00 21/10/2007 16:48
Re:
liberamente83, 02/10/2007 22.30:

ary il problema secondo me non è necessariamente l'omosessualità...
il problema è che tu non ti senti apprezzata e coccolata da lui. Con la psicoterapeuta cerca di capire in che misura ciò sia vero e in che misura sei solo tu a percepirla così.



E' inequivocabile che sia realmente così e che non sia solo la mia percezione dei fatti;non ricevo da molto tempo alcun tipo di attenzione ne nessuna esternazione d'affetto.



Se riesci a capirlo, poi, potrai pensare una strategia. Non buttarti giù, anche se si capisce che soffri molto. E se anche delle volte ti viene da pensare che tuo marito è uno stronzo, affronta il pensiero con te stessa e magari con lui, senza cercare di giustificarti/lo attribuendogli un orientamento omosessuale.



Non è mio interesse giusticare o giustificarlo vorrei solo arrivare a sviscerare la natura di questo problema;o meglio vorrei che lui arrivasse a farlo,io la mia spiegazione già ce l'ho e non solo la teoria dell'omosessualità ma risiede in grosse problematiche che lui si porta dentro e che noi abbiamo avuto come coppia in passato.



Purtroppo lo spazio di un forum è molto limitato, dal mezzo tastiera e dal tempo che uno può dedicargli... dio sa quanto avrei voglia di conoscerti dal vivo per farmi raccontare questa cosa e se possibile supportarti! Però penso che tu due importanti passi li hai fatti: 1) ne hai parlato con una psicoterapeuta e 2) ne hai parlato con una amica. Queste due persone, se, come credo, le stimi al punto di confidargli i particolari intimi della tua vita, saranno per te un punto d'appoggio fondamentale per quando sei giù, per non farti sentire sola. La risposta ai tuoi problemi la darai solo con il tempo. La cosa importante che hai fatto bene a fare presto, però, è porre le domande: a te, alla psicoterapeuta, alla tua amica, a noi, e a chiunque altro sentirai che valga la pena di coinvolgere.



Io ne parlo liberamente con chiunque,non ho remore nel farlo.Tutte le persone che considero amiche,anche di recente conoscenza,sanno della situazione che vivo.Penso sempre che il pare di ognuno di queste persone possa essere per me spunto di nuove riflessioni che mi hanno col tempo portato ad avere una visione totalitaria del problema ed anche delle possibili soluzioni.



Al diavolo se tuo marito si arrabbia!



Non me ne preoccupo più da molto tempo ormai;sono molto diversa da lui e non amo nascondermi dietro falsi moralismi.



se non ti ascolta lui e se lui non parla con te, tu hai comunque bisogno di qualcuno che ti ascolti.



Appunto.



Cerca di essere delicata, ma fa' la strada che devi, senza farti deviare da lui. La tua felicità non è secondaria a quella di nessuno.


Appunto.

Ti ringrazio molto dell'interessamento,un abbraccio affettuoso