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Tg2

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2005 00:15
18/02/2005 11:55
 
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Sergio Lo Giudice, presidente nazionale dell'Arcigay ha scritto al Tg2 per protestare per un servizio mandato in onda, in cui si usavano parole irrispettose nei confronti di un medico gay assassinato a Milano.

''Il Tg2 ha descritto come [SM=x432723] [SM=x432723] [SM=x432723] 'deviato' [SM=x432723] [SM=x432723] [SM=x432723] (ecco da dove prende spunto il nostro caro Calderoli!! [SM=x432725] [SM=x432725] [SM=x432725]) il medico del carcere di San Vittore, Dario Foa', direttore del Servizio area penale carceri dell'Asl di Milano, selvaggiamente ucciso nei giorni scorsi'', e' detto nella lettera. L'Arcigay riferisce come nel servizio del tg, riguardo Dario Foa', sia stato affermato: ''di devianze non solo si occupava per lavoro ... ne era anche attratto, al punto da non ritenere pericoloso appartarsi con un uomo che neppure conosceva in una stradina di campagna alle porte di Milano''.

''Dove starebbe, caro direttore, la 'devianza'? - scrive l'Arcigay - nell'essere disponibili a rapporti sessuali con una persona appena incontrata? Nel farlo in macchina? Nell'essere omosessuali? Ci faccia capire, in modo che i tanti italiani che sono omosessuali, o ai quali per qualsiasi ragione sia capitato di farlo in macchina, o di essere stati disponibili ad un rapporto sessuale con una persona conosciuta da poco, magari la sera stessa, sappiano se sono considerati 'deviati' o 'attratti dalla devianza'''.

''Dai professionisti dell'informazione - conclude Lo Giudice - ci attendiamo che, di fronte ad un assassinio, siano in primo luogo guidati dal rispetto delle vittime, dei loro familiari e, perche' no, dal rispetto e dall'interesse del pubblico. Delitti come quello che ha colpito Dario Foa', traggono spesso origine dal senso di colpa, dall'ignoranza, dal pregiudizio radicato nella cultura d'origine degli assassini. Fattori che rischiano di essere alimentati anche da servizi giornalistici come quello trasmesso dal Tg2 di oggi''.

Piena solidarietà a Lo Giudice! [SM=x432734]



19/02/2005 00:15
 
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propongo un'emigrazione collettiva verso luogo da decidere [SM=x432747]






09/12/2006 12:39
 
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"Io non l'ho fatto per me, ora ho con me mio figlio Luca che ha capito il mio gesto". Nicola De Martino ha spiegato i motivi del suo gesto quando ha tentato di darsi fuoco durante la trasmissione di Rai 2 TG 10 minuti. L'uomo ha incontrato il figlio diciottenne dopo 13 anni di separazione imposta dalla madre. "Il 26 mio figlio partirà, se entro questa data nessuno stamperà queste mie pagine io dirotto un aereo".

La ex moglie aveva portato con sé il ragazzo in Australia quando aveva 5 anni. "Voglio portare all'attenzione dell'opinione pubblica e della stampa poche pagine che ho scritto, in cui ci sono le mie proposte per sistemare il problema di tanti padri separati che si vedono negare i loro figli - prosegue De Martino - Non viene fatto nulla per prevenire e sistemare le cose su questo problema: sono 12 anni che non riesco a vedermi lette e pubblicate sulla stampa 30 righe che spiegano cosa è la sottrazione internazionale di minori e le proposte per prevenire questi. Il 26 mio figlio partirà, se entro questa data nessuno si prende la briga di stampare queste mie pagine io dirotto un aereo".

Ma il figlio di De Martino, anche lui in trasmissione era al corrente dell'intenzione del padre di ricorrere al gesto dimostrativo? "No comment - risponde il padre separato - Lui sa che deve fare il testimonial per aiutare altri ragazzi e io per aiutare altri padri".

Nicola De Martino, è sempre più convinto della bontà del suo gesto. "La gente da sei, sette anni aspetta, io l'ho fatto per loro", ha aggiunto riferendosi a quei padri che attendono di rivedere i propri figli. "Io - ha proseguito - non devo chiedere scusa a nessuno, sono gli scaldasedie dei ministeri degli Esteri e della Giustizia che devono scusarsi", ed ha sottolineato di essere stato "uno dei pochi a denunciare magistrati, funzionari e consoli" per inadempienza.

De Martino ha detto di sentirsi "benissimo" e che con il figlio Luca "non c'è alcun problema e non ce ne sono stati, va tutto bene". I due sono oggi in gita fuori Roma, Luca trascorrerà le vacanze natalizie con il padre poi tornerà in Australia, dalla madre. Proprio per questo De Martino non ha letto i giornali e forse nemmeno ha sentito telegiornali e giornali radio, ma alla notizia che il suo nome compare su molte prime pagine di quotidiani non si scompone: "Non è questo che mi interessa, mi interessa che qualcuno scampi a quello che ho passato io, spero in un giornale che pubblichi un articolo di cinquanta righe: trenta indirizzate al cuore e venti che spieghino come prevenire casi come il mio. Si continua a parlare di me - ha ancora aggiunto - ma io ormai non ho più un problema, il mio l'ho risolto, pensiamo a chi ce l'ha ancora. Quando io avevo questo problema ho conosciuto genitori che mi hanno aiutato, ecco, io oggi che l'ho risolto, mi sento di fare qualcosa per qualcun altro".

09/12/2006 12:40
 
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allucinante..l'ho visto su blob [SM=x432722]
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