00 13/10/2008 23:17
Re:
Gurvaldt, 13/10/2008 13.41:

Capisco e condivido la rabbia e lo sdegno.
Ma.
C'è da stare attenti con certa gente, che proprio di queste reazioni fanno uno strumento. Che non sono personaggi improvvisati, ma abili professionisti della comunicazione.

La risposta della tipa, per quanto offensiva dal nostro punto di vista possa essere, è assolutamente corretta e soggettivamente motivabile: parte dal presupposto non contestabile che per un cattolico l'omosessualità sia un comportamento da correggere, per precetto religioso e quindi opinione garantita dalla costituzione italiana, esprime poi un opinione in merito ad una "tendenza" magari fondata su dati statistici (e come ben sapete la statistica è ammaestrabile come pare a chi la usa) che è ben diverso da dire "tutti i froci sono drogati".
Pertanto, se ci si sfava e, per estremo, si andasse di fronte ad un giudice o anche solo all'opinione pubblica, lei ne uscirebbe bella linda, ritorcendo che siamo noi a voler aggredire per partito preso e voler ritorcere le parole fuori dal loro proprio contesto.

Attenzione.




Se è vero che uno è libero di dire tutto ciò che vuole, è altrettanto vero che non può farlo utilizzando l'arma infallibile della scienza, quando esprime opionioni che, in quanto tali, sono soggettive. A questo punto chiunque potrebbe andare in quella trasmissione a dire la sua, non solo la (dott.ssa) Artzori. Non è scientificamente ammissibile affermare che negli Stati Uniti c'è l'Aids perchè i gay vivono liberi e felici. La cosa diventa ancora più paradossale se si tace sul fatto che nei Paesi del terzo mondo il contagio è a livelli stratosferici.