gruppo e c'e' riuscito, quindi gli va tributato un grande merito - ricorda il giocatore - Donadoni? Adesso ci sono le vacanze e poi vedremo cosa accadra'. Per il momento non sto pensando se saro' convocato o meno'.

(Zanetti, Toldo e Cordoba con le nuove maglie. Inter.it)

Sono state presentate le nuove maglie dell'Inter per la stagione 2006-2007. Quella nerazzurra ricorda nel disegno le maglie della storica Ambrosiana Inter, con strisce verticali piu' larghe del solito e con un azzurro di conseguenza molto piu' vistoso. Il collo a V, bianco, e' molto profondo e profilato da inserti neri e blu che creano contrasto con il bordo. Inoltre, nella parte finale della manica, e' stata inserita un'applicazione di tessuno nero termosaldato che spezza la continuita' delle bande nerazzurre. Il tessuto disegnato dalla Nike e' particolarmente leggero e traspirante e riduce l'aderenza allontanando il sudore dalla pelle. Sui lati il tessuto e' in mesh a trama molto larga, utile ad aumentare la leggerezza e la traspirabilita', favorendo il flusso dell'aria sul corpo. A sinistra, sul cuore, campeggia il logo dell'Inter. La coccarda della Coppa Italia 2005-2006 e' stata invece posizionata sulla manica sinistra. La novita', chiarissimo riferimento alla storia, cioe' all'Ambrosiana, lo si trova sul retro, sotto il bordo del colletto: croce rossa sul fondo bianco, simbolo della citta' di Milano.

Il colore bianco e' il tema dominante della seconda maglia ufficiale per la stagione 2006-2007. La novita' e' la fascia verticale in blu royal e nero che collega il fianco della divisa ai pantaloncini e ai calzettoni. Il collo a V e' meno pronunciato rispetto a quello della maglia nerazzurra. Sono tre, infine, le varianti per la maglia del portiere. Il tema dominante e' la divisione a meta' in senso verticale. A manica lunga e in materale estremamente resistente e protettivo, la divisa del portiere e' stata realizzata in tre varianti colori: grigio chiaro-grigio scuro, nero-antracite, giallo-arancione. Si completano, nel primo caso, con pantaloncino nero e calzettone bianco, nel secondo con pantaloncino nero e calzettone nero, nel terzo con pantaloncino nero e calzettone giallo. Javier Zanetti, Ivan Ramiro Cordoba e Francesco Toldo sono stati i tre testimonial per la presentazione.

(Roberto Mancini sorride, foto inter.it)

Roberto Mancini ha gia' un obiettivo: 'Ripartire da un'Inter migliore rispetto alle due ultime stagioni e fare bene'. L'allenatore nerazzurro debutta nella prima conferenza stampa della stagione 2006/2007 facendo i complimenti ('doverosi') alla Nazionale campione del mondo e comincia poi a guardare a quello che succede ad Appiano Gentile e dintorni: 'L'Inter e' una grande squadra e ha dalle responsabilita' da prendersi, deve affrontare tutte le partite cercando di fare il meglio possibile. Non ci sono dubbi, deve sempre cercare di vincere'.

Adesso, in attesa delle sentenze di calciopoli, l'Inter potrebbe ritrovarsi in campionato senza alcune grandi rivali, penalizzate in seguito allo scandalo. Ma Mancini non conta su questo, e anzi, commenta: 'Noi ci abbiamo sempre provato, non siamo mai partiti per arrivare secondi o terzi, sara' cosi' anche il prossimo anno'. Non c'e', pero', la sensazione che l'Inter non abbia vinto, probabilmente, proprio per questi episodi? 'Il lavoro di un tecnico va sempre giudicato al di la' di quello che succede - rivendica per se' l'allenatore jesino - Si puo' pensare che la squadra abbia un buon gioco, poi si puo' non vincere per tanti motivi. Noi non abbiamo vinto anche per quello che e' emerso'.

Questo significa anche rivendicazione, e infatti la parola scudetto viene pronunciata, per una volta, con ampio margine sull'inizio della stagione: 'Quello di due anni fa credo sia giusto non assegnarlo perche' e' passato troppo tempo. Quello di quest'anno, con la stagione terminata appena due mesi fa, credo che sia giusto assegnarlo all'Inter. Non per festeggiarlo, ma per giustizia: in tutti gli sport se qualcuno vince barando il premio va a quello che arriva dopo'.

