home annunci stats classifica toputenti links credits registrati
9.59 21/05/2006
Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Paola Turci. Tra i fuochi in mezzo al cielo.

Ultimo Aggiornamento: 21/04/2006 16:02
03/07/2005 01:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Sabato 2 Luglio nell'arena concerti della Festa Nazionale de L'Unità delle Donne a Pisa Paola Turci. Il concerto avrà inizio alle 22:00.

Appassionata di musica da sempre, Paola Turci debutta a Sanremo nel 1986 e realizza il suo primo album nel 1988 sotto la produzione di Mario Castelnuovo e Gaio Chiocchio. Acclamata dalla critica come una delle realtà più promettenti della musica italiana, si conferma a Sanremo nel 1989 con il brano "Bambini" inserito nell'album Paola Turci.

La carriera di Paola prosegue negli anni seguenti con una intensa attività live dove l'artista trova la sua dimensione naturale ed esprime le sue doti di energia e vitalità. Di questo periodo sono anche."Ringrazio Dio" (1990), "Stato di calma apparente" (1993), "Io e Maria" (1993) e "Ancora tu" (1994) fortunata riedizione del classico di Lucio Battisti. Nel 1996 viene pubblicata con successo la raccolta Volo così coronata da una splendida partecipazione al Festival di Sanremo e che conclude il rapporto contrattuale con la BMG permettendo a Paola di spostarsi a Milano per iniziare una nuova collaborazione con la Wea Italiana.

Il primo fortunato risultato di questo nuovo sodalizio è Oltre le nuvole (1997) raccolta di brani del repertorio anglo-americano riadattati in italiano che ben esprime le doti dell'artista e le permette di raggiungere traguardi di vendita notevoli (150.000 copie). Tra i brani "Sai che è un attimo", "Mi manchi tu", "Lei non c'è", "Non Piango mai", e "Solo come me", presentata a Sanremo 1998. Un nuovo equilibrio interiore permette a Paola di lavorare seguendo il suo istinto, esprimendo sentimenti nuovi di energia, gioia e benessere e dando alla sua musica un ruolo principalmente liberatorio. In questa direzione si muove Mi basta il paradiso, al quale ha lavorato per un anno e mezzo selezionando attentamente brani inediti e brani conosciuti del repertorio internazionale; rielaborando i contenuti di questi ultimi in modo che rispecchiassero appieno l'essenza del suo pensiero e del suo sentimento.
Nel 2001 arriva una nuova partecipazione a Sanremo, con il brano "Saluto l'inverno", scritto da Carmeno Consoli, sua amica e fan. La canzone viene inclusa nella ripubblicazioni di Mi basta il paradiso. Poco dopo la cantante rompe il sodalizio con la WEA, ed approda alla NuN Entertainment. Per questa etichetta nel 2002 esce Questa parte di mondo, pressoché interamente composto dalla Turci stessa. Il 2004 è l'anno di "Stato di calma apparente". Registrato in presa diretta ed autoprodotto, contiene brani del repertorio riveduti e corretti con strumentazioni analogiche tipiche del rock anni '70. Nel disco, oltre al singolo "Frontiera", sono presenti anche due brani inediti "Il gigante", "La tua voce" ed una cover di Chavela Vargas, "Paloma negra".

http://www.saimicadove.it/tempolibero/evento.asp?Id=3170
16/09/2005 23:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Turci a tinte forti
Esce oggi "Tra i fuochi in mezzo al cielo", album di inediti di Paola Turci che affronta temi importanti come pedofilia e morte
...


Esce oggi "Tra i fuochi in mezzo al cielo", album di inediti di Paola Turci.
Testi complessi, profondi, intensi, che affrontano con delicatezza ma senza reticenze argomenti forti quali la pedofilia e la morte. Sono questi gli ingredienti del nuovo album di Paola Turci, uscito oggi per On The Road Music Factory e distribuito Edel.

Si tratta di un album di inediti interamente scritto dalla Turci e da lei prodotto insieme a Carlo U. Rossi (lo stesso di Caparezza e Bandabardò). Il disco è il frutto di un lavoro analitico fatto dalla Turci su se stessa: “Prima rimanevo sempre un po’ sospesa sulle cose e su di me, avevo paura di rivelare a me stessa determinati aspetti e ancor più temevo il rimanere “nuda” davanti agli altri. Soffrivo una sorta di vergogna atavica di me. L’introspezione mi ha aperto porte prima lasciate chiuse e mi ha anche suggerito nuove parole per descriverle. Nel disco affronto temi quali l’abbandono, la solitudine, la morte e so che questa scelta nasce innanzitutto dalla speranza di non
doverli mai più temere”.

