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Torino. Presidio e denunce contro gliarresti

Ultimo Aggiornamento: 31/07/2005 00:04
31/07/2005 00:04
 
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Saccheggio e devastazione: sette fermati. Sit-in dei centri sociali alle Vallette per la scarcerazione

Domani un corteo di solidarietà attraversà le vie del capoluogo piemontese. Tra le adesioni, Rifondazione e i comunisti italiani, il Torino social Forum, il comitato Chiapas e quello Palestina, i verdi e la sinistra sindacale

O.C.



TORINO

Ieri sera presidio davanti al carcere delle Vallette. I centri sociali torinesi chiedono la scarcerazione immediata dei sette arrestati la settimana scorsa e accusati di devastazione e saccheggio nel corso della manifastazione antifascista del 18 giugno scorso. Secondo la magistratura i manifestanti avrebbero distrutto qualche vetrina e mandato all'aria dei dehors in via Po. Diversa la versione dei centri sociali che ribattono: dopo una carica violentissima della polizia c'è stato il fuggi fuggi generale durante il quale qualche tavolino è stato rovesciato. Ma la cosa su cui puntare l'indice, dicono i centri, è la «carica». Una «carica» fatta durante una manifestazione antifascista. Una carica premeditata, una repressione pensata e organizzata. Intanto la magistratura sta indagando su un'altra decina di persone che hanno partecipato ad una delle manifestazioni svoltesi davanti al centro di detenzione per migranti di corso Brunelleschi. Tra queste, in particolare, tre sarebbero state accusate di resistenza e per loro il magistrato ha chiesto l'arresto. I fatti però parlano di un cordone a viso scoperto e mani nude.



Domani sera il movimento ha organizzato una manifestazione (ritrovo alle 19.30 in corso Regina Margherita davanti al Fenix, il centro sociale posto sotto sequestro dalla magistratura e che era stato oggetto degli attacchi fascisti degli ultimi mesi) che attraverserà le vie del centro di Torino. Il corteo, indetto dalle Case occupate, dai centri sociali e dal Coordinamento antifascista di Torino - dicono gli organizzatori - «avrà carattere comunicativo ed è aperto a tutte le componenti sociali e politiche che si riconoscono nella necessità di denunciare pubblicamente l'escalation di violenze di matrice esplicitamente fascista che sta colpendo con la violenza dei coltelli, dei bastoni e delle taniche di benzina centri sociali e sedi sindacali, politiche e associative nonché persone attive nei movimenti di opposizione sociale: migranti, gay e tutti coloro che in generale si riconoscono in una società aperta e plurale».



Hanno aderito al corteo, tra gli altri, Rifondazione comunista, i comunisti italiani, il Torino social forum, il comitato Chiapas, il comitato Palestina, i verdi regionali, la sinistra sindacale. Cub, Cobas e Rdb effettueranno anche uno sciopero di due ore. Secondo gli organizzatori staremmo assistendo in questi mesi «ad un processo di criminalizzazione degli antifascisti e di sostanziale copertura delle violenze fasciste».



Un processo culminato con l'arresto di 7 antifascisti accusati di devastazione e saccheggio. I sette avrebbero partecipato - il 18 giugno - ad un corteo di denuncia per il grave ferimento di due anarchici la notte dell'11 giugno. Ma a parlare sono i testimoni di quella giornata: «quel corteo è stato caricato a freddo dalla polizia che ha manganellato manifestanti e passanti creando una generale situazione di panico».


http://www.gaynews.it/view.php?ID=33490
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