Domenica 28 agosto 2005, come è ormai tradizione, si è svolta presso il Cimitero Monumentale di L’Aquila la celebrazione del 180°anniversario dalla nascita di Karl Heinrichs Ulrichs. Puntualmente alle ore 12, un manipolo di oltre 20 persone tra appartenenti a gruppi glbt e intellettuali si è raccolto intorno la lapide dello studioso tedesco e dove “l’inossidabile e tenace” Massimo Consoli ne ha tracciato i punti salienti della vita e del pensiero di quello che è considerato “il nonno” del movimento gay contemporaneo. Ulrichs trova serenità e nuovo vigore intellettuale negli ultimi anni della sua vita di esiliato in Italia, proprio nel capoluogo abruzzese dove è conosciuto come il “professore tedesco” . Molto noto nell’ambiente culturale locale, nel quale viene introdotto dall’amico archeologo il Marchese Persichetti, partecipa alla ricerca dei fondi per la realizzazione della statua di Sallustio (attualmente in Piazza del Palazzo), scrive e stampa un periodico in latino “Alaude” nella bizzarra speranza di trovare in una lingua ormai morta il verbo unificante le varie culture nazionali; la pubblicazione è favorevolmente accolta in tutte le biblioteche europee, ne troviamo copie anche nelle biblioteca Vaticana. Ambientalista ante litteram rispettava e amava la natura, scrivendo contro le operazioni speculative del taglio selvaggio dei boschi, aperto sostenitore contro la pena di morte e assertore della sua inutilità sociale, Una figura complessa quella di Karl Heinrich Ulrichs difensore dei dirititti dei gay, ma non solo….
Una poliedrica personalità di grande valore culturale per la città di L’Aquila e del quale si era persa ingiustamente la memoria per oltre un secolo…
Un grazie di cuore a Massimo Consoli per la determinazione dimostrata e per il lavoro svolto nella rivalutazione e conoscenza di K.H.Ulrichs.
Giorgio Piccinini