Tra le canzoni dell´album oltre "Dimentichiamo tutto", il singolo già in airplay sui maggiori network italiani, troviamo "Fiore di giardino", che racconta di una donna che si vendica della violenza subita da bambina; il suo aguzzino è ormai un vecchio sull’“inevitabile viale della sera” e lei – che “ormai non è più la stessa” - trova il riscatto dall’abuso subìto ripagandolo con la stessa moneta. "Quasi settembre" è scritta a partire da una domanda precisa: cosa si prova nel momento del trapasso?
(“è un soffio di vento non credere”).

Vi sono infine due canzoni ispirate a fatti di cronaca recenti: "Rwanda" e "Troppo occidentale", che riprende la storia di una ragazza turca residente a Berlino, uccisa a soli 22 anni dal fratello perché “troppo occidentale”. Paola, ispirata dalla scrittrice musulmana Irshad Manji, autrice di “Quando abbiamo smesso di pensare” immagina per lei un diverso epilogo: la protagonista si ribella ai “luoghi comuni”, allo “sguardo giudicante” di chi la circonda e rivendica quasi con orgoglio la sua individualità senza negare l’appartenenza alla cultura musulmana (“Sono figlia di questa città/di una realtà senza voce”).


http://www.newsic.it/php/2body_news.php?num=18091615785

[Modificato da zon@ venerdi 17/09/2005 0.02]

17/09/2005 09:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 28.691
Città: SULMONA
Età: 48
Sesso: Maschile
ADMIN
mi piace la turci, andai a vedere anche un suo concerto una decina d'anni fa.. [SM=x432733] e avevo un cartellone con su scritto: ci sei tu oltre le nuvole [SM=x432734]



17/09/2005 14:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Io oggi, appena uscito dal lavoro vado a comprare il nuovo cd.
17/09/2005 17:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 28.691
Città: SULMONA
Età: 48
Sesso: Maschile
ADMIN

Scritto da: zon@ venerdi 17/09/2005 14.06
Io oggi, appena uscito dal lavoro vado a comprare il nuovo cd.


facci sapere se ti piace. ultimamente escono tanti cd di cantanti italianE: anche quello della rettore ho letto!



18/09/2005 02:20
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 60
Sesso: Maschile
UTENTE
Ho letto che c'è una canzone che parla di pedofilia ("Fiore di giardino"), una dell'uccisione di una musulmana ("Troppo occidentale") e una dal titolo "Ruanda".
Come sono?
14/10/2005 15:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
"Porgimi un dito...". Ordine eseguito. Con delicatezza, Paola Turci poggia all'estremità del polpastrello la testa di una libellula di legno. E' l'unico appiglio, il resto, ali spiegate comprese, oscilla nel vuoto, ma non piomba al suolo. Non è magia, solo un gioco di contrappesi. Ma a Paola piace tanto osservare gli occhi sgranati di fronte al "miracolo" degli ospiti intervenuti alla Casa del Jazz per la presentazione del nuovo album Tra i fuochi in mezzo al cielo, da oggi nei negozi.

Quella libellula giunge dal Vietnam del Nord, dove la cantautrice è stata per due settimane assieme all'organizzazione non governativa Ucodep. "Hanoi mi era sembrata un inferno - racconta Paola -, ma quando ho visto le condizioni di vita, igieniche e di lavoro, della gente che vive nelle campagne, la città mi è sembrata addirittura vivibile...".

A novembre, quando partirà il suo tour teatrale, Paola porterà con sè altri oggetti d'artigianato vietnamita. Il suo pubblico potrà acquistarli e il denaro servirà a finanziare progetti idrici nel Nord Vietnam. Per l'artista, un modo diverso di impegnarsi, andando con leggerezza oltre la semplice stampigliatura di un numero di conto corrente sulla copertina di Tra gli occhi in mezzo al cielo. Una leggerezza che in alcuni momenti si ritrova nella musica del nuovo album. Il contrappeso, in questo caso, è il gravoso fardello spirituale ed esistenziale racchiuso nei testi delle nuove canzoni.

