GayForum - Liberi di esserci

incubo tremendo (colpa di squiz)

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    00 15/05/2007 16:18
    non so se dipenda dal post sulla vecchiaia gay ma stanotte ho avuto un incubo incrediblmente realistico.
    è lungo e angosciante, quindi vi consiglio di non leggere quanto segue...




    nel sogno ero in una bella villa, assistevo insieme agli altri protagonisti alla proiezione di un film in cui avevo recitato.
    ricordo che il film era bellissimo e io avevo ottenuto ottime critiche, provavo una sensazione di orgoglio e di soddisfazione per questo successo, ma piu' che altro perchè trovavo il film davvero un capolavoro.
    poi un giornalista mi intervistava, nel sogno questo film era la mia prima vera "opera d'autore" e io raccontavo di quanto fortunato fossi stato a ottenere la parte. (che avevo avuto grazie all'amicizia con il regista)il giornalista mi chiedeva perchè avessero scelto proprio me e io iniziavo un discorso.
    dicevo che non ero mai stato un'autentica bellezza, ma che per via del carattere e dei modi ero sempre apparso molto piu' bello di quanto non fossi (cosa che in effetti è vera, specie quando ero piu' piccolo) e che questa "vantaggio" mi aveva permesso di essere sempre ben voluto e aiutato dalle persone e mi aveva concesso grandi occasioni. non ero mai sceso a compromessi, ma il piacere a molte persone mi aveva aiutato a avere facilmente cose che magari ad altri costavano piu' fatica.la sensazione che provavo nel parlare di questo nel sogno era assolutamente reale, in effetti nella mia vita le cose sono andate cosi', specie quando ero piu' giovane. mi ricordo bene la sensazione che ho avuto, quando ho iniziato a frequentare il mondo gay, di quanto fosse facile avere tante cose, di come le persone ti offrissero su un piatto d'argento favori,senza peraltro chiedere nulla di concreto in cambio (magari sperando di creare le condizioni per...) lavori, piaceri, corsie preferenziali...insomma a 20 anni mi sono accorto che c'era tanta gente che mi prendeva subito "a benvolere" e si dava da fare per me e questa consapevolezza era chiaramente percepita nel sogno.
    poi pero' a un'ulteriore domanda dell'intervistatore qualcosa non quadrava...parlando raccontavo un episodio (reale) di un mio amico attore che, poco tempo fa, mi diceva che secondo lui avrei dovuto tentare la strada del cinema e spiegavo perchè non lo avessi fatto...ma a quel punto iniziavo a essere confuso perchè nel sogno mi "ricordavo" che in realta' non avevo mai fatto film...c'è qualcosa che non va, dicevo allora al giornalista...aspetti che chiedo a mia madre perchè nn ricordo bene la data in cui questo film è uscito (e cercavo di capire se e quando avessi realmente fatto cinema)...ma mentre chiamavo mia madre si formava in me una consapevolezza tramenda...non avevo mai fatto film, mia madre era morta da anni, tutte le persone che mi avevano sempre voluto aiutare erano sparite da moltissimo tempo, ormai ero vecchio e completamente solo, ed ero in un istituto dove nessuno mi veniva mai a trovare.
    non immaginate quanto tutto sembrasse reale, la sensazione di abbandono, i ricordi di un passato in cui tutto sembrava facile...insomma una cosa da panico. mi sono svegliato agitatissimo e non ho piu' ripreso sonno.





