00 26/06/2010 08:12
All'Italia serviva, con urgenza, un nuovo ministro, quello del federalismo (-_-). Pensa che ti ripensa hanno deciso di affidare il gravoso compito al "capace" (parola di Berlusconi) Aldo Brancher. Chi è costui? Un ex dirigente Fininvest che ha una fedina penale di tutto rispetto (e per questo - probabilmente - la scelta è caduta su di lui): detenuto per tre mesi al carcere di San Vittore per falso in bilancio, scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare, è stato condannato sia in primo grado, sia in appello sempre per falso in bilancio e finanziamento illecito ai partiti. Il colpo di genio, però c'è in Cassazione: il secondo reato va in prescrizione, mentre il primo è depenalizzato, da chi? Ma dal Governo Berlusconi ovviamente. Alè! Questo è il motivo per cui Brancher ha avuto la faccia tosta di dire, qualche giorno fa, di essere uscito pulito da Tangentopoli. Ma la carriera del nostro "capace" ministro non finisce qua: viene indagato per ricettazione nell'indagine sulla Banca Antonventa e la scalata di Fiorani. Nelle indagini finisce pure la signora Luana Maniezzo, moglie di cotanto marito. Un manigoldo con i controcoglioni, mica cotiche! Questa bellissima storia si conclude con la nomina del Nostro a ministro della repubblica. Qual è la prima cosa che Brancher fa da ministro? Indoviniamo insieme? Avvalersi del legittimo impedimento, ovviamente! (un'altra geniale legge emanata dal Governo Berlusconi, arialè!). Per questo Brancher, ricordo sotto processo per ricettazione, essendo impegnato ad organizzare il suo nuovo ministero, può non presentarsi davanti ai giudici del tribunale di Milano. E vissero tutti felici e contenti, diranno subito i miei piccoli lettori! E invece, no. Non tutte le storie hanno un lieto fine purtroppo. Il povero e "capace" Brancher non ha fatto i conti con il Quirinale che, ignobilmente, gli ha impedito di impedirsi di andare in tribunale a rispondere dei reati che gli vengono contestati. Conclusione: si presenterà a luglio davanti ai giudici. Mi è venuto uno stimolo irrefrenabile, corro in bagno.