Nel frattempo c'e' da pensare anche al prossimo, di campionato. Per l'occasione, si sta programmando anche una squadra con piu' moduli: 'Ho detto che mi piaceva il gioco del Portogallo: andava molto bene, ma dipende sempre dai giocatori che si hanno a disposizione. Loro avevano i giocatori giusti anche se faticavano in zona gol. Comunque non e' un problema utilizzare moduli differenti'. Nel frattempo sembra che Adriano abbia espresso il desiderio di giocare come punta unica: 'I risultati cambiano sempre il pensiero di tutti - commenta Mancini - Adriano ha giocato spesso come unica punta ed e' stato scritto che non puo' farlo.... Se si gioca con una punta sola e si vince, l'allenatore e' bravissimo, se si gioca bene e non si vince per poco, ha sbagliato perche' non ha inserito un altro attaccante. Adriano deve pensare a tornare ad allenarsi bene e seriamente per fare gol, come tutti gli altri attaccanti dell'Inter. Quante punte schierero' e' un problema mio'.

(Roberto Mancini, foto inter.it)

Roberto Mancini ha deciso che vuole tutto: 'Trezeguet, Ibrahimovic o Toni? Se arrivano in due e' meglio'. L'allenatore dell'Inter nel corso della sua prima conferenza stampa ha parlato anche di mercato e in particolare dell'attacco: 'Non e' semplice scegliere tra quei tre: Toni e Trezeguet segnano almeno venti gol a campionato. Ibrahimovic fa un po' meno gol ma ha doti tecniche straordinarie e puo' migliorare molto... Queste sono domande da fare a Moratti'.

Con la retrocessione di Juventus, Fiorentina e Lazio in B cambia radicalmente il quadro della geografia della Serie A. Queste, al momento, le due categorie tenendo presente il vecchio sistema dei ‘ripescaggi’, quello che prenderebbe in considerazione le formazioni che per prime beneficerebbero delle tre retrocessioni determinate della giustizia sportiva. Ma altre novita' potrebbero emergere per cambiare ulteriormente il quadro sottoesposto. Dal coinvolgimento di altre squadre in ‘calciopoli’ alla possibile ‘promozione’ di alcune squadre in base al bacino d’utenza e al palmares acquisito.

Cosi' la nuova Serie A:
Ascoli, Atalanta, Cagliari, Catania, Chievo, Empoli, Inter, Lecce, Livorno, Messina, Milan (da -15), Palermo, Parma, Reggina, Roma, Sampdoria, Siena, Torino, Treviso, Udinese.

Cosi' la nuova Serie B:
Albinoleffe, Arezzo, Bari, Bologna, Brescia, Cesena, Crotone, Fiorentina (da -12), Frosinone, Genoa, Juventus (da -30), Lazio (da -7), Mantova, Modena, Napoli, Pescara, Piacenza, Rimini, Spezia, Triestina, Verona, Vicenza.

(Il Trofeo Carranza)

Sfida estiva importante per l’Inter: la squadra nerazzurra partecipera' infatti al Trofeo Ramon Carranza di Cadice. Si tratta di uno dei tornei piu' importanti e antichi dell’estate spagnola, la cui prima edizione venne disputata nel 1955. impostato su incontri di semifinale e finale, il torneo si disputera' il 18 e il 19 agosto. Avversari dei nerazzurri saranno il Cadice padrone di casa, il Real Madrid e il Betis Siviglia. Avversario dell’Inter sara' dunque anche Fabio Capello, neotecnico del Real, che potrebbe schierare anche diversi giocatori ‘transfughi’ dal campionato italiano, o meglio da ‘calciopoli’. Da notare che mai una squadra italiana ha vinto il Trofeo Carranza. Solo tre volte invece un’italiana ha raggiunto la finale: il Torino (sconfitto dal Real Madrid nel 1966), la stessa Inter (ko nel 1977 con l’Atletico Madrid) e la Lazio (che perse ai rigori la finale del 1999 con il Betis Siviglia).

