Juventus F. C.

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(Pavel Nedved, nel bene e nel male)

Genoa e Juventus hanno chiuso sull'1-1 la sfida del 'Marassi', anticipo della 14.a giornata del campionato di serie B. Primo tempo elettrico, con le due squadre che giocano a viso aperto offrendo grande spettacolo alle persone sugli spalti. Al 16' rossoblu' che reclamano un rigore per una spinta di Birindelli su Greco in piena area, ma l'arbitro Farina lascia correre. Ma al 31' il direttore di gara assegna la massima punizione ai padroni di casa, dopo una trattenuta di Birindelli ai danni di Longo. Sul dischetto va il brasiliano Adailton, ma Buffon para.

La ripresa si apre come si era chiuso il primo tempo, ovvero con ritmi decisamente sostenuti. E al 71' arriva il vantaggio della Juventus, con Nedved che trasforma una punizione dal limite sinistro dell'area. Ma passano tre minuti e Juric pareggia, con un pregevole tocco sotto di sinistro su assist di Greco. Spettacolo anche nel finale, con l'espulsione di Nedved (91'), ma il risultato non cambia.

(Raffaele Palladino)

Raffaele Palladino contento a meta' dopo il pari al 'Marassi' contro il Genoa: 'L'arbitro e' stato troppo fiscale'. Al termine della gara, valida quale anticipo della 14.a giornata del campionato di serie B e chiusa sull'1-1, l'attaccante bianconero precisa: 'Giocare in questo stadio e' bellissimo, anche se il pubblico ci grida contro. E' stata una buona partita: primo tempo cosi' cosi', ripresa molto bene. Peccato per i minuti finali'.

Nel finale e' stato espulso Nedved: 'Non ho visto benissimo - precisa - credo che il fallo fosse a gioco fermo, ma non vorrei sbagliarmi. L'arbitro comunque fischiava a ogni caduta, si poteva giocare piu' liberi invece di fermare il gioco ogni secondo'.

Si conclude con un pareggio per 1-1 l’atteso anticipo del 14° turno della serie cadetta tra Genoa e Juventus. Una divisione della posta sancita, al termine di un match particolarmente intenso, dalle reti nella ripresa di Nedved e Juric e dal rigore sbagliato da Adailton nel primo tempo. La gara, giocata a viso aperto da entrambe le contendenti, riserva, sin dalla prime battute, frequenti capovolgimenti di fronte. Passano solo quattro minuti e la Juventus, sugli sviluppi di un tentativo da fuori area di Marchisio, si vede annullare per fuorigioco una rete di Palladino. Sul versante opposto Buffon viene chiamato in causa al 7’ da una battuta di Coppola. I padroni di casa, particolarmente incisivi sulle fasce, si propongono nuovamente al tiro all’11’ con una conclusione alta di Greco dal limite dell’area. La Juventus soffre ma a togliere le castagne dal fuoco ci pensa Buffon che al 32’ neutralizza un calcio di rigore di Adailton concesso per una dubbia trattenuta in area di Birindelli su Longo. Lo scampato pericolo scuote la formazione bianconera. Barasso, estremo difensore genoano, si rende protagonista al 34’ di una tempestiva uscita sui piedi di Bojinov.

La prima opportunita' da rete della ripresa e' per il Genoa: Coppola al 52’ si accentra da destra saltando Boumsong e costringe Buffon ad una non facile deviazione in angolo. La fase centrale della ripresa e' pero' di chiara marca ospite. I tentativi di Marchisio al 61’ e di Bojinov al 65’ sfilano non distanti dai pali difesi da Barasso. Il Genoa spezza il predominio della formazione di Deschamps al 69’: Adailton incorna sul fondo un cross di Greco dalla sinistra. Sale in cattedra Nedved: il centrocampista ceco impegna Barasso con un colpo di testa al 70’ e un minuto piu' tardi porta in vantaggio i suoi colori con una punizione da posizione defilata deviata leggermente da Juric. Il giocatore croato, smarcato in profondita' da Greco, si riscatta immediatamente superando al 74’ Buffon con un tocco di sinistro da distanza ravvicinata. Il confronto continua a riservare emozioni. Boumsong si produce in un provvidenziale salvataggio al 78’. Poco prima del triplice fischio finale Nedved, che si era reso pericoloso all’80’ con un tentativo sul fondo dalla distanza, viene espulso per un brutto fallo su Bega.

