Stupiamoci, ogni tanto fa bene!
Abbiamo più volte avuto modo di parlare dell'
arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, che si è sempre distinto per aver espresso pareri di gran lunga più lungimiranti e rivoluzionari rispetto ai vari Ratzinger, Tonini, Ruini e chi più ne ha più ne metta. La sua linea è chiaramente meno reazionaria dei suoi illustri colleghi.
Leggete cosa ha scritto mesi fa in un testo intitolato "L'amore di Dio in mezzo a noi". "
Un numero sempre crescente di persone, pur provenendo dalle comunità cristiane, non sceglie l'istituzione del matrimonio per vivere il proprio amore. Per diversi motivi: paure, fallimenti, incertezza sul futuro. Scelgono o il semplice matrimonio civile o la convivenza come espressione del loro amore". Avete letto bene!
Prosegue:"La comunità cristiana si sente
obbligata ad interrogarsi su come essere più vicina a queste persone e a queste situazioni, sia nel loro sorgere come nel loro evolversi lungo gli anni". E' questa la linea Tettamanzi:
essere vicini a chi vive nelle coppie di fatto e, secondo l'espressione dell'arcivescovo, "condividere con amore paziente e incoraggiante un cammino verso la verità dell'amore".
Chiariamo: Tettamanzi non è favorevole ai DICO, ma è contrario anche alle posizioni intransigenti della Chiesa di Ratzinger. Una terza strada che mi piace, perchè dimostra come si possano elaborare concezioni più aperte anche in un'istituzione arroccata come quella ecclesiastica.
Finisco con una domanda: dal momento che era uno dei papabili, che sarebbe successo se Tettamanzi fosse diventato papa al posto di Ratzinger?