Paola ne parla in modo approfondito nella videointervista che correda le immagini dello showcase. In breve, è ormai un ricordo l'approccio tutto rock del precedente All'ombra del gigante, con basso chitarra e batteria registrati in presa diretta. Il nuovo album è frutto di una produzione accurata, tanto lavoro in studio con Carlo Ugo Rossi alla ricerca di una nuova formula. Il risultato è un sostrato di dolcezza e intimità su cui la potenza franerebbe miseramente. La ritmica è ricamata, meno protagonista ma anche meno scontata. E tra i "solchi" si fa più volte largo la voce di un pianoforte a iniettare emozione in quella di Paola.

Nei testi, risalta presto l'anelito spirituale di una cantautrice nota per la sua "attinenza ai fatti", alla storia, alla verità. Un'ammissione di incertezza e fragilità che viaggia tra i versi di una preghiera come Stai qui, il dubbio vince in Quasi settembre, a proposito della quale Paola dice: "Tempo fa feci un corso di recitazione. Imparai a entrare completamente in un'altra persona, a vivere le sue sensazioni. Ricordando quell'esperienza, ho provato a immedesimarmi in una persona prossima alla morte. E io, convinta da sempre del dogma buddista della reincarnazione, ho sentito in me la contraddizione tra l'antica certezza e quanto in realtà stavo provando. Ho sentito il bisogno di un altro riferimento, il bisogno di Dio...".

Come un'appendice, Lasciami credere racconta il dolore inestinguibile di un figlio per la perdita del padre. "E' la storia di un mio amico - racconta Paola -. Era così legato al papà che dopo la sua morte ha continuato a sognarlo, a parlargli, tutte le notti, sempre...". Paola fa dunque suo anche questo bisogno di credere che le persone care non scompaiano per sempre, che resti qualcosa. O almeno illudersi che sia così.

Si cambia pagina e Paola racconta storie di donne violate. In Fiore di giardino la bambina vittima di abusi sessuali diventa adulta e osserva passeggiare il suo invecchiato aguzzino, aspettando la sua "agonia". Un messaggio duro come le immagini evocate dalle parole: desiderio di vendetta, un "dente per dente" che Paola ha voluto urlare liberandolo dall'ipocrisia buonista di chi non accetta l'impossibilità del perdono per il peccato "più crudele".

Troppo occidentale è invece ispirata a una vicenda vera così inaccettabile che la Turci ha scelto di cambiarne il finale. Berlino, una donna e madre turca di 22 anni viene uccisa dal fratello perché, appunto, "troppo occidentale" rispetto alla sua interpretazione del dettato coranico. Paola cancella il sangue e lascia spazio alla ribellione e all'orgoglio di donna, additando la strumentalizzazione che si fa della religione per indurre la gente a chinare il capo.

Giochi di memoria. Non dimenticare il bello di una storia (Come eravamo), rimuovere almeno per un attimo ogni pressione, frustrazione, sentimento d'impotenza dettato dalla realtà (Dimentichiamo tutto, il singolo). Memoria è anche non dimenticare che il mondo non finisce dietro l'angolo di casa, che la realtà è costellata di "fuochi in mezzo al cielo".

L'asprezza delle cronache dal Pianeta Terra si dissolve in chiusura con un verso di Leo Ferrè: "Io vedo il mondo come qualcosa di incredibile/ l'incredibile è ciò che non si può vedere...". Paola propone una sua versione di Tu non dici mai niente e vede un "varco" guardando con gli occhi dell'anarchico poeta e chansonnier: "E' l'arte, che ti permette di raccontare ciò che nessuno dice, che nessuno vede, di sognare una vita diversa, un mondo diverso...".

L'arte, capace di drenare umanità anche dalla storia disumana della più sanguinaria faida etnica attuata nel cuore dell'Africa. Al cinema con Hotel Rwanda, in musica con Paola Turci in un brano di alta drammaticità sonora.

Paola gioca ancora con la sua libellula quando si avvicina una ragazza dai capelli ricci e rossi, l'espressione timida, dolce e furba allo stesso tempo. Impossibile non riconoscerla e adesso tocca a Paola sgranare gli occhi: è Marie Cecile Ferrè, figlia di Leo, giunta alla Casa del Jazz per "riascoltare" le parole di un altro padre, perso in mezzo al cielo.

14/10/2005 15:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
P. Turci: Tra i fuochi in mezzo al cielo


Paola Turci torna con un nuovo album di inediti: dal 16 settembre arriva ''Tra i fuochi in mezzo al cielo''. Interamente scritto dalla Turci, l'album è il frutto di un lavoro analitico fatto dalla cantautrice su se stessa. Il risultato, anticipato lo scorso 26 agosto dal singolo "Dimentichiamo tutto'', è un'insieme di testi complessi, profondi e intensi che affrontano con delicatezza, ma senza reticenze, argomenti forti ed attuali.

