Dopo l'esternazione di Bossi che diceva di venire in Svizzera se avesse vinto il no al referendum italiano sulla riforma costituzionale , si registra oggi un'altra dichiarazione di fuga verso il nostro paese. È quella di Francesco Speroni.
Bossi, salvo poi ammettere che aveva scherzato, ha dichiarato che se avesse vinto il no sarebbe venuto in Ticino: "Almeno lì c'e' il federalismo" aveva detto ai cronisti entrando nel seggio elettorale di via Fabriano a Milano.
Oggi, in un'intervista pubblicata dal Corriere della Sera, Francesco Speroni ricalca la battuta di Bossi, e dice di voler venire in Svizzera, ma che non ci riesce "È già due volte che cerco di convincere la mia famiglia. Ma loro niente". Dichiara che verrebbe in Ticino "anche se poi lì sarei uno straniero e non godrei dei benefici del federalismo. Ci vogliono 12 anni per diventare cittadini". E alla domanda del giornalista che ricorda all'esponente leghista che in Svizzera è stato accettato il matrimonio gay (in realtà ciò che è stato semplicemente accettato è la legge sull'unione domestica registrata, ndr.), Speroni risponde: "Ma chissenefrega, tanto arriverà anche qui (in italia). E comunque meglio un Paese federalista con i matrimoni gay che questa Italia centralista. Anche Cattaneo andò a Lugano. E pure Mazzini, quando si incazzò, si rifugiò in Svizzera".