(Olivier Dacourt, neoacquisto dell'Inter)

Alla presentazione ufficiale di Oliver Dacourt con la maglia dell'Inter parla di scudetto: 'Pronto a vincerlo'. Il francese mette nel mirino l'obiettivo grosso. Quello scudetto tanto agognato ora e' a portata di mano, se le sentenze della Caf saranno confermate. Milan e Juve fuori gioco, l'Inter sarebbe la favorita assoluta.

'Sono all'Inter perche' in Italia non ho ancora vinto lo scudetto e voglio partecipare a questo progetto. È una grande squadra che ho avuto modo di conoscere e la scommessa di vincere lo scudetto e' per me un grosso stimolo - ha detto alla presentazione il centrocampista - La Roma e' sicuramente un'ottima squadra. La passata stagione abbiamo fatto molto bene, ora hanno cambiato molti giocatori. Adesso penso solo all'Inter perche' ora gioco qui, poi mi fara' piacere se la Roma fara' bene. Pero' ripeto: ora devo pensare solo all'Inter'.

Marco Branca spiega poi i dettagli del contratto: 'Abbiamo il piacere di dare il benvenuto a Olivier Dacourt, un nuovo giocatore dell'Inter in vista della stagione che sta per iniziare. Con lui abbiamo sottoscritto per adesso un contratto biennale, ma c'e' la promessa e la speranza di restare anche piu' a lungo insieme'.

(Dejan Stankovic)

L’Inter comincia il suo ritiro a Riscone di Brunico e subito scende in campo per il primo allenamento. Partiti domenica mattina verso l’Alto Adige, i nerazzurri vi rimarranno per due settimane. Il tecnico Roberto Mancini ha fatto subito scendere in campo la squadra per una serie di esercizi addominali, stretching e allungamento muscolare, infine lavoro con il pallone. Dejan Stankovic ha svolto un programma di corsa continua.

(Luciano Moggi, ex-dg della Juventus)

Dopo essere stato travolto dallo scandalo di 'calciopoli', Luciano Moggi passa al contrattacco: accusa Inter e Milan. In una lunga intervista concessa a 'la Repubblica' in edicola lunedi', l'ex-direttore generale della Juventus lancia la controffensiva dopo mesi, anzi anni, di parole servite solo 'a creare il mostro che bisognava distruggere per lasciare tutto come era', sostiene lo stesso Moggi. Il 69enne non ci sta a farsi crocefiggere senza replicare, e torna nel calcio 'come rompic... - spiega - Indicandoli con nomi e cognomi, rompero' le scatole ai falsi moralizzatori di questo mondo che si vuole pulito soltanto perche' si e' liberato di Antonio Giraudo e Luciano Moggi. Spazzano via dalla casa polverosa due granelli di sabbia e dicono che la casa e' pulita'.

Moggi si difende a spada tratta, come gia' fatto in televisione nelle scorse settimane, smentisce i contrasti con la proprieta' juventina, e poi attacca. Nel mirino l'Inter, societa' che starebbe 'approfittando' della situazione. 'Fatemi capire, il passaporto falso di Recoba per cui l'Inter ha patteggiato, che cos'e'? - si chiede Moggi - Qual e' la sola societa' di serie A che ha cointeressenze con una di B? Non e' l'Inter con lo Spezia? Fatemi capire, c'e' differenza se Moggi va a cena da Bergamo con lo scudetto gia' in tasca e Giacinto Facchetti si attovaglia, con Bergamo, mentre l'Inter ancora lotta per un posto in Champions? Le fidejussioni false firmate da Giacinto Facchetti per la Reggina, non sono forse illeciti pieni?'. Tanta carne al fuoco, con il sospetto che dietro a tante mosse fatte in questi mesi, anche da parte di certa stampa, ci sia una sorta di complotto, orchestrato, tra gli altri, dall'Inter. 'Il commissario straordinario della Figc (Guido Rossi, ndr) che dovrebbe rimettere le cose in ordine e' un ex consigliere dell'Inter. I tifosi che mi telefonano pensano che gatta ci cova. E io comincio a crederci', commenta Moggi.

