Paolo Bonolis ha dato la notizia della morte di Alberto Castagna in diretta dal palco dell'Ariston, nel corso della prima serata del festival di Sanremo. Il pubblico si è alzato in piedi e ha applaudito a lungo. "Vorremmo che la musica di questa serata in qualche modo lo portasse in cielo" ha detto Bonolis, che ha poi aggiunto: "Credo che l'unico modo per mandare ai suoi cari un pensiero sia proseguire il Festival".
E sempre da Sanremo il direttore generale della Rai Flavio Cattaneo commenta la notizia della morte di Castagna. "Aveva saputo affrontare e superare con grande coraggio le difficoltà che la vita lo aveva costretto a subire, tornando al suo pubblico che lo aveva atteso con trepidazione. Tutta la Rai partecipa commossa, avendolo sempre considerato uno dei suoi". "Con lui - ha concluso Cattaneo - scompare un grande personaggio della televisione, nato proprio alla Rai e da tutti ricordato con immenso affetto, perché aveva conservato la giusta attenzione ai veri valori del nostro mondo".
Il direttore di RaiUno Fabrizio Del Noce, anche lui a Sanremo, ricorda soprattutto Castagna giornalista. "Ogni volta che lo vedevo in video dopo la malattia ero sempre colpito dalla sua umanità. Lui è stato, a mio ricordo, l'unico che ha sfondato nello spettacolo essendo partito dal giornalismo. Lo ricordo quando eravamo entrambi inviati, io al Tg1 e lui al Tg2, più di 20 anni fa".
L'autoironia e lo spirito combattivo: queste le doti di Alberto Castagna che sono rimaste vive nel ricordo di Pippo Baudo, che lo lanciò come presentatore nell'88 a Serata d'onore. "Sono molto addolorato", commenta Baudo. "Alberto era un amico, un ragazzo carino, dolce, pieno di autoironia".
"Ricordo quando, da giornalista del Tg2 lo lanciai come conduttore di varietà da Montecatini" prosegue. "La sua è stata una vita di successi ma anche di grandi difficoltà: mi viene in mente in particolare la sua doppia operazione al cuore, che lo ha tenuto sospeso a lungo tra la vita e la morte. Quando uscì dal Gemelli, tutti pensammo al miracolo, poi si è aggiunta la dialisi, che Alberto ha sempre sopportato con grande spirito combattivo". Per Baudo, va "dato atto a Mediaset, seconda casa di Castagna dopo la Rai, di non averlo dimenticato, ma di averlo sempre assistito: tutti noi siamo molto vicini alla famiglia, soprattutto alla piccola Carolina, alla quale era legatissimo".
Maurizio Costanzo non trova le parole: "Sono incredulo e stupito e molto addolorato, assediato dai ricordi, tanti. Domani" aggiunge, riferendosi al suo programma Tutte le mattine su Canale 5, "cercherò di ricordare Alberto nella maniera più giusta".
Disperata Fatma Ruffini, produttrice e autrice di tantissimi programmi tra i quali Stranamore, di cui fu ideatrice, non riesce a parlare al telefono della morte di Alberto Castagna del quale era molto amica. L'unica cosa che riesce a dire è: "Per me è terribile perché era come un fratello".
Incredulità e un grande dolore anche in casa Mediaset. Una serie di telefonate incrociate aveva finito con il convincere tutti che la notizia era purtroppo vera: lo Stranamore dei giorni nostri non c'era più. "Non abbiamo parole, siamo choccati da questa notizia", è stato il primo commento a caldo. E poi il ricordo dell'ultima volta che a Cologno Monzese avevano visto Alberto Castagna: è stato mercoledì scorso, per la registrazione della puntata del suo programma, Stranamore, andata poi in onda venerdì.
Questa settimana nessuno l'aspettava negli studi Mediaset: in coincidenza con il Festival di Sanremo era stato infatti deciso di far saltare l'appuntamento settimanale con il programma, e dunque tecnici e collaboratori aspettavano di rivedere Castagna solo nei prossimi giorni per registrare una nuova puntata.