Palermo

L'Atalanta espugna il 'Barbera' battendo con pieno merito per 3-2 un Palermo deludente. I rosanero sognano di arrivare a domenica prossima, a San Siro, da capolista. Ma gli orobici arrivano in Sicilia per dimostrare che non avranno vita facile. Ne esce una partita gradevole, con quattro gol nella prima meta': dopo due occasioni di Amauri terminate a lato di un niente, Soncin di testa manda a lato avvisando Fontana, che sostituisce l'infortunato Amelia, che non sara' una giornata di tutto riposo. Poco dopo Di Michele scende 'slalomeggiando' fino alla trequarti, ma calcia a lato. Al 14' il primo gol: Doni, di testa, infila un bel cross dalla sinistra per il vantaggio dell'Atalanta. Passano, pero', quattro minuti e Amauri si invola sulla sinistra, serve in area Bresciano con un traversone basso e questi con una precisa stoccata pareggia. Non basta pero', perche' al Barbera le emozioni proseguono: al 31' la difesa rosanero va in tilt e in mezzo al flipper spunta Rivalta che approfitta del rimpallo e raddoppia. Ma non e' ancora sufficiente: al 43' il Palermo reclama prima un rigore per un fallo di mani di Migliaccio su cross di Bresciano, e sul prosieguo dell'azione ne ottiene uno un po' generoso. Di Michele prova a superare Adriano, ma 'decolla' prima dell'impatto. Il brasiliano ha il solo torto di non levarsi. In ogni caso sul dischetto si presenta Corini che spiazza l'incolpevole Pelizzoli per la sua quarta rete stagionale: 2-2 e tutti negli spogliatoi.

Nella ripresa, pero', l'Atalanta torna in campo decisa a dimostrare di essere cattiva e determinata: al 50' Fontana compie un autentico miracolo su Ariatti, al 54' il portiere salva su Tissone, ma non puo' nulla sulla conclusione dello stesso centrocampista argentino due minuti dopo. Per Tissone si tratta del primo gol in A. Guidolin prova ad affidarsi a un altro attaccante e innesta Caracciolo per Bresciano, oltre a Guana per Diana, ma invano. I rosanero appaiono demoralizzati e spuntati e l'Atalanta e' ben messa in campo. Al 77' il Barbera esplode ma il pallone calciato da Caracciolo si e', in realta', perso sull'esterno della rete. L'ex bomber del Brescia ci riprova anche cinque minuti dopo, ma manda a lato di testa. Dentro, allora, anche Brienza per Simplicio: l'attaccante tenta subito l'acrobazia e il Palermo reclama per un altro fallo di mano in area. Come nel primo tempo l'arbitro livornese Banti, pero', fa cenno di continuare. Nei minuti di recupero l'ultimo assalto lo porta Corini, che su punizione imbecca Caracciolo: palla a lato. Il pareggio sarebbe stato una punizione eccessiva per una bella e solida Atalanta, che si impone con pieno merito centrando il primo successo stagionale in trasferta. A un Palermo dalle idee confuse, invece, la sosta ha fatto male. Dietro la difesa balla, davanti l'attacco anche con quattro terminali non si trova a suo agio. Il primato in classifica e' ormai storia vecchia.