L'ex-dg bianconero dipinge a tratti decisi un contro-sistema colluso, e unito dall'intento di sbaragliare la concorrenza della Juventus. Chi e' il primo che dovrebbe chiedere scusa? 'L'ormai ex presidente federale Franco Carraro - afferma a Repubblica - Dice che faceva soltanto il vigile urbano e si limitava a dirigere il traffico. Peccato che facesse passare con il rosso chi voleva lui'.

Oltre all'Inter e a Carraro, sono altre le posizioni che Luciano Moggi stigmatizza, e accusa il Milan. 'Vorrei dedicare un pensierino anche a Galliani e Confalonieri. Confalonieri dice che il Milan e' vittima da 15 anni del 'regime di Moggi'. Stimo Confalonieri per il lavoro che fa. Dovrebbe parlare soltanto di quello e non di cose che non conosce - sostiene l'ex-dirigente juventino - Se viene a parlarmi di regime - proprio lui, poi - devo ricordargli che il presidente della Lega si chiamava Adriano Galliani. Nome che a Confalonieri non dovrebbe essere sconosciuto. Come non dovrebbe dimenticare che Galliani si dava da fare per sistemare un suo protetto finanche al vertice della Commissione arbitri di serie C. Per non parlare dei diritti televisivi'.

Ce n'e' per tutti, Moggi, raggiunto in una villetta di Follonica, spara a zero con la tranquillita' di chi non ha piu' nulla da perdere nel mondo del calcio. Accuse pesanti, che suonano dettate dal risentimento, forse, ma comunque pesanti. E da approfondire. 'Vedete, io leggo 'il libro nero del calcio' pubblicato dall'Espresso. Lo annoto e in questo block-notes prende forma il mio libro nero. Appunti contro i falsi moralizzatori. Sara' il mio nuovo lavoro perche' questa rivoluzione nel calcio assomiglia a quella storia della fine della Prima Repubblica che ha lasciato credere nella nascita di una Seconda'.

(Massimo Moratti)

Il patron dell'Inter Massimo Moratti replica alle pesanti accuse di Luciano Moggi: 'Reazione dovuta alla disperazione'. In un'intervista rilasciata al quotidiano 'La Repubblica', l'ex dirigente della Juventus ha dichiarato che l'Inter starebbe approfittando della situazione e che il club nerazzurro non sarebbe affatto estraneo a quanto sta accadendo nel calcio italiano ('Fatemi capire, il passaporto falso di Recoba per cui l'Inter ha patteggiato, che cos'e'? Qual e' la sola societa' di serie A che ha cointeressenze con una di B? Non e' l'Inter con lo Spezia? C'e' differenza se Moggi va a cena da Bergamo con lo scudetto gia' in tasca e Giacinto Facchetti si attovaglia, con Bergamo, mentre l'Inter ancora lotta per un posto in Champions? Le fidejussioni false firmate da Giacinto Facchetti per la Reggina, non sono forse illeciti pieni?').

'Sono dichiarazioni di persone disperate - ha detto Moratti - Credo che Facchetti in primis e noi poi quereleremo Moggi. Il Commissario straordinario Guido Rossi ha fatto parte dell'Inter? E' una garanzia di onesta' - ha proseguito - Lo scudetto? E' giusto darlo a noi. In questo modo sembra che tutte le squadre siano coinvolte, mentre ci sono tanti dirigenti che hanno fatto bene. Sarebbe un normale riconoscimento'.

(Maicon si e' presentato, foto sito inter.it)

Maicon si e' presentato ufficialmente: 'Mi hanno colpito la mentalita' e il gioco di questa squadra'. Il laterale destro brasiliano, acquistato a titolo definitivo dal Monaco, all'anagrafe fa Maicon Douglas Sisenando e ha 25 anni. A lui e' toccato il compito di inaugurare il ciclo di conferenze stampa dal ritiro in Alto Adige: 'Anche nella passata stagione ho avuto modo di seguire i nerazzurri e so che arrivo in un grande club con tanta voglia di lavorare, di migliorarmi e di fare bene. Sono convinto di poter far bene nell’Inter e nel Campionato italiano. Adesso ho quello che piu' desideravo'.