''Prima rimanevo sempre un po' sospesa sulle cose e su di me - ha dichiarato la cantante romana -, avevo paura di rivelare a me stessa determinati aspetti e ancor più temevo il rimanere 'nuda' davanti agli altri.'' Un cambiamento introspettivo che conduce ''Tra i fuochi in mezzo al cielo'' attraverso temi come l'abbandono, la solitudine e la morte, tutti comunque vissuti con la ''speranza di non doverli mai più temere''. Tra le canzoni dell'album troviamo infatti brani come ''Fiore di giardino'', che racconta di una donna che si vendica della violenza subita da bambina, o ''Rwanda'' e ''Troppo occidentale'', ispirate a fatti di cronaca recenti. ''Tra i fuochi in mezzo al cielo'' è l'album di una cantautrice matura, ma soprattutto di una donna immersa nel proprio tempo e capace di filtrare questo periodo storico attraverso la propria anima. Di seguito la tracklist del nuovo disco di Paola Turci:

Stai qui
Come eravamo
Dimentichiamo tutto
Quasi settembre
Troppo occidentale
Lasciami credere
Fiore di giardino
L'inverno senza neve
Rwanda
Tu non dici mai niente

14/10/2005 15:23
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Paola Turci: «Senza paura ora racconto le mie paure» - di PAOLO GIORDANO -


Paolo Giordano

da Milano

Ecco, il bello è questo: crescere attraverso la musica, scoprirsi fino a denudarsi, e godere e soffrire facendolo. A Paola Turci, che non ha mai accettato i tric e trac della discografia, le canzoni costano fatica e si capisce anche a metà di questo Tra i fuochi in mezzo al cielo quando canta «e non avrò paura neanche da sola» (da Lasciami credere) facendo capire che per superare la paura c'è voluto tempo, e non basterebbe mai.
«Mi sono spogliata» dice lei ora, prima di spiegare che la voglia di scrivere le è venuta mentre stava «lavorando sulle canzoni d'autore degli anni Sessanta. Sergio Endrigo, per esempio, mi aveva mandato una trentina dei suoi. Insomma, volevo riportare alla luce vecchie storie». E pazienza se in Tra i fuochi in mezzo al cielo è finita poi solo una cover. È quella di Leo Ferrè, forse compresa in scaletta solo per contrappasso: Tu non dici mai niente. Paola Turci invece stavolta parla davvero, talvolta contraddicendosi dolcemente oppure ripetendosi, perché forse - e succede così a chi sa crescere - è entrata nella seconda parte della sua carriera. Nella prima si costruiscono o subiscono paure e si canta di quelle. Poi si inizia a lavarle via e, come dice lei, «io prima ero solo arrivata alle porte chiuse dei miei divieti, della paura di rimanere sola, di morire e via dicendo». Ora si sono aperte e questo è il risultato «anche di un lavoro di analisi». E così, guidata più dal pianoforte che dalla chitarra, la Turci passa al setaccio l'attualità (Troppo occidentale o Rwanda) o la voglia di fuggirne (Dimentichiamo tutto) con un piglio delicato e, per la (sua) prima volta, rotondo e completo. A dare una mano c'è stato anche un viaggio in Vietnam dove «manca l'acqua e la gente muore di malattie che noi qui in Occidente non ricordiamo nemmeno». Girando per le tre province del Nord, dove il tempo s'è fermato al Medioevo, si sono allargati i suoi termini di paragone, è diventato pubblico il suo sostegno all'organizzazione non governativa Ucodep, si sono esaltati quegli istinti che ti portano a scrivere «una canzone in dieci minuti». «Mi è capitato - dice - per Fiore di giardino, che racconta la terribile vendetta di una donna violentata quand'era bambina». D'accordo, i temi mica sono lieti e le profondità spesso accecanti. Ma talvolta basta un accento o un'impennata della voce e in questo disco di Paola Turci anche le parole più buie hanno la forza di arrivare dritte al cuore.