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    00 15/05/2007 16:27
    Re:

    Scritto da: pollicinonelbosco 15/05/2007 16.18
    non so se dipenda dal post sulla vecchiaia gay ma stanotte ho avuto un incubo incrediblmente realistico.
    è lungo e angosciante, quindi vi consiglio di non leggere quanto segue...




    nel sogno ero in una bella villa, assistevo insieme agli altri protagonisti alla proiezione di un film in cui avevo recitato.
    ricordo che il film era bellissimo e io avevo ottenuto ottime critiche, provavo una sensazione di orgoglio e di soddisfazione per questo successo, ma piu' che altro perchè trovavo il film davvero un capolavoro.
    poi un giornalista mi intervistava, nel sogno questo film era la mia prima vera "opera d'autore" e io raccontavo di quanto fortunato fossi stato a ottenere la parte. (che avevo avuto grazie all'amicizia con il regista)il giornalista mi chiedeva perchè avessero scelto proprio me e io iniziavo un discorso.
    dicevo che non ero mai stato un'autentica bellezza, ma che per via del carattere e dei modi ero sempre apparso molto piu' bello di quanto non fossi (cosa che in effetti è vera, specie quando ero piu' piccolo) e che questa "vantaggio" mi aveva permesso di essere sempre ben voluto e aiutato dalle persone e mi aveva concesso grandi occasioni. non ero mai sceso a compromessi, ma il piacere a molte persone mi aveva aiutato a avere facilmente cose che magari ad altri costavano piu' fatica.la sensazione che provavo nel parlare di questo nel sogno era assolutamente reale, in effetti nella mia vita le cose sono andate cosi', specie quando ero piu' giovane. mi ricordo bene la sensazione che ho avuto, quando ho iniziato a frequentare il mondo gay, di quanto fosse facile avere tante cose, di come le persone ti offrissero su un piatto d'argento favori,senza peraltro chiedere nulla di concreto in cambio (magari sperando di creare le condizioni per...) lavori, piaceri, corsie preferenziali...insomma a 20 anni mi sono accorto che c'era tanta gente che mi prendeva subito "a benvolere" e si dava da fare per me e questa consapevolezza era chiaramente percepita nel sogno.
    poi pero' a un'ulteriore domanda dell'intervistatore qualcosa non quadrava...parlando raccontavo un episodio (reale) di un mio amico attore che, poco tempo fa, mi diceva che secondo lui avrei dovuto tentare la strada del cinema e spiegavo perchè non lo avessi fatto...ma a quel punto iniziavo a essere confuso perchè nel sogno mi "ricordavo" che in realta' non avevo mai fatto film...c'è qualcosa che non va, dicevo allora al giornalista...aspetti che chiedo a mia madre perchè nn ricordo bene la data in cui questo film è uscito (e cercavo di capire se e quando avessi realmente fatto cinema)...ma mentre chiamavo mia madre si formava in me una consapevolezza tramenda...non avevo mai fatto film, mia madre era morta da anni, tutte le persone che mi avevano sempre voluto aiutare erano sparite da moltissimo tempo, ormai ero vecchio e completamente solo, ed ero in un istituto dove nessuno mi veniva mai a trovare.
    non immaginate quanto tutto sembrasse reale, la sensazione di abbandono, i ricordi di un passato in cui tutto sembrava facile...insomma una cosa da panico. mi sono svegliato agitatissimo e non ho piu' ripreso sonno.




    oddio è teribile...io nn l'ho mai sognato..ma lo penso sempre..quasi ogni giorno..è la mia ossessione pensare al futuro e nn vivere il presente..oddio io sto in depressione....la vita nostra è troppo difficile...
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    00 15/05/2007 16:33
    ma non immagini quanto fosse reale la sensazione...ti giuro che sembrava tutto vero, come prima la sensazione positiva di avere il mondo ai propri piedi era reale al 100%





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    00 15/05/2007 16:36
    Re:

    Scritto da: pollicinonelbosco 15/05/2007 16.33
    ma non immagini quanto fosse reale la sensazione...ti giuro che sembrava tutto vero, come prima la sensazione positiva di avere il mondo ai propri piedi era reale al 100%



    la mente fa brutti scherzi a volte...diamine..e se fosse vero??se fosse un sogno premonitore??? [SM=x432729]
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    00 15/05/2007 19:33
    Re: Re:

    Scritto da: SolitaryMan 15/05/2007 16.36


    la mente fa brutti scherzi a volte...diamine..e se fosse vero??se fosse un sogno premonitore??? [SM=x432729]