(Didier Deschamps)

Didier Deschamps, dopo l'1-1 contro il Genoa, vede di buon occhio il punticino conquistato. 'Era difficile mantenere la calma - precisa - c'era molto nervosismo alla fine. Sugli episodi non voglio tornarci sopra, non serve a niente. E' stata una partita molto bella da giocare e da vedere, contro un Genoa di qualita' che ci ha messo sotto pressione soprattutto nel primo tempo; ma anche noi abbiamo fatto la nostra parte creando occasioni. L'unico rimpianto e' quello di essere andati in vantaggio e avere subito preso il gol del pareggio'.

E dopo una precisazione sull'espulsione di Nedved ('forse un po' esagerata..'), Deschamps conclude: 'E' stata una partita molto aperta, potevano esserci anche piu' gol, comunque per noi e' un buon risultato. Era difficile pensare che in appena due mesi di campionato si sarebbe stati in testa alla classifica; e tutto questo e' merito dei ragazzi, che anche oggi hanno confermato l'ottimo inizio di campionato'.

Genoa-Juventus, anticipo della 14.a giornata di serie B, non verra' ricordata solo per lo spettacolo visto in campo. Al di la' dell'1-1 maturato sul campo, infatti, si e' assistito a uno spettacolo anche sugli spalti dello stadio 'Marassi' di Genova; sono avvenuti degli scontri, al termine della gara, tra la polizia e i tifosi dei bianconeri. Le forze dell'ordine, che si trovavano in tenuta anti sommossa, hanno prima accerchiato un gruppo di supporters facinorosi, chiudendoli dietro a una porta anti fuoco sita in un corridoio che porta alla Gradinata Sud, e poi hanno aperto e caricato con manganelli e lacrimogeni.

Anche nella prima frazione di gioco c'erano stati disordini, con tifosi della Juventus che avevano azionato un idrante contro un settore vicino.

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(Mauro German Camoranesi)

Allo stadio Olimpico la Juve conferma la propria imbattibilita' sconfiggendo il Verona con una rete di Camoranesi al 55'. A dispetto dei pronostici che sono tutti a favore della “Vecchia signora “, detentrice del miglior attacco del campionato cadetto, i padroni di casa fanno fatica a sfondare la difesa avversaria che si difende con efficacia. Ficcadenti conosce bene i limiti della propria squadra, che vanta il peggiore attacco del campionato con appena cinque gol all’attivo e spera quindi di portare a casa il pareggio schierando una rosa predisposta solamente per una difesa ad oltranza. Il primo tempo inizia con ritmi blandi e sembra soddisfare la strategia di Ficcadenti che intende addormentare la partita con una difesa asfissiante.

Al ritorno dagli spogliatoi le cose volgono a favore dei padroni di casa che partono con piu' determinazione e grinta spingendo gli ospiti nella propria area di rigore in un assedio che culmina con lo splendido gol di testa di Camoranesi al 55' sull’ ottimo cross di Palladino dalla sinistra. Al 58' Deschamps decide di sostituire uno spento Bojinov per far spazio a Del Piero, subito pericoloso in diverse occasioni, favorendo l’intero assetto offensivo juventino. La partita si conclude con la squadra padrona di casa che cerca il raddoppio senza riuscirci, la Juve vince meritatamente un match a senso unico che segna il prodigioso ritorno del suo carismatico capitano Alessandro Del Piero.

(Didier Deschamps, tecnico della Juventus)

L'allenatore della Juventus Didier Deschamps non guarda la classifica di Serie B, che vede i bianconeri al 1° posto. 'Per me il primo posto in classifica in questo momento e' solo un dato statistico; l’importante e' mantenere questa posizione alla fine del campionato'.

