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27 gennaio: la giornata della memoria

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    GayAbruzzo
    Post: 28.691
    Città: SULMONA
    Età: 48
    Sesso: Maschile
    ADMIN
    00 27/01/2007 08:50
    Oggi, 27 gennaio, è la giornata della memoria della Shoah



    Gli ebrei non furono le uniche vittime del genocidio.

    * 5,6–6,1 milioni di ebrei
    * 3,5–6 milioni di civili Slavi
    * 2,5–4 milioni di prigionieri di guerra
    * 1–1,5 milioni di dissidenti politici
    * 200.000–800.000 tra Rom e Sinti
    * 200.000–300.000 portatori di handicap
    * 10.000–250.000 omosessuali
    * 2.000 Testimoni di Geova


    Totale: fra i 13 e i 19 milioni di persone uccise e cremate nell'arco di quattro anni, per una media di 11.000 persone uccise e cremate ogni giorno.


    Se questo è un uomo
    Voi che vivete sicuri
    Nelle vostre tiepide case,
    voi che trovate tornando a sera
    Il cibo caldo e visi amici:
    Considerate se questo è un uomo
    Che lavora nel fango
    Che non conosce pace
    Che lotta per un pezzo di pane
    Che muore per un sì o per un no.
    Considerate se questa è una donna,
    Senza capelli e senza nome
    Senza più forza di ricordare
    Vuoti gli occhi e freddo il grembo
    Come una rana d’inverno.
    Meditate che questo è stato:
    Vi comando queste parole.
    Scolpitele nel vostro cuore
    Stando in casa andando per via,
    Coricandovi alzandovi;
    Ripetetele ai vostri figli.
    O vi si sfaccia la casa,
    La malattia vi impedisca,
    I vostri nati torcano il viso da voi.
  • zon@ venerdi
    00 30/01/2007 07:36
    Triangoli rosa per la Giornata della memoria
    Triangoli rosa per la Giornata della memoria Nel giorno in cui ricordiamo le vittime degli orrori nazisti, in primis il popolo ebraico, non possiamo dimenticarci dei tanti Olocausti meno clamorosi nei numeri ma altrettanto crudeli e spietati. Rom, testimoni di Geova, disabili fisici e mentali, omosessuali.

    Proprio al ricordo delle persone omosessuali - trasferite nei campi di sterminio tedeschi e inviate al confino in Italia - sono dedicate numerose iniziative promosse da Arcigay e un incontro organizzato dal Mario Mieli a Roma con la proiezione del documentario Paragraph 175, oltre alla mostra che ha già segnalato Egizia.

    Il simbolo, per noi persone omosessuali, di questa persecuzione non può che essere Pierre Seel, l'uomo che dopo essere sopravvissuto al campo di concentramento ha vissuto gran parte della sua vita da eterosessuale, si è sposato, ma poi ha avuto il coraggio di denunciare il suo calvario. E negli ultimi anni aveva ottenuto il diritto di presenziare alle cerimonie del 27 gennaio.
    Seel è morto a novembre del 2005 a Tolosa, in Francia.