    [SM=x432845]





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    00 15/05/2007 19:37
    Re: Re: Re:

    Scritto da: pollicinonelbosco 15/05/2007 19.33


    [SM=x432845]



    già.... [SM=x432845]
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    00 15/05/2007 20:09
    Re:

    Scritto da: pollicinonelbosco 15/05/2007 16.18
    non so se dipenda dal post sulla vecchiaia gay ma stanotte ho avuto un incubo incrediblmente realistico.
    è lungo e angosciante, quindi vi consiglio di non leggere quanto segue...




    nel sogno ero in una bella villa, assistevo insieme agli altri protagonisti alla proiezione di un film in cui avevo recitato.
    ricordo che il film era bellissimo e io avevo ottenuto ottime critiche, provavo una sensazione di orgoglio e di soddisfazione per questo successo, ma piu' che altro perchè trovavo il film davvero un capolavoro.
    poi un giornalista mi intervistava, nel sogno questo film era la mia prima vera "opera d'autore" e io raccontavo di quanto fortunato fossi stato a ottenere la parte. (che avevo avuto grazie all'amicizia con il regista)il giornalista mi chiedeva perchè avessero scelto proprio me e io iniziavo un discorso.
    dicevo che non ero mai stato un'autentica bellezza, ma che per via del carattere e dei modi ero sempre apparso molto piu' bello di quanto non fossi (cosa che in effetti è vera, specie quando ero piu' piccolo) e che questa "vantaggio" mi aveva permesso di essere sempre ben voluto e aiutato dalle persone e mi aveva concesso grandi occasioni. non ero mai sceso a compromessi, ma il piacere a molte persone mi aveva aiutato a avere facilmente cose che magari ad altri costavano piu' fatica.la sensazione che provavo nel parlare di questo nel sogno era assolutamente reale, in effetti nella mia vita le cose sono andate cosi', specie quando ero piu' giovane. mi ricordo bene la sensazione che ho avuto, quando ho iniziato a frequentare il mondo gay, di quanto fosse facile avere tante cose, di come le persone ti offrissero su un piatto d'argento favori,senza peraltro chiedere nulla di concreto in cambio (magari sperando di creare le condizioni per...) lavori, piaceri, corsie preferenziali...insomma a 20 anni mi sono accorto che c'era tanta gente che mi prendeva subito "a benvolere" e si dava da fare per me e questa consapevolezza era chiaramente percepita nel sogno.
    poi pero' a un'ulteriore domanda dell'intervistatore qualcosa non quadrava...parlando raccontavo un episodio (reale) di un mio amico attore che, poco tempo fa, mi diceva che secondo lui avrei dovuto tentare la strada del cinema e spiegavo perchè non lo avessi fatto...ma a quel punto iniziavo a essere confuso perchè nel sogno mi "ricordavo" che in realta' non avevo mai fatto film...c'è qualcosa che non va, dicevo allora al giornalista...aspetti che chiedo a mia madre perchè nn ricordo bene la data in cui questo film è uscito (e cercavo di capire se e quando avessi realmente fatto cinema)...ma mentre chiamavo mia madre si formava in me una consapevolezza tramenda...non avevo mai fatto film, mia madre era morta da anni, tutte le persone che mi avevano sempre voluto aiutare erano sparite da moltissimo tempo, ormai ero vecchio e completamente solo, ed ero in un istituto dove nessuno mi veniva mai a trovare.
    non immaginate quanto tutto sembrasse reale, la sensazione di abbandono, i ricordi di un passato in cui tutto sembrava facile...insomma una cosa da panico. mi sono svegliato agitatissimo e non ho piu' ripreso sonno.


    hai un complesso edipico irrisolto! scherzo.
    davvero un incubo, senza mostri, ma pieno di paure e tormenti
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    00 15/05/2007 20:44
    i mostri fanno meno paura [SM=x432807]
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    00 15/05/2007 20:51
    Re:

    Scritto da: SolitaryMan 15/05/2007 20.44
    i mostri fanno meno paura [SM=x432807]


    esatto, perchè comunque i mostri si sa che non esistono, mentre certe paure fanno parte di noi stessi, nel profondo
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    00 16/05/2007 00:03
    trovatemi un gay che non ha paura di morire solo come un cane.....
    a mio avviso non esiste!!!! io ho gia l ansia ora!!!! [SM=x432729]



    Perchè La Sanremo è La Sanremo!
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    00 16/05/2007 00:23
    Re: trovatemi un gay che non ha paura di morire solo come un cane.....

