00 28/01/2011 23:59
Uganda, ucciso attivista gay
Era nella lista "impiccateli"




David Kato

Un attivista omosessuale è stato ucciso nella sua abitazione, nei pressi di Kampala. Il nome, la fotografia e l'indirizzo dell'attivista, insieme a quelli di altri 100 gay, erano stati pubblicati in prima pagina dalla rivista ugandese Rolling Stone lo scorso ottobre, sotto il titolo 'Impiccateli'.

Stando alla ricostruzione del legale della vittima, John Francis Onyango, il suo assistito, David Kato, è stato ucciso nella sua abitazione, situata a circa 15 chilometri a est di Kampala. Un uomo è entrato nel suo domicilio di Kato, lo ha pestato di botte e poi è fuggito.

Non si conoscono ancora i motivi di questa aggressione. L'organizzazione di difesa dei diritti dell'uomo Human Rights Watch (HRW) ha aggiunto che l'attivista è deceduto durante il suo trasferimento all'ospedale. David Kato era un attivista dell'associazione 'Sexual Minorities Uganda?, noto per le sue prese di posizione in pubblico.

La stessa associazione si era scagliata contro la rivista Rolling Stone, per aver pubblicato i nomi e le foto degli omosessuali pochi giorni dopo la presentazione in Parlamento di una legge contro l'omosessualità, che prevede la pena di morte e l'ergastolo.

L'iter legislativo è stato bloccato dalle proteste mosse a livello internazionale, ma la norma non risulta essere stata stracciata. Dopo la pubblicazione dei nomi e degli indirizzi, almeno quattro persone sono state aggredite e molte altre sono state costrette a nascondersi.

"Associazione Radicale Certi Diritti e l'Ong radicale Non c'è Pace Senza Giustizia" piangono la morte di David Kato. Kato era stato ospite, lo scorso novembre, ai lavori del IV Congresso dell`Associazione Radicale Certi Diritti, dove aveva raccontato delle persecuzioni e dei linciaggi di cui sono vittime le persone lesbiche e gay in Uganda, promosse da organizzazioni del fondamentalismo religioso.

Nell'ottobre scorso, quando la rivista ugandese Rolling Stones aveva pubblicato in prima pagina le foto di 100 attivisti omosessuali ugandesi, tra cui anche quella di Kato, il Parlamento Europeo, grazie alla campagna internazionale di Non c'è Pace Senza Giustizia, aveva approvato una risoluzione di condanna nei confronti dell'Uganda.
27 gennaio 2011

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