14/10/2005 15:24
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Paola Turci: 'Questo è un album concettuale'

“Tra i fuochi in mezzo al cielo” è il titolo del nuovo album di inediti di Paola Turci: , uscito lo scorso 16 settembre su etichetta On the Road e distribuito dalla Edel, contiene dieci brani tra cui il singolo “Dimentichiamo tutto”, pubblicato il 26 agosto.
Abbiamo intervistato la cantante romana alla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano durante lo showcase di presentazione dell’album.
“Rispetto ai miei album precedenti”, ha spiegato l’artista a Rockol, “ci sono alcune differenze, soprattutto per quanto riguarda il modo di scrivere. Questa volta ho sentito la necessità di ritornare agli anni Sessanta. ‘Tra i fuochi in mezzo al cielo’ è il risultato di un lavoro analitico che mi ha costretta a guardarmi dentro, a superare ed esorcizzare alcuni ostacoli personali”.
Alla realizzazione del disco hanno collaborato diversi musicisti, tra cui Max Gazzé al basso in alcuni dei brani.
“E’ un album concettuale”, ha aggiunto la cantante, “che mi ha permesso di essere più serena. Mi aspettavo grandi critiche a riguardo, perché è un lavoro che mi ha messa a nudo”.
Paola Turci inizierà un tour teatrale il prossimo 4 novembre: “Ho deciso di esibirmi in teatro”, ha precisato l’artista, “perché per questo tipo di lavoro mi sembra il luogo più adeguato”. Tra i dieci brani presenti in “Tra i fuochi in mezzo al cielo”, c’è anche una cover del cantautore francese Leo Ferrè dal titolo “Tu non dici mai niente”.


14/10/2005 15:25
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Paola Turci: Tra i fuochi in mezzo al cielo (On the Road/Edel)
di Paolo Ansali

E' uscito il nuovo disco di Paola Turci, con Max Gazzè al basso e a sorpresa una cover di Leo Ferrè.


Lo scorso annno Paola Turci esordiva con la On The Road Music Factory pubblicando "Stato di calma apparente", una registrazione in presa diretta dove ripercorreva la sua carriera ventennale, e ora arriva il nuovo album "Tra i fuochi in mezzo al cielo" che riflette un periodo di analisi interiore intrapreso dalla cantautrice romana. Pubblicato il 16 settembre, giorno del suo quarantunesimo compleanno, descrive così i nove brani da lei scritti e co-prodotti con Carlo U. Rossi "Finalmente sono riuscita ad esprimere dolcezze di cui non mi vergogno più, ho bussato alla porta dei miei divieti e ho messo in luce quello che ho sempre nascosto: la perdita, l'abbandono, le debolezze e persino la paura di parlare di un abuso, di una violenza». Parole chiare che trovano conferma nelle due canzoni centrali, "Troppo occidentale" e "Fiore di giardino", la prima ispirata all'omicidio di una ragazza turca di Berlino uccisa dal fratello perchè troppo legata ai costumi occidentali, mentre la seconda descrive la vendetta di una donna che ha subito violenza da bambina. Gli arrangiamenti, firmati insieme al batterista Ale "Diesis" Canini, sono volutamente essenziali e risalta il pianoforte di Gianluca Misiti accanto alla prediletta chitarra acustica. Al basso c'è Max Gazzè che sottolinea i momenti migliori come "Quasi settembre", ballad dal ritmo convulso e scuro, la tensione di chi allontana la morte attraverso l'attaccamento alla vita. Non solo tinte cupe ma anche il desiderio di reset con "Dimentichiamo tutto", scelto come primo singolo. Il CD si chiude con "Tu non dici mai niente", cover di Leo Ferrè nata per essere inclusa in un personale tribute-album alla canzone d'autore anni '60 di Bindi, Endrigo, Paoli etc., forse il prossimo progetto dopo questo viaggio interiore.

14/10/2005 15:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Paola Turci: "Tra i fuochi in mezzo al cielo" live

le note del nuovo cd acustico della cantautrice romana hanno entusiasmato i fans che affollavano lo Spazio Feltrinelli, alla Galleria A.Sordi. Applausi e scambio di battute con il suo pubblico Con un check- sound sud americano, e con la faccia sorpresa nel trovare in sala i fans in anticipo sull'orario, Paola Turci ha presentato la sua ultima produzione live "Tra i fuochi in mezzo al cielo". Dopo un primo intoppo al microfono che ha dato lo spunto per instaurare un simpatico dialogo con il pubblico, continuato con la inevitabile sfida tra Lazio e Roma, che vede la cantante schierata tra gli azzurri, si conclude in un silenzio pieno di aspettative, non appena imbraccia la sua chitarra.

