non so se dipenda dal post sulla vecchiaia gay ma stanotte ho avuto un incubo incrediblmente realistico.
è lungo e angosciante, quindi vi consiglio di non leggere quanto segue...
nel sogno ero in una bella villa, assistevo insieme agli altri protagonisti alla proiezione di un film in cui avevo recitato.
ricordo che il film era bellissimo e io avevo ottenuto ottime critiche, provavo una sensazione di orgoglio e di soddisfazione per questo successo, ma piu' che altro perchè trovavo il film davvero un capolavoro.
poi un giornalista mi intervistava, nel sogno questo film era la mia prima vera "opera d'autore" e io raccontavo di quanto fortunato fossi stato a ottenere la parte. (che avevo avuto grazie all'amicizia con il regista)il giornalista mi chiedeva perchè avessero scelto proprio me e io iniziavo un discorso.
dicevo che non ero mai stato un'autentica bellezza, ma che per via del carattere e dei modi ero sempre apparso molto piu' bello di quanto non fossi (cosa che in effetti è vera, specie quando ero piu' piccolo) e che questa "vantaggio" mi aveva permesso di essere sempre ben voluto e aiutato dalle persone e mi aveva concesso grandi occasioni. non ero mai sceso a compromessi, ma il piacere a molte persone mi aveva aiutato a avere facilmente cose che magari ad altri costavano piu' fatica.la sensazione che provavo nel parlare di questo nel sogno era assolutamente reale, in effetti nella mia vita le cose sono andate cosi', specie quando ero piu' giovane. mi ricordo bene la sensazione che ho avuto, quando ho iniziato a frequentare il mondo gay, di quanto fosse facile avere tante cose, di come le persone ti offrissero su un piatto d'argento favori,senza peraltro chiedere nulla di concreto in cambio (magari sperando di creare le condizioni per...) lavori, piaceri, corsie preferenziali...insomma a 20 anni mi sono accorto che c'era tanta gente che mi prendeva subito "a benvolere" e si dava da fare per me e questa consapevolezza era chiaramente percepita nel sogno.
poi pero' a un'ulteriore domanda dell'intervistatore qualcosa non quadrava...parlando raccontavo un episodio (reale) di un mio amico attore che, poco tempo fa, mi diceva che secondo lui avrei dovuto tentare la strada del cinema e spiegavo perchè non lo avessi fatto...ma a quel punto iniziavo a essere confuso perchè nel sogno mi "ricordavo" che in realta' non avevo mai fatto film...c'è qualcosa che non va, dicevo allora al giornalista...aspetti che chiedo a mia madre perchè nn ricordo bene la data in cui questo film è uscito (e cercavo di capire se e quando avessi realmente fatto cinema)...ma mentre chiamavo mia madre si formava in me una consapevolezza tramenda...non avevo mai fatto film, mia madre era morta da anni, tutte le persone che mi avevano sempre voluto aiutare erano sparite da moltissimo tempo, ormai ero vecchio e completamente solo, ed ero in un istituto dove nessuno mi veniva mai a trovare.
non immaginate quanto tutto sembrasse reale, la sensazione di abbandono, i ricordi di un passato in cui tutto sembrava facile...insomma una cosa da panico. mi sono svegliato agitatissimo e non ho piu' ripreso sonno.