Il tecnico francese commenta cosi' la prestazione dei suoi: 'Il secondo tempo mi e' piaciuto molto di piu', abbiamo lavorato molto sull’intesa di gioco con una squadra rimaneggiata. L’assenza di Pavel Nedved e' stata una cosa dura da affrontare, ma al suo posto Palladino ha giocato una grande partita confermando le sue ottime qualita' e grinta. Il ritorno di Del Piero? E' stato soddisfacente, ho deciso di inserirlo quando gli avversari erano oramai stanchi, i suoi primi venti minuti sono stati molto buoni anche se alla fine era stanco a causa del lungo stop'.

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Juventus-Cesena non si gioca: alla base della decisione la morte di due giocatori della formazione Berretti della Juve. I due giovani calciatori sarebbero morti allo Juventus Center di Vinovo, quartier generale della squadra bianconera.

A Vinovo c'era la festa di Natale del club: i due ragazzi in questione sarebbero il portiere Riccardo Neri e Alessio Ferramosca.

I due giocatori della Juventus della formazione Berretti, sono morti annegati al centro sportivo di Vinovo. I loro nomi sono Riccardo Neri, un portiere, e Alessio Ferramosca, attaccante.

Allo Juventus Center di Vinovo, i due ragazzi hanno purtroppo perso la vita nel tentativo di recuperare un pallone; il tutto e' accaduto durante la festa di Natale delle giovanili. Maggiori informazioni verranno date da Alessio Secco, direttore sportivo della Juventus, che terra' una conferenza stampa.

Rinviata Juventus-Cesena: alla base della decisione la morte di due giocatori della formazione Berretti della Juve. Si tratta di Riccardo Neri, portiere, e Alessio Ferramosca, attaccante, entrambi diciassettenni. I due ragazzi sono morti annegati al centro sportivo di Vinovo. La tragedia si e' consumata durante la festa di Natale delle giovanili.

La notizia del rinvio della gara e' stata data dallo speaker dello stadio Olimpico un quarto d'ora prima circa dell'inizio, previsto per le ore 21. 'La gara di questa sera non sara' disputata e si invita il pubblico a conservare il biglietto. Un grave incidente ha colpito la societa'. Il comunicato e' stato riprodotto sul tabellone.

Il direttore sportivo della societa' bianconera, Alessio Secco, in una brevissima conferenza stampa ha letto il seguente comunicato: 'La Juventus F.C. annuncia la scomparsa di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, due ragazzi della Berretti che questo pomeriggio hanno perso la vita a seguito di un incidente avvenuto nel centro di allenamento di Vinovo, in merito al quale le forze dell'ordine e la magistratura stanno facendo accertamenti. La societa' e tutti i tesserati partecipano al dolore delle famiglie dei due ragazzi, entrambi 17enni. In considerazione di questo grave lutto, la Juventus F.C. ha chiesto alla Lega Calcio e al Cesena il rinvio della partita'.

Maria Teresa Mairo, sindaco di Vinovo: 'Proprio non me lo so spiegare'. Ai microfoni di Telelombardia, il primo cittadino della cittadella piemontese parla della sciagura che ha colpito la squadra bianconera, con la morte di due giocatori della squadra Berretti: 'Sono stata sino a questo momento sul luogo della tragedia - ha detto - la commozione e' enorme. sono stata contattata attorno alle 19.30 e sono arrivata al centro sportivo per le 20.15. Al mio arrivo i ragazzi erano appena stati tirati fuori dal laghetto. Uno dei due ragazzi e' di Vinovo (Alessio Ferramosca) l'altro di Gambassi Terme (Firenze, Riccardo Neri). Il laghetto e' protetto ma non lontano dagli spogliatoi. Probabilmente i due ragazzi hanno scavalcato. Si tratta di un lago di contenimento. Lutto cittadino? Penso proprio di si''.

(Alessio Secco, ds della Juventus)

Il ds della Juventus Alessio Secco ha annunciato con un comunicato la scomparsa di due ragazzi della Berretti. 'La Juventus F.C. annuncia la scomparsa di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, due ragazzi della Berretti che questo pomeriggio hanno perso la vita a seguito di un incidente avvenuto nel centro di allenamento di Vinovo - recita il comunicato letto da Secco - in merito al quale le forze dell'ordine e la magistratura stanno facendo accertamenti'.

