00 17/07/2010 00:51
Gay, ospedale di Milano
rifiuta donazione del sangue

A Milano l'ospedale Gaetano Pini ospedale ha rifiutato di accettare il sangue di un donatore omosessuale. La vicenda, denunciata dall'uomo su Facebook e riportata giovedì da Repubblica, ha sollevato polemiche e anche critiche al modello sanitario lombardo. Gabriele - è questo il nome dell'uomo - ha raccontato di aver fatto, negli ultimi otto anni, più di venti prelievi nello stesso istituto. Ma, quando, nei giorni scorsi, è andato per fare l'ultima donazione, si è sentito dire dalla responsabile del centro prelievi che la struttura ora dipende dal Policlino di Milano e deve adeguarsi alle direttive: non si accettano donatori omosessuali.

Dopo l'annuncio della deputata pd, Paola Concia, che presenterà un'interrogazione al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, si è allargato il coro delle proteste. Per l'Idv Franco Grillini dice che respingere «è del tutto illegale». «Lo stabilisce con chiarezza il decreto sulla donazione dell'aprile 2001 dell'allora ministro della salute, Umberto Veronesi», osserva in una nota in cui si annuncia un'interrogazione in cui la deputata Silvana Mura chiederà di far rispettare su tutto il territorio nazionale la normativa esistente che è «molto chiara e molto esplicita».

Il direttore generale Amedeo Tropiano all'Ansa dice: «Il Gaetano Pini aderisce al protocollo per la medicina trasfusionale della Città di Milano, di cui è capofila il Policlinico, e a cui aderisce anche il Fatebenefratelli». Proprio al Policlinico, nel 2007, era avvenuto un caso analogo: un 28enne gay aveva protestato perché escluso dalla donazione. All'epoca, il Policlinico aveva sostenuto che «l'orientamento sessuale non è a priori un motivo di esclusione dalla donazione di sangue, tant'è che secondo gli standard internazionali le donne omosessuali possono donare il sangue. I dati epidemiologici mostrano invece che il rapporto omosessuale maschile è un comportamento a rischio, e pertanto la nostra struttura, rispettando le indicazioni della Commissione Europea e della legge italiana, che impongono l'esclusione dalla donazione dei soggetti con comportamenti sessuali a rischio, non ammette la donazione di soggetti maschi che abbiano rapporti omosessuali, indipendentemente dal numero di partner».

16 luglio 2010

l'U