(Claudio Lotito)
Claudio Lotito, presidente della Lazio, commenta il passaggio di Massimo Oddo al Milan. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il ‘numero uno’ biancoceleste ha sottolineato: ”Noi abbiamo conseguito l’obiettivo che ci eravamo prefissi, mentre Oddo si era prefisso l’obiettivo di andare via da Roma. La Lazio ha dovuto fare delle scelte e il nostro staff ha ritenuto che con questo stato d’animo Oddo non potesse disputare delle partite. Cosi' lo abbiamo venduto, naturalmente a un prezzo che abbiamo ritenuto idoneo. Abbiamo trovato un equilibrio fra il giocatore che aveva gia' giocato nelle giovanili del Milan, il Milan che voleva il giocatore e noi”.
Poi una rivelazione: ”Oddo interessava a piu' squadre, ma visti i rapporti che c’erano con Galliani abbiamo trovato l’accordo. Oddo con la maglia del Milan non mi ha fatto nessun effetto. Io ho una filosofia: tutti utili, nessuno indispensabile”.
Lotito invoca il rispetto dei contratti: ”Il rispetto dei contratti e' importante, perche' il contratto e' l’incontro delle volonta' delle due parti, che lo fanno in piena liberta' e senza coercizione. Il contratto di Oddo scadeva nel 2008. Qualora una delle due parti lo voglia rescindere in anticipo, io propongo che debba pagare una penale. Altrimenti i contratti e' inutile che vengano sottoscritti”.
Sull’arrivo di Ronaldo al Milan: ”Io come Lazio, anche se avessi la disponibilita', non prenderei mai Ronaldo”.
Sul tecnico Delio Rossi: ”Mi trovo benissimo con lui perche' e' una persona che ha una grande personalita' e moralita', funzionale nel progetto Lazio perche' e' in grado di valorizzare i giocatori giovani. Lui ha modellato i giocatori che gli abbiamo messo a disposizione, chiedendone solo un paio. Io ho deciso di prenderlo, contro tutti”.
Quindi, sulla situazione economica della societa': ”Quando sono entrato io c’era un debito alla Lazio di circa 350 milioni. Oggi la Lazio esce con un utile di 30 milioni. La Lazio era una societa' nella quale quando sono subentrato non c’era uno staff e un patrimonio di giocatori, che invece oggi abbiamo e diamo in prestito ad altre squadre”.
Infine sulla contestazione dei tifosi: ”I cori e gli striscioni di contestazione? Io la critica costruttiva l’accetto ed e' un motivo per migliorarsi, la critica strumentale, che ha altre finalita', io la combatto. Io ho sempre parlato di minoranza rumorosa e maggioranza silenziosa. C’e' una regola: ‘nemo propheta in patria’”.