'La societa' e tutti i tesserati partecipano al dolore delle famiglie dei due ragazzi, entrambi diciassettenni. In considerazione di questo grave lutto, la Juventus F.C. ha chiesto alla Lega Calcio e al Cesena il rinvio della partita'.

I dottori del Cto di Torino stanno attuando un ultimo, disperato, tentativo, per mantenere in vita Riccardo Neri. Questi e' uno dei due giocatori caduti nel laghetto artificiale nel centro sportivo di Vinovo, nel tentativo di recuperare un pallone. L'altro ragazzo, Alessio Ferramosca, e' stato dichiarato ufficialmente morto dai medici dello stesso Cto.

I ragazzi erano stati trasportati dopo l' annegamento. Per Neri, giunto in condizioni definite disperate, si tentera' un ultimo colpo: cercare di rianimare un corpo che non ha dato segni di vita. L'impresa e' molto difficile, tanto che la Juventus, nel suo comunicato, aveva parlato di 'scomparsa' di due giovani atleti della formazione Berretti.

(Il centro sportivo di Vinovo)

Riccardo Neri, giocatore della Berretti della Juventus coinvolto nella tragedia di Vinovo, e' stato dichiarato morto. Il giovane bianconero era caduto durante la serata di venerdi' nel laghetto artificiale del centro sportivo, nel tentativo di recuperare un pallone. Con lui il compagno di squadra Alessio Ferramosca, dichiarato per primo ufficialmente morto dai medici del Cto. Nel corso della notte, si era appreso che i medici delle Molinette avevano intrapreso un disperato tentativo di rianimazione per Neri, dato che il giovane era arrivato in condizioni gravissime ma non era ancora deceduto. Dopo un paio di ore, pero', i tentativi si sono rivelati inutili. Ed e' stato constatato il decesso anche del secondo giovane bianconero.

La tragedia, avvenuta nella serata di venerdi', ha sconvolto il mondo del calcio. La Juventus aveva pertanto chiesto il rinvio, subito ottenuto, della gara che la vedeva contrapposta al Cesena alle 21 del 15 dicembre. La Federcalcio, infine, ha anche comunicato di aver disposto per tutte le partite di Serie A e B del weekend un minuto di silenzio prima del fischio iniziale.

(Juve in allenamento all'Olimpico dopo la tragedia)

Il giorno dopo la tragedia che ha visto la morte di Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, la Juve e' tornata al lavoro. Il centro sportivo di Vinovo e' stato posto sotto sequestro dalla magistratura torinese, i bianconeri si sono quindi trasferiti allo stadio Olimpico, dove si alleneranno anche domenica. Due ore scarse di lavoro per i ragazzi di Deschamps, che hanno ricevuto la visita del presidente Giovanni Cobolli Gigli e dell'ad Jean-Claude Blanc. I due dirigenti hanno seguito parte dell'allenamento, poi si sono recati a Moncalieri, nel pensionato dei giovani della Juventus, per parlare con i ragazzi, ovviamente sconvolti dalla tragedia che ha coinvolto nella serata di venerdi' i loro compagni.

All'allenamento bianconero erano tutti presenti, tranne gli infortunati di lungo corso Tudor e Legrottaglie. Mancava anche Marchionni, mentre Giannichedda ha lavorato a parte per il protrarsi di un problema al polpaccio. Per gli altri lavoro sulla tattica e sui tiri, poi il mister ha organizzato delle partitelle a tre quarti campo, provando quella che sembra dovesse essere formazione prevista per l'anticipo (annullato) con il Cesena. Chiellini e' stato schierato da centrale, mentre Kovac ha giocato tra le riserve, cosi' come Valeri Bojinov, che in attacco ha fatto spazio a Palladino.

Nel frattempo la magistratura ha posto, come detto, sotto sequestro il centro sportivo di Vinovo. Certamente nei prossimi giorni restera' inaccessibile la zona attorno al laghetto artificiale dove si e' consumata la tragedia, mentre il resto dell'area dovrebbe tornare a disposizione per gli allenamenti gia' da lunedi'. Su quest'ultimo punto manca ancora una conferma ufficiale della societa' bianconera.

