Mi sono sempre chiesto che senso abbia parlare di "cinema gay". È una mia impressione, o la cosa è solo controproducente (leggere: una forma di autoghettizzazione)?
Voglio dire, mi sembra sia un po' come parlare di "cinema nero", "cinema cattolico" e via dicendo... Insomma, se un film è, per esempio, una commedia, è una commedia. Se poi tratta di persone omosessuali è un di più, ma... Boh, ogni volta che ne sento parlare rimango perplesso.
Chi vive la cosa "dal di dentro" mi sa illuminare a riguardo?