sto ancora con lo stesso ragazzo di cui ti avevo parlato tempo addietro. sono in un momento un po' strano della relazione.. nel senso che a fronte di certi suoi comportamenti un po' egoistici (ad esempio pretendere che io vada sia il sabato che la domenica a casa sua, mentre se io gli chiedo di venire a torino lui aspetta di venire per altro, magari per l'università, e poi siccome si trova mi passa a trovare; poi però se io un giorno non posso andare - mia mamma mi chiede di accompagnarla a fare commissioni - si offende e mi tiene il muso -; oppure il fatto che in quei famosi giorni in cui vado da lui le attività sono giocare al pc, pausa trombata, pc...e poi il sabato sera usciamo con gli amici e mi fa notare che lo fa per me perchè sennò se ne starebbe a casa a giocare al pc - e daje-) mi è venuto il dubbio che io per lui sia importante. alchè, dopo aver aspettato una svolta per un mesetto (della serie: magari se ne accorge da solo), due domeniche fa gli ho chiesto nella maniera più calma possibile (e con voce quasi miagolosa): "senti ma...non è che mi stai dando per scontata?". lui si è offeso, ed è iniziata la guerra. io gli ho detto che per me gioca troppo a quel giochino, che almeno quando ci sono io potrebbe non farlo e stare con me, e lui ha ribattuto che sono un'arrogante, che mi si dà il dito e mi prendo il braccio, che tanto ho le amichette ecc ecc... e andiamo avanti così. adesso, da che IO gli dovevo far notare una cosa che non mi stava bene, la questione è diventata che io sono arrogante e che lui aspetta che io torni quella di prima. nel frattempo gioca. etta così sembra stupida, come cosa.. ma lui è un bambino.. e poi purtroppo in questi momenti saltano fuori questioni "irrisolte" del passato. ad esempio la mia laurea specialistica, che io vorrei prendere e lui non vorrebbe che prendessi. adesso mi ha telefonato, e su questo fatto mi ha detto che cmq io faccio quello che voglio. e siccome gli ho detto che io non direi mai una frase da bambina come "scegli o me o il gioco", lui non dovrebbe intromettersi in una cosa come la mia carriera universitaria. facendogli notare, oltretutto, che l'università è una cosa costruttiva, e il gioco mica tanto. mi ha ribattuto che ha rifiutato un lavoro a lucca perchè già mi lamento che ci vediamo poco...gli ho risposto che è stato uno stupido, perchè un conto è magari vedersi di meno per un lavoro (che nel curriculum vitae fa sempre comodo, proprio in vista del futuro lavoro definitivo e dei nostri progetti di vita), e un conto è stare poco insieme per un cappero di gioco.. quindi che per me ha fatto una fesseria.. e che non si sentisse un eroe a prendere decisioni simili, perchè è un'azione stupidissima, soprattutto considerato che il suo interesse adesso è entrare nella top 10 dei giocatori.. e lui: "allora potrei dirti che se tu non andassi a lezione potremmo stare di più insieme"... e gli ho detto di nuovo di non mettere sullo stesso piano università e gioco che è ridicolo. e lui: "fa' come credi, però non piangere se poi quando fai la specialistica ti ritrovi sola".. gli ho risposto: "se mi lasci perchè mi iscrivo alla specialistica non c'è da piangere, c'è da ridere".
insomma, la situazione è questa. pare ci sia poco da fare..