Il posticipo dell'11.a giornata del campionato Primavera Giacinto Facchetti tra Sampdoria e Juventus e' stata rinviata. L'incontro era valido come posticipo dell'11.a giornata ed era in programma domenica alle 12. La disgrazia che ha colpito la societa' bianconera, con la morte dei due giocatori della Berretti Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, ha pero' portato a un naturale rinvio dell'incontro. Gia' venerdi' sera non si era giocata la gara della prima squadra contro il Cesena, valida per la 16.a giornata del campionato di Serie B.

Domenica alle 18:45, presso la parrocchia Madonna delle Rose in via Rosario di Santa Fe' a Torino, verra' recitato il rosario per i due giocatori scomparsi.

Sono cinque gli avvisi di garanzia che la procura di Torino ha emesso per la morte di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri. I provvedimenti, tutti per 'omicidio colposo', arrivano nell'ambito dell'inchiesta sulla morte dei due giocatori della Berretti della Juventus e sono a carico dell'amministratore delegato della societa' bianconera, Jean Claude Blanc, dell'allenatore della formazione Berretti Maurizio Schincaglia, dell'allenatore dei portieri Lorenzo Frison e di due dirigenti di Mondo Juve, il centro sportivo bianconero di Vinovo: l'ad Renato Opezzi e il responsabile del personale Alessandro Sorbone.

Gli inquirenti stanno cosi' lavorando proprio sull'ipotesi di reato dell'omicidio colposo. L'atto e' comunque dovuto per svolgere l'inchiesta, come hanno anche precisato i legali bianconeri. Venerdi' pomeriggio Neri e Ferramosca erano annegati in una vasca nei pressi del centro sportivo, presumibilmente nel tentativo di recuperare un pallone. L'episodio e' avvenuto durante la cena di Natale delle squadre giovanili.

La vera impresa, in casa Juventus, e' pensare al calcio giocato. Deschamps ha fatto allenare i suoi all’Olimpico. In un’atmosfera surreale il tecnico dei bianconeri ha guidato la seduta d’allenamento che era stata gia' messa in calendario, visto che martedi' la Juventus sara' di scena sul terreno della capolista Bologna in una delle gare piu' delicate di questo primo scorcio stagionale. Difficile, per tutti in casa della Vecchia Signora, preparare la partita in maniera degna. A livello di cronaca segnaliamo che i bianconeri al Dall’Ara non disporranno degli infortunati Giannichedda, Marchionni, Legrottaglie e Tudor oltre a Pavel Nedved, squalificato. Resta da vedere se Deschamps contro i felsinei vorra' schierare dall’inizio David Trezeguet, che venerdi' contro il Cesena sarebbe partito dalla panchina. Per il resto Chiellini giochera' al centro della difesa al fianco di Boumsong, con Balzaretti sulla fascia sinistra. Lunedi', dopo l’allenamento mattutino, Deschamps incontrera' la stampa.

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(Marcelo Zalayeta)

Alla Juventus basta un gol contestato per espugnare anche Bologna. Match-winner Zalayeta. La gara era valida per la 17.a giornata di serie B. Al Dall’Ara partita molto tattica tra le big del campionato cadetto. La prima conclusione in porta attiva al 12’ con Bellucci che su calcio piazzato impensierisce Buffon. Tre minuti piu' tardi primo brivido per il Bologna: Del Piero favorito da un rimpallo riesce a portarsi al tiro ma Antonioli gli si oppone con sicurezza. Al 22’ Zauli verticalizza per Marazzina lanciato a rete ma Buffon lo stende nel tentativo di recuperare il pallone. A nulla valgono le proteste dei padroni di casa, per Messina e' tutto regolare. Due minuti piu' tardi Buffon si rende ancora protagonista salvando la sua porta su tiro al volo di Bellucci. Sul finire di tempo e' la Juve ad avere una grossa occasione per sbloccare il risultato. Sugli sviluppi di un corner, Del Piero si prepara al tiro da posizione favorevole ma liscia clamorosamente.