Maicon assicura di conoscere bene Adriano e Julio Cesar: 'Abbiamo vinto la Copa America e la Confederation Cup insieme. Con Maxwell, poi, ho fatto parte della Selecao under 23. Qui si lavora molto, ma c’e' anche il tempo per ridere e scherzare'.

(Il brasiliano Maxwell, nuovo acquisto dell'Inter, foto sito club)

E' stato presentato ufficialmente martedi' il brasiliano Maxwell, nuovo innesto della rosa nerazzurra. Il quasi 25enne sudamericano e' un centrocampista, in grado pero' di giocare anche in difesa. A Brunico, nella sua prima conferenza stampa da interista, Maxwell non si e' detto preoccupato della concorrenza di Fabio Grosso, anch'egli neo-nerazzurro. 'Anzi, sono contento che Grosso e Materazzi siano stati protagonisti ai Mondiali - spiega il brasiliano - Meritano i miei complimenti e quelli di tutti noi: li aspettiamo per vincere insieme, con e per l’Inter'.

Ai tempi dell'Ajax Maxwell era abituato a passare spesso dal centrocampo a un ruolo piu' difensivo. 'Per me e' assolutamente indifferente – conferma il sudamericano - Sono a disposizione dell'allenatore e della squadra, questa e' la mia filosofia di calcio'.

Dopo l’infortunio ai legamenti crociati del ginocchio destro subito in Olanda, il giocatore e' approdato a gennaio a Milano, ed e' poi stato girato all'Empoli. Ora il ritorno in maglia nerazzurra, e un lungo periodo di riabilitazione pressoche' giunto a conclusione. 'Nei mesi scorsi, era tanto il piacere di sentirmi nuovamente bene atleticamente che non sentivo il bisogno di fermarmi. Come ora: il ginocchio risponde benissimo', conferma Maxwell, che ora vuole ovviamente 'vincere con l’Inter qualcosa d’importante'. Con la speranza di riconquistare la Nazionale brasiliana: 'Mi sembra brutto parlare oggi di un ritorno nella Selecao, quello sara' una conseguenza se faro' bene con l’Inter nei prossimi mesi'.

(Dejan Stankovic)

Dejan Stankovic non inende celebrare un eventuale scudetto a tavolino: 'Vincerlo in campo e' diverso. Il centrocampista serbo, dal ritiro di Riscone di Brunico, commenta le indiscrezioni che vorrebbero la Federcalcio, su consiglio dell'Uefa, disposta ad assegnare ai nerazzurri almeno l'ultimo tricolore: 'L'Inter deve continuare la sua strada rimanendo unita, sia in campo che fuori - ha spiegato ai microfoni di Studio Sport - Ci sono state tante polemche e tante persone che hanno espresso il proprio pensiero sulla vicenda, noi seguiamo le idee del patron Moratti. Cominciamo da capo e vinciamo quest'anno'.

L'Inter e', d'ufficio, la grande favorita del 2006/2007: 'C'e' tanta pressione, quando si dice che siamo teste di serie in Champions League e candidati alla vittoria in campionato. Tutti si aspettano tanto dall'Inter. Io non voglio promettere niente, perche' penso a due anni fa, a come e' andata quanto eravamo favoriti. Penso che quest'anno dobbiamo fare passo per passo e raccogliere poi alla fine'.

(Santiago Solari)

'Il campionato sara' diverso per tutto il calcio italiano': Santiago Solari e' di una semplicita' intelligente. Il centrocampista dell'Inter, dal ritiro di Brunico, in provincia di Bolzano, precisa: 'Noi abbiamo sempre il dovere di giocare per vincere'.

Solari e' sereno: 'La concorrenza interna e mirata agli interessi della squadra, serve per essere competitivi all’esterno. Una grande squadra come la nostra deve comunque essere pronta a interpretare piu' schemi'.

L Inter ha vinto lo scudetto!!!! Ma vi rendete conto!!! ma la cosa piu divertente è che quello del 2004-2005, il secondo revocato alla Juve, non è stato assegnato!!! Sarà mica xche Rossi, il nuovo capo del calcio, è un ex dirigente interista??? xche il dubbio...se permettete ....viene!! xhce non riesco a capire....levano gli ultimi due scudetti alla Juve.....e xche ne devono riassegnare solo uno a l altro no???

