 04/09/2006 19:49 |
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Centinaia di carte di credito e Bancomat di consumatori abruzzesi sono state clonate, nel corso degli ultimi mesi, con un sistema che fino ad oggi era stato utilizzato, prevalentemente all'estero: la tecnologia Bluetooth, per lo scambio di informazioni tra dispositivi diversi utilizzando onde radio. La scoperta è stata fatta dalla Polizia Postale e dalla Gaurdia di Finanza dopo centinaia di segnalazioni di truffe con carte di credito clonate arrivate, per lo più, all'Associazione «Guardiacivica» di Pescara.
Nelle sedi abruzzesi dell'associazione da tempo arrivavano segnalazioni di abruzzesi che hanno subito la truffa della clonazione della carta di credito o del Bancomat. Nel mese di giugno l'associazione aveva segnalato il grave problema alla polizia postale di Pescara, Teramo, Chieti e L'Aquila. Dopo alcuni mesi di indagini oggi si è scoperto come la truffa sia stata messa a punto in Abruzzo, da chi e con quali modalità.
Bluetooth è un termine che identifica l'aderenza di un prodotto ad un sistema industriale sviluppato da Ericsson e in seguito formalizzato dalla Bluetooth Special Interest Group (SIG). SIG è un associazione formata da Sony Ericsson, IBM, Intel, Toshiba, Nokia e altre società che si sono aggiunte come associate o come membri aggiunti. Bluetooth fornisce un metodo standard, economico e sicuro per scambiare informazioni tra dispositivi diversi utilizzando onde radio. Questi dispositivi possono essere telefoni cellulari, portatili, Computer, stampanti, macchine fotografiche.
La tecnica utilizzata era questa: la banda, forzando porte e finestre, accedeva di notte dentro strutture commerciali, preferibilmente distributori di benzina e supermercati, cercando di non lasciare traccia per non insospettire gli esercenti. Quindi installava un microchip all'interno del Pos. All'apertura dei negozi, la banda restava in auto, a poca distanza dall'esercizio commerciale, con il pc portatile collegato attraverso Bluetooth alla trasmittente da loro inserita. I dati delle carte che effettuavano il pagamento con il Pos venivano così immediatamente acquisiti dal computer della banda e successivamente riportati sulle schede magnetiche vergini.
Tracce di acquisti e prelevamento di denaro con carte clonate sono state trovate, oltre che in Italia, anche in Francia, Spagna e Romania. |
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| 04/09/2006 21:45 |
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| | | OFFLINE | Post: 5.308 | Città: ROMA | Età: 40 | Sesso: Maschile | UTENTE | |
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Scritto da: zon@ venerdi 04/09/2006 19.49
Centinaia di carte di credito e Bancomat di consumatori abruzzesi sono state clonate, nel corso degli ultimi mesi, con un sistema che fino ad oggi era stato utilizzato, prevalentemente all'estero: la tecnologia Bluetooth, per lo scambio di informazioni tra dispositivi diversi utilizzando onde radio. La scoperta è stata fatta dalla Polizia Postale e dalla Gaurdia di Finanza dopo centinaia di segnalazioni di truffe con carte di credito clonate arrivate, per lo più, all'Associazione «Guardiacivica» di Pescara.
Nelle sedi abruzzesi dell'associazione da tempo arrivavano segnalazioni di abruzzesi che hanno subito la truffa della clonazione della carta di credito o del Bancomat. Nel mese di giugno l'associazione aveva segnalato il grave problema alla polizia postale di Pescara, Teramo, Chieti e L'Aquila. Dopo alcuni mesi di indagini oggi si è scoperto come la truffa sia stata messa a punto in Abruzzo, da chi e con quali modalità.
Bluetooth è un termine che identifica l'aderenza di un prodotto ad un sistema industriale sviluppato da Ericsson e in seguito formalizzato dalla Bluetooth Special Interest Group (SIG). SIG è un associazione formata da Sony Ericsson, IBM, Intel, Toshiba, Nokia e altre società che si sono aggiunte come associate o come membri aggiunti. Bluetooth fornisce un metodo standard, economico e sicuro per scambiare informazioni tra dispositivi diversi utilizzando onde radio. Questi dispositivi possono essere telefoni cellulari, portatili, Computer, stampanti, macchine fotografiche.
La tecnica utilizzata era questa: la banda, forzando porte e finestre, accedeva di notte dentro strutture commerciali, preferibilmente distributori di benzina e supermercati, cercando di non lasciare traccia per non insospettire gli esercenti. Quindi installava un microchip all'interno del Pos. All'apertura dei negozi, la banda restava in auto, a poca distanza dall'esercizio commerciale, con il pc portatile collegato attraverso Bluetooth alla trasmittente da loro inserita. I dati delle carte che effettuavano il pagamento con il Pos venivano così immediatamente acquisiti dal computer della banda e successivamente riportati sulle schede magnetiche vergini.
Tracce di acquisti e prelevamento di denaro con carte clonate sono state trovate, oltre che in Italia, anche in Francia, Spagna e Romania.
Qui da noi Oasi a Montesilvano e Auchan (non so se Mall o aeroporto)...
Mia madre è una vittima ![[SM=x432727]](https://img.freeforumzone.it/smiles/5/18.gif)
è stata chiamata dalla banca e la signora le ha detto: "com'è veloce... e pensare che ieri era in Romania!" ![[SM=x432787]](https://digilander.libero.it/doniuccia/faccine/biglaugh.gif)
cmq c'è l'assicurazione e le verrà rimborsato! [Modificato da will!newton 04/09/2006 21.45] |
| 04/09/2006 21:50 |
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Scritto da: will!newton 04/09/2006 21.45
Qui da noi Oasi a Montesilvano e Auchan (non so se Mall o aeroporto)...
Mia madre è una vittima
è stata chiamata dalla banca e la signora le ha detto: "com'è veloce... e pensare che ieri era in Romania!"
cmq c'è l'assicurazione e le verrà rimborsato![Modificato da will!newton 04/09/2006 21.45]
meno male che non ci rimette nulla ... |
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