(Alfredo Cazzola, foto tecnospacenet.it)
Il Bologna insiste per avere giustizia. Alfredo Cazzola tuona: 'L'indagine complessiva riguarda almeno 7-8 societa''. Il presidente del sodalizio felsineo commenta la notizia di nuovi sviluppi nell'inchiesta napoletana sugli scandali di calciopoli e sul campionato del 2004/2005. 'Noi abbiamo gia' ovviamente presentato ricorso alla Corte federale sul primo filone basandoci sul presupposto che il Bologna e' la prima penalizzata da tutti gli illeciti di quel campionato - ha spiegato ai microfoni di Sport Italia - Sappiamo che l'indagine non riguarda solo le quattro societa' finora coinvolte, ma almeno sette o otto in totale'. E' stato giusto, allora, partire con un processo lampo cosi' rapido, o sarebbe stato necessario aspettare la conclusione delle indagini? Cazzola si schiera con le istituzioni: 'Credo che sia stato importante partire ora, che la divisione in due parti sia stata dovuta per dare una risposta in tempo alle Coppe europee, ma il lavoro della procura di Napoli e' molto piu' ampio'.
In Emilia si parla apertamente di ripescaggio doveroso, anche a costo di vedere la stagione partire in forte ritardo. Cazzola spiega: 'Noi riteniamo assolutamente un atto di giustizia che il Bologna torni in Serie A, poiche' da li' e' stato strappato ingiustamente con illeciti sportivi gravissimi e amministrativi altrettanto gravi. I tempi per una decisione complessiva si protrarranno almeno fino a meta' agosto. Quindi, forse, uno slittamento del campionato di almeno 15 giorni e' ipotizzabile'.