00 12/04/2009 12:21
Volti, sorrisi, lacrime, racconti di persone che hanno vissuto l'inferno dell'Aquila quel maledetto 6 aprile 2009 alle 3.32 del mattino.
Vite distrutte, spezzate, case crollate, affetti violati per sempre.
E' il giorno dopo la distruzione, l'odore di morte, le macerie.
Sono momenti di dolore questi per gli abitanti dell'Aquila e per me che ho vissuto lì per molto tempo. La casa dello studente è stata anche la mia casa per un anno, al secondo piano dell'ala distrutta c'era la mia stanza. Lì ho avuto il mio primo rapporto sessuale, quello da batticuore, quello che ti ricordi per tutta la vita perché sai che sarà irripetibile. All'Aquila ho studiato, mi sono laureato, all'Aquila ho tantissimi amici che fanno parte da molti anni della mia vita.
Con quel maledetto terremoto se n'è andata via una parte importantissima di me. Sono stati spazzati via in pochi secondi quei sapori, quei rumori, quelle voci, quegli odori che mi hanno accompagnato per tanto tempo.
Adesso cosa resta? I ricordi drammatici di chi è rimasto, le lacrime finite di chi ha visto la morte a un passo, la certezza che quello che è stato non sarà più. Purtroppo.