Da gaynews.it
"Quelle critiche a Lando sono una stupidata. Anche io ho scritto un testo sul rapporto tra un padre e una figlia lesbica" l'Intervista ROMA -
Il Secolo d'Italia attacca Lando Buzzanca, attore di destra. Tutta colpa del film "Mio figlio". L'accusa è di voler "normalizzare l'anormalità". Ovvero l'omosessualità di un figlio. Che ne pensa, Lino Banfi? "Penso che Il Secolo sbagli. Un padre vero dovrebbe fare di tutto per far felice un figlio. E non è giusto considerare certi aspetti della realtà in modo ristretto. Vorrei vedere come si comporterebbe chiunque, indipendentemente dal credo politico, scoprendo l'omosessualità di un figlio". Lei girò per Raiuno "Difetto di famiglia" con Nino Manfredi, che interpretava suo fratello, un gay anziano. Era il 2002. Se ne discusse.... "I dirigenti Rai avevano qualche paura, l'argomento era tosto. Ma lo affrontammo con grazia. E' lì, il punto. Anche nel bel film di Lando c'è il padre che dice al figlio: "Adesso ti metti a fare la zoccola con un camionista". Nelle mani di un attore meno esperto di lui sarebbe diventato tutto vaccareccio, fetente. Invece Lando ha avuto misura". Il centrodestra sbaglia a non difendere gli artisti "vicini"? "C'è sicuramente un problema. Spesso lo hanno ammesso molti esponenti del centrodestra. Nel caso di Buzzanca a me pare un peccato. Perché prendersela con un bravo artista per una stupidata del genere?