Il secondo tempo si apre con la Juventus che cerca con maggiore insistenza la rete e la sfiora al 59’ con Cristiano Zanetti che di testa impensierisce Antonioli costretto a deviare in corner. Al 74’ Zalayeta porta in vantaggio la Juve tra le proteste dei rossoblu. L’attaccante controlla il pallone aiutandosi col braccio e il suo tiro finisce prima sulla linea di porta poi sulla traversa, probabilmente senza entrare in rete. Ma Per Messina il gol e' regolare. Negli ultimi minuti Ulivieri inserisce Della Rocca e Meghni nel tentativo di recuperare il risultato ma alla fine i bianconeri amministrano il vantaggio e portano a casa tre punti importantissimi per la classifica.

(Didier Deschamps)

Didier Deschamps e' uscito vittorioso, con la sua Juventus, dalla sfida del 'Dall'Ara' contro il Bologna padrone di casa. 'Dfficile avere le idee chiare nelle partite del campionato italiano - dice il tecnico francese - forse e' facile per me parlare visto che abbiamo vinto pero' il calcio e' un gioco di contatti ed e' difficile vedere bene. La partita l’abbiamo fatta noi, sono state nostre le occasioni piu' importanti del match. Davanti a noi c’e' stata sicuramente la squadra piu' completa della serie B. La disposizione del Bologna ci ha creato problemi ma non abbiamo mai rischiato tanto'.

Partita incredibile quella andata in scena all’Olimpico di Torino: l'Arezzo pareggia con la Juventus per 2-2. Sfida da ricordare per tanti motivi, ma soprattutto per i primi punti in casa persi dalla corazzata Juventus, che finora, davanti al pubblico amico, le sue partite le aveva vinte tutte. Incredibile per colpa o merito, dipende dai punti di vista, dell’Arezzo, di quell’Arezzo che Sarri sta riportando a dei livelli certamente piu' che accettabili. Ma veniamo alla cronaca, un po’ scarna per la verita' nei primi quarantacinque minuti, da ricordare solo per il montante colpito di testa da Del Piero, il piu' reattivo tra i suoi nella prima frazione.

La ripresa, invece, sara' scoppiettante, e parte con una Juve che forza i tempi alla ricerca del vantaggio, cui va vicinissimo Trezeguet, al 57’, di testa, gol raggiunto solo un minuto piu' tardi, quando stavolta “Trezegol” non perdona, andando a freddare di destro Bremec, dopo assist di Birindelli, e velo di Palladino. La Juve, scesa in campo con altro piglio, sembra padrone del campo, tanto che raddoppia con Palladino, al 64’, dopo che Trezeguet, anche lui con un perfetto velo, ricambia il favore al compagno. Ma quando la storia pare gia' chiusa, ecco che Sarri azzecca la sostituzione, con l’ingresso in campo di Martinetti, che prima trasforma il rigore concesso per fallo di Boumsong su Floro Flores, siamo all’80’, quindi tre minuti dopo colpisce di testa in piena area il centro di Croce, e batte per la seconda volta Buffon. E’ il gol del pareggio definitivo da parte dei toscani, capaci in tre minuti di regalarsi un Natale dolcissimo, e di renderlo piuttosto indigesto e forse un po’troppo amaro a Deschamps ed i suoi.

(Didier Deschamps)

La Juventus si fa rimontare due gol dall'Arezzo e Didier Deschamps commenta: 'Pensavamo di avere la partita in mano'. Non e' contento il tecnico transalpino dopo il 2-2, che ha impedito ai bianconeri di concludere l'anno in vetta alla classifica del campionato cadetto: 'Ci abbiamo messo un tempo per entrare in partita. Loro mantenevano alta la pressione. Nella ripresa siamo andati meglio, ma l'Arezzo ci ha creduto e nell'ultimo quarto d'ora noi abbiamo concesso loro troppo. C'era qualche palla che si poteva buttare via. Il rigore del 2-1, poi, ci ha messo addosso un po' di insicurezza'.

Quello che non e' andato bene a Deschamps e' piu' che altro una questione di atteggiamento: 'Nel finale siamo calati sia mentalmente che fisicamente: dobbiamo mantenere l'umilta' e capire che la strada e' ancora lunghissima. Fa un brutto effetto chiudere il 2006 cosi', ma anche questo e' il calcio'.