Da sempre, la cantautrice, l'ispirazione per la ricerca interiore lo trova tra le numerose problematiche sociali che affronta con profondo impegno e sensibilità. I temi che accoglie nelle sue canzoni, stavolta parlano di pedofilia e morte, ma anche di riscatto, come in "Troppo Occidentale" nato sul fatto di cronaca berlinese che vide un fratello uccidere la giovane sorella perché aveva uno stile visibilmente occidentale: " Ho voluto dare, come accade nei film, la possibilità di un'altra chance di vita a questa ragazza". E' la premessa che ci tiene a raccontarci prima dell'esecuzione del brano che viene accolto con un lungo applauso.
"Stai qui" che apre l'appuntamento, racconta lentamente delle paure e del silenzio mentre è a ritmo di ballata, di "Quasi settembre", che le distanze e il tempo assumono aspetti nuovi che rifiutano i luoghi comuni e si vestono di parole nuove, "le distanze sono limiti senza fine" parlando in prima persona.
Prosegue così il nuovo percorso comunicativo di Paola Turci, iniziato dopo l'incidente automobilistico che la costrinse ad una lunga convalescenza interrompendo la sua produzione arrivata fino a quel momento a quattro album. "Tra i fuochi in mezzo al cielo", scritto interamente da lei è prodotto insieme a Carlo V.Rossi

[Modificato da zon@ venerdi 14/10/2005 15.31]

14/10/2005 15:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Turci a tinte forti
Esce oggi "Tra i fuochi in mezzo al cielo", album di inediti di Paola Turci che affronta temi importanti come pedofilia e morte
...


Esce oggi "Tra i fuochi in mezzo al cielo", album di inediti di Paola Turci.
Testi complessi, profondi, intensi, che affrontano con delicatezza ma senza reticenze argomenti forti quali la pedofilia e la morte. Sono questi gli ingredienti del nuovo album di Paola Turci, uscito oggi per On The Road Music Factory e distribuito Edel.

Si tratta di un album di inediti interamente scritto dalla Turci e da lei prodotto insieme a Carlo U. Rossi (lo stesso di Caparezza e Bandabardò). Il disco è il frutto di un lavoro analitico fatto dalla Turci su se stessa: “Prima rimanevo sempre un po’ sospesa sulle cose e su di me, avevo paura di rivelare a me stessa determinati aspetti e ancor più temevo il rimanere “nuda” davanti agli altri. Soffrivo una sorta di vergogna atavica di me. L’introspezione mi ha aperto porte prima lasciate chiuse e mi ha anche suggerito nuove parole per descriverle. Nel disco affronto temi quali l’abbandono, la solitudine, la morte e so che questa scelta nasce innanzitutto dalla speranza di non
doverli mai più temere”.

Tra le canzoni dell´album oltre "Dimentichiamo tutto", il singolo già in airplay sui maggiori network italiani, troviamo "Fiore di giardino", che racconta di una donna che si vendica della violenza subita da bambina; il suo aguzzino è ormai un vecchio sull’“inevitabile viale della sera” e lei – che “ormai non è più la stessa” - trova il riscatto dall’abuso subìto ripagandolo con la stessa moneta. "Quasi settembre" è scritta a partire da una domanda precisa: cosa si prova nel momento del trapasso?
(“è un soffio di vento non credere”).

Vi sono infine due canzoni ispirate a fatti di cronaca recenti: "Rwanda" e "Troppo occidentale", che riprende la storia di una ragazza turca residente a Berlino, uccisa a soli 22 anni dal fratello perché “troppo occidentale”. Paola, ispirata dalla scrittrice musulmana Irshad Manji, autrice di “Quando abbiamo smesso di pensare” immagina per lei un diverso epilogo: la protagonista si ribella ai “luoghi comuni”, allo “sguardo giudicante” di chi la circonda e rivendica quasi con orgoglio la sua individualità senza negare l’appartenenza alla cultura musulmana (“Sono figlia di questa città/di una realtà senza voce”).




14/10/2005 19:44
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 28.691
Città: SULMONA
Età: 48
Sesso: Maschile
ADMIN
Re:
l'hai comprato?



14/10/2005 21:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 14/10/2005 19.44
l'hai comprato?



Io si, ma è un'album più introsèpettivo rispetto agli album a cui ci ha abituato Paola.

E' bello comunque.