    Scritto da: funtus 16/05/2007 0.03
    a mio avviso non esiste!!!! io ho gia l ansia ora!!!! [SM=x432729]


    [SM=x432824]
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    00 20/05/2007 13:38
    io morirò molto presto
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    00 20/05/2007 14:18
    Re: trovatemi un gay che non ha paura di morire solo come un cane.....

    Scritto da: funtus 16/05/2007 0.03
    a mio avviso non esiste!!!! io ho gia l ansia ora!!!! [SM=x432729]



    io.
    la paura di essere soli non è appannaggio dei gay. Io mi sento spesso solo, ma poi so di avere una famiglia, degli amici e un fidanzato. Insomma, il senso di abbandono nei momenti di solitudine può anche assalirmi, ma poi penso al fatto che è un po' difficile che queste cose scompaiano di colpo. La paura di rimanere soli ce l'abbiamo tutti, ma non baserei questa realtà sul nostro orientamento sessuale, quanto piuttosto sulla natura umana.
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    00 22/05/2007 14:51
    Re: Re: trovatemi un gay che non ha paura di morire solo come un cane.....

    Scritto da: liberamente83 20/05/2007 14.18


    io.
    la paura di essere soli non è appannaggio dei gay. Io mi sento spesso solo, ma poi so di avere una famiglia, degli amici e un fidanzato. Insomma, il senso di abbandono nei momenti di solitudine può anche assalirmi, ma poi penso al fatto che è un po' difficile che queste cose scompaiano di colpo. La paura di rimanere soli ce l'abbiamo tutti, ma non baserei questa realtà sul nostro orientamento sessuale, quanto piuttosto sulla natura umana.


    non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma qui si parla di situazioni a lunghissimo termine.
    diciamo che quando avrai 60 70 anni probabilmente i tuoi non ci saranno più [SM=x432845]; sugli amici, non puoi dire che resteranno sempre lì a farti compagnia [SM=x432813]; per quanto riguarda il fidanzato... pensi davvero di stare con lui fino alla morte? [SM=x432851]
    [SM=x432735]
    insomma adesso puoi anche dire di non aver paura di restare solo (e ci mancherebbe affermare il contrario quando si è giovani), ma è il poi che destabilizza.
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    00 22/05/2007 16:10
    Re: Re: trovatemi un gay che non ha paura di morire solo come un cane.....

    Scritto da: liberamente83 20/05/2007 14.18


    io.
    la paura di essere soli non è appannaggio dei gay. Io mi sento spesso solo, ma poi so di avere una famiglia, degli amici e un fidanzato. Insomma, il senso di abbandono nei momenti di solitudine può anche assalirmi, ma poi penso al fatto che è un po' difficile che queste cose scompaiano di colpo. La paura di rimanere soli ce l'abbiamo tutti, ma non baserei questa realtà sul nostro orientamento sessuale, quanto piuttosto sulla natura umana.




    sei un ragazzino, hai 24 anni è normale che alla tua eta' ci sia mamma, papa' e gli amici in cima a tutto, ma se guardo mio padre che ha 68 anni e immagino di togliergli mia madre e i figli, o i nipotini cosa resta? non voglio nemmeno io fare l'avvocato del diavolo ma è proprio una questione di orientamento sessuale, quando si è giovani e carini non si hanno problemi, ma da vecchi senza figli, senza nipoti, con le relazioni gay che durano quanto un gatto sulla cassia la solutidine è una cosa quasi inevitabile.