(Hernan Crespo)

Dopo tanta attesa, Hernan Crespo, bomber argentino del Chelsea, e' stato ingaggiato dall'Inter. In effetti, la formula e' quella del prestito, analogamente a quanto avvenuto con il Milan nella stagione 2004/2005. Il sito ufficiale della societa' di via Durini, rende noto infatti che 'questa mattina sono state completate le pratiche per il tesseramento dell’attaccante, che ha firmato un contratto biennale (in scadenza il 30 giugno 2008) - rende noto l'Inter - La formula del trasferimento di Crespo dal Chelsea all'Inter e' a titolo gratuito biennale, con diritto di riscatto per il club inglese al termine della prima stagione'.

(Hernan Crespo con la maglia dell'Inter)

Hernan Crespo torna a indossare la maglia dell’Inter. Ed e' felice: ‘Provo una gioia incredibile’ le sue prime parole. Il giocatore e' gia' stato presentato in Via Durini a Milano, sede del club nerazzurro, con la nuova maglia ‘scudettata’ a fianco del dt Marco Branca e Gabriele Oriali. ”Ho tanta voglia, so di avere tante responsabilita' che sono pari alle motivazioni e le pressioni non mi hanno mai spaventato. Ritrovo l’Inter, un club con il quale ho avuto un rapporto molto intenso e che ho sempre rispettato”.
Crespo prosegue: ”Per me e' un motivo d’orgoglio essere tornato all’Inter e avere visto il mio nome accostato in questi giorni a grandi club del calcio europeo. Ringrazio il Chelsea, il presidente e l’allenatore, perche' hanno capito le mie esigenze di uomo e mi hanno accontentato. Ora mi metto a disposizione della squadra e dell’allenatore: giocare sempre con il cuore e dare tutto, questo e' lo spirito che mi animera' ogni giorno”. Pensiero finale dedicato all’Italia: ”All’Italia mi lega un rapporto speciale, sentimentale, e ora anche legale. Sono ufficialmente un cittadino italiano, ho una moglie italiana e due bimbe milanesi, Nicole e Sofia: qui sono di casa'.

(Adriano in maglia nerazzurra)

Manchester United o Real Madrid, il futuro di Adriano appare sempre piu' lontano dall'Inter. L’attaccante nerazzurro, che non sembra piu' rientrare nei piani di Roberto Mancini anhe e soprattutto per un calo di rendimento che ormai appare evidente da oltre una stagione potrebbe trovare finalmente casa a Madrid. Il Real di Ramon Calderon si sarebbe interessato gia' al giocatore, anche secondo il quotidiano madrileno Marca, sempre pronto a rilanciare i ‘desiderata’ delle ‘merengues’.
D’altra parte, lo stesso interesse del Real per il milanista Kaka', anche questo sempre reiterato dal giornale della capitale, e' andato via via spegnendosi contro la realta', tanto che lo stesso presidente ‘realista’ ha aggiunto: ”Le nostre priorita' sono cambiate” riferendosi ai proclami del suo insediamento, quando giuro' ai propri elettori che avrebbe portato in maglia ‘blanca’ Kaka', Arjen Robben e Cesc Fabregas. Unica necessita' per portare Adriano in nerazzurro il passaggio al Milan di Ronaldo. Adriano nella sua ultima stagione italiana ha totalizzato 13 reti in 30 partite con la maglia dell’Inter, senza quasi mai pero' risultare decisivo, per un totale, dal 2001, anno in cui arrivo' a Firenze, di 68 gol in 136 partite nella massima serie.
Sempre in casa Real, nel caso non dovesse giungere l’altro obiettivo, relativo al centrocampo, il giocatore del Mali e dell’Olympique Lione mahamadou Diarra, sarebbe pronto l’argentino del Boca Juniors Fernando Gago, ventanni e un futuro da ‘predestinato’ davanti a se'.

L'Inter e' nel gruppo B della Champions League assieme a Bayern Monaco, Sporting Lisbona e Spartak Mosca. La prima giornata di gare si disputera' il 12 e 13 settembre; a seguire la seconda giornata (26 e 27), la terza (17 e 18 ottobre), la quarta (31 ottobre - 1 novembre), la quinta (21-22 novembre) e l'ultima (5-6 dicembre)