Sono disposto a passare alcune canzoni per dimostrare che l'album è bello.
Vale la pena di essere comprato.
Comunque nelle radio passa il singolo "Dimentichiamo tutto".
14/10/2005 22:05
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Re:

Scritto da: GayAbruzzo 17/09/2005 9.19
mi piace la turci, andai a vedere anche un suo concerto una decina d'anni fa.. [SM=x432733] e avevo un cartellone con su scritto: ci sei tu oltre le nuvole [SM=x432734]



Oltre le nuvole era il suo primo album del dopo operazione
14/10/2005 22:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Re:

Scritto da: Ioboh 18/09/2005 2.20
Ho letto che c'è una canzone che parla di pedofilia ("Fiore di giardino"), una dell'uccisione di una musulmana ("Troppo occidentale") e una dal titolo "Ruanda".
Come sono?



"Fiore di giardino" è secondo me la migliore canzone dell'album.
Mi piace davvero tanto.

"Troppo occidentale" è l'uccisione di una mussulmana da parte del fratello perchè troppo integrata.

Per tutte le canzoni per tutte le persone c'è bisogno di un paio di ascolti per poterle aprezzaare.
31/10/2005 14:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
PAOLA TURCI PRESENTA AD ECORADIO IL SUO NUOVO LAVORO
:dolphin: Si parla anche di ambiente, pace e diritti umani nell'intervista esclusiva che Paola Turci ha rilasciato ad Ecoradio, curata da Francesco Giammetti, che si può riascoltare collegandosi a www.ecoradio.it. La cantante romana ci ha raggiunto nei giorni scorsi in studio, per presentare il nuovo album, "Tra i fuochi in mezzo al cielo" (On the road music factory, 2005) già nei negozi di dischi dal 16 settembre. Una raccolta di inediti pubblicata a poco più di un anno dall'uscita di "Stato di calma apparente", ultima antologia di Paola Turci contenente, tra gli altri, il brano "Il Gigante", dedicato ad Adriano Sofri. Il nuovo disco è trascinato dal singolo "Dimentichiamo tutto", cui Ecoradio sta già dedicando l'adeguata attenzione. Tanti i brani a sfondo sociale della cantante romana, a partire da "Bambini", canzone con cui Paola Turci vinse la sezione giovani del Festival di Sanremo nel 1989. Ed il titolo del nuovo album, spiega l'artista, indica proprio le esplosioni e gli attacchi che sporcano il cielo di tutto il mondo da qualche anno a questa parte. «L'importanza che do alle parole è massima - dice Paola Turci - raggiunge il vertice del lavoro che svolgo. Non mi piace l'ipocrisia nei testi, non mi piace dire una cosa e poi essere un'altra». Musica e solidarietà, solo operazione commerciale? «Il principio è ottimo. Si collegano due sensibilità forti. Poi diventa tutto un'altra cosa. Nel dietro le quinte tutto si trasforma in un programma, importante e imponente, ma televisivo».

03/11/2005 15:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Turci, Paola
Tra I Fuochi In Mezzo Al Cielo
di Simone 'Strummer' Cosimi

