Aveva invocato la «garrota» contro gli omosessuali
Accuse ai gay, Prosperini si pente
L'assessore allo Sport lombardo di An, criticato anche da Fini,legge uan dichiarazione in Consiglio: «Non volevo offendere nessuno»
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Piergianni Prosperini, consigliere lombardio di An (Ansa)
Piergianni Prosperini, consigliere lombardio di An (Ansa)
ROMA - «Sento il dovere di rivolgermi a tutta la comunità omosessuale nei confronti della quale affermo di non aver mai provato alcuna forma di ostilità o avversione». Con queste parole, pronunciate al Consiglio regionale lombardo, l'assessore allo Sport e ai giovani, Piergianni Prosperini, si è scusato con quanti «al di là della mia volontà si sono sentiti offesi dal tono e dal contenuto delle mie parole». Il riferimento è a una sua intervista, criticata anche da Gianfranco Fini, in cui Prosperini parlava di usare la «garrota» contro i gay che offendono il Papa.
IL CASO - L'intervento però non spegne le polemiche con l'opposizione che torna a chiedere le dimissioni di Prosperini. Eventualità che non viene contemplata dal governatore Lombardo Formigoni che ha già perdonato il suo assessore. «La posizione dell'opposizione mi sembra strumentale, tanto più che l'assessore Prosperini ha letto delle parole molto chiare e inequivocabili che chiariscono in maniera definitiva la sua posizione. Ha fatto un gesto di grande dignità politica» spiega il presidente della Lombardia. Caso chiuso, dunque. Almeno a livello del Pirellone.
SCUSE - «La libertà di costume e di espressione dei sentimenti personali - ha spiegato Prosperini parlando al Consiglio - certamente al centro dei valori di questa aula, rappresenta anche per me un riferimento ideale e culturale dal quale non posso e non voglio prescindere».
L'assessore ha sottolineato che non era nelle sue intenzioni offendere nessuno e le sue parole «erano tanto esagerate quanto, proprio per questo, non suscettibili di essere letteralmente interpretate».
L'INTERVENTO - «Piuttosto, ho sentito irrefrenabile, nella mia personale qualità di cattolico devoto e praticante, esprimere il mio disappunto - prosegue Prosperini - nei confronti di chi ha inteso, nei giorni scorsi, sbeffeggiare ed oltraggiare in una pubblica manifestazione la figura del Santo Padre. Signor Presidente, colleghi consiglieri, da tempo conoscete la mia foga verbale che mi porta, assai spesso, ad esprimermi per paradossi ed iperboli, anche se, allo stesso modo, conoscete l'assoluta mitezza dei miei comportamenti personali»
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Colui al quale i pregiudizi correnti non suonano paradossali, non ha ancora sufficientemente riflettuto.
(Friedrich Nietzsche)
Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici.
(Martin Luther King)
Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante.
(Indro Montanelli)