Paola Turci "diventa" cantautrice con un disco che è per intero sua creatura. Sebbene ci sia dentro il lavoro di Carlo U. Rossi (Folkabbestia, Subsonica, Caparezza, Baustelle). Chi non ha avuto il coraggio di marchiarla in questo modo dovrà ricredersi: il lato "oscuro" ed affascinante del pop al femminile italiota ha messo una dietro l'altra dieci canzoni "pesanti". Che meritano - anche per chi storce puntualmente il naso al solo sentirla nominare - un ascolto maturo. Perché sono pezzi che cercano melodie di fuga rispetto al nauseabondo impacchettamento, soprattutto dalle parti del pop femmineo. E spesso - a trovare snodi non proprio immediati - ci riescono.
Sbarcata alla On the road già un disco fa ("Stato di calma apparente") dopo peregrinazioni varie fra major e no ed arrivata al dodicesimo disco, la cantautrice romana bada poco al politically correct e si mette a nudo. Fregandosene di preparare il singolo da radio (lo cercherete invano: non c'è) o di dare, come faceva in passato, veste dolce ed easy - i pezzi non lo sono per nulla - al lavoro. Niente di tutto ciò. Questo disco è un graffio al petto, anche quando non urla. Soprattutto quando non urla.
Dentro, la Turci si racconta, si interroga, tira fuori qualche scossa elettrica che dal vivo è da sempre una sua cifra marcata, più che su disco. E tocca tutte le tematiche che ha voglia di trattare. Alcune di scottante attualità quali l'incesto ("Fiore di giardino"), la violenza domestica e quella etnica ("Rwanda"); sfiora l'Islam (la minimalista e gazzeiana, e infatti c'è Gazzè al basso, "Troppo occidentale"), raccoglie ritagli, spunti e ci riflette su. Altre decisamente più intimiste, ristrette: come se la Turci si fosse seduta in un cantuccio, avesse raccolto le ginocchia al petto e avesse cominciato a sussurrare quel che le passava per la testa riguardo la sua vita, il suo percorso, i suoi amori, i suoi abbandoni, i suoi drammi. Trovando nella splendida riduzione ed interpretazione di "Tu non dici mai niente" di Leo Ferrè una conclusione da lacrime per quanto ti sconquassa testa e cuore.
E musicalmente si sente, quest'impasto tematico in tono grigio-rosa. Si sente negli arrangiamenti più secchi ed essenziali, senza troppi fronzoli, chiari e puliti. Si sente nel sound, e scusate la tautologia: energico e possente anche nei tratti più soffusi grazie al lavoro del polistrumentista di fiducia Ale "Diesis" Canini. E che tuttavia relega lievemente in disparte l'approccio rock-song per stabilirsi sul canone di originali pop-ballad. Ma quando riesce a farla riemergere - quella venatura elettrica e vagamente maudite - la sua musica esplode davvero ("Fiore di giardino"), restituendoci appunto quel dark-side che poi è la cifra della Turci da sempre.
In questo "Tra i fuochi in mezzo al cielo" Paola tenta di lavorare ancora più che in precedenza su quel tono nasale e prorompente, raffinato e marcato della sua voce: che deve piacerti, altrimenti non la sopporti. Prova a misurarsi in tiepidi esperimenti. A volte smonta il pezzo - tipo in "L'inverno senza neve" - preferendo starsene da sola con piano e violini, e però convince. Anche se sfiora una certa ridondanza nell'intonazione e nella cadenza, così tipiche che sentirle per un disco intero può stroncare i non volenterosi.
E' un lavoro - su di sé e sulla propria idea di far musica - che probabilmente è costato molto anche alla Turci: in termini di equilibri e di scelte estetiche (e non solo). Ma anche di sentimenti, di engagement socio-politico. Non ha aperto, come si dice di solito, un altro capitolo nella sua carriera. Ha solo messo in luce l'aspetto meno appariscente ma più immediato della sua musica e della sua vita.
03/11/2005 15:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Tour teatrale per Paola Turci
Presenterà il nuovo "Tra i fuochi in mezzo al cielo"

Prende il via il 4 novembre dal Teatro Stabile dell’Aquila il tour teatrale di Paola Turci.
La cantautrice presenterà in questo ambiente raccolto, l'altrettanto intimo “Tra i fuochi in mezzo al cielo”, l’album appena pubblicato dalla On the Road Music Factory.

Ampio spazio ai testi e al pianoforte, suonato da Lucio Morelli, coautore di alcune sue canzoni, per costruire atmosfere un po’ fumose, che ricordano il Lou Reed più intimista.
Il tour toccherà le maggiori città italiane per concludersi in dicembre a Roma.

Ecco alcune date in programma:
4 novembre: L’Aquila, Teatro Stabile
10 novembre: Firenze, Saschal
14, 15 novembre: Milano, Teatro delle Erbe
1 dicembre: Nuoro, Teatro Eliseo
2 dicembre: Macomer (Nu), Teatro Costantino
3 dicembre: Alghero, Teatro Civico
9 dicembre: Orvieto, Teatro Mancinelli
12 dicembre: Bologna, Arena del Sole
19 dicembre: Roma, Auditorium Parco della Musica

06/11/2005 18:38
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 29
Sesso: Maschile
UTENTE
Mi piace molto
06/11/2005 21:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 28.691
Città: SULMONA
Età: 48
Sesso: Maschile
ADMIN
Re:

Scritto da: losnorki 06/11/2005 18.38
Mi piace molto


[SM=x432718]



07/11/2005 04:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
anche a me
07/11/2005 07:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 28.691
Città: SULMONA
Età: 48
Sesso: Maschile
ADMIN

Scritto da: zon@ venerdi 07/11/2005 4.08
anche a me


ma va? non me n'ero accorto! [SM=x432746]



07/11/2005 08:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Re:

Scritto da: GayAbruzzo 07/11/2005 7.54

ma va? non me n'ero accorto! [SM=x432746]




[SM=x432740] [SM=x432812] [SM=x432756]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:31. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com