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Alex Britti

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  • zon@ venerdi
    00 25/10/2005 12:27
    Alex Britti da oggi ad Ascoli
    ASCOLI PICENO - Iniziano le prove per il suo debutto al teatro Ventidio Basso. L’anteprima nazionale venerdì prossimo 28 ottobre.


    L’Anteros Produzioni cala un tris d’assi. Dopo le anteprime nazionali di Cesare Cremonini e Max Pezzali sta per arrivare il giorno del gran debutto di Alex Britti.

    Il cantante arriverà proprio quest’oggi in città (lunedì 24 ottobre) per le prove del suo concerto che si terrà venerdì prossimo 28 ottobre nella suggestiva cornice del teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.

    Tutto lo staff tecnico è già in città da sabato scorso per testare le attrezzature tecniche del live-show. Un autunno scintillante di concerti nell’Ascolano realizzati sempre grazie alle sinergie intercorse tra l’Anteros Produzioni di Nazzareno Nazziconi che organizza l’evento con il patrocinio del Comune di Ascoli Piceno attraverso l’assessorato alla cultura di Andrea Maria Antonini con la collaborazione di Scuola Domani, Centro Studi 2000 e di Radio Azzurra, realtà particolarmente sensibili agli eventi legati al mondo dei giovani.

    Molto atteso il concerto che sta già scatenando le prime curiosità da parte dei fans e di chi apprezza il cantante reduce dai suoi ultimi successi, dal Festivalbar e dal suo ultimo album Festa con brani come Prendere o lasciare che ha preso il largo nelle classifiche della discografia italiana.

    Lo avevamo lasciato in compagnia dei suoi Settemila caffè ed è tornato con un nuovo lavoro musicale davvero apprezzato dove ha osato di più regalando 12 canzoni di notevole livello artistico. Spesso i suoi brani sono stati anche tormentoni delle ultime stagioni come per La vasca. Una voce inconfondibile quella di Britti che emerge anche nella canzoni più orecchiabili e per le note della sua inseparabile chitarra che lo accompagna in tutte le sua avventure.

    E’ capace di far sembrare facili arpeggi e combinazioni musicali veramente più complesse nel suo sound blues in cui mescola sapientemente anche la musica elettronica. Ancora in fase di preparazione la scaletta del concerto che sarà testata per offrire agli spettatori uno spettacolo di sicuro livello musicale. Il suo ultimo album Festa può annotare tra le sue collaborazioni anche quella di Maurizio Costanzo.

    Non sarà difficile notare Britti in città dove proprio da questo pomeriggio dovrà provare le sue canzoni all’interno del Teatro Ventidio Basso insieme alla sua band. Una occasione importante che conferma come il territorio sia importante vetrina e laboratorio musicale di fuoriclasse del mondo della musica. Partite le prevendite presso tutti i punti Lottomatica e presso la biglietteria del Teatro di Ascoli.

    Per informazioni si potrà contattare l’Anteros Produzioni al numero 0734.255255.

  • zon@ venerdi
    00 25/10/2005 12:31
    ALEX BRITTI INIZIA LE PROVE PER LA SUA "FESTA"

    Iniziano le prove per il debutto di Alex Britti al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno; il concerto si terrà venerdì prossimo e le prevendite sono già iniziate.

    ASCOLI PICENO – L’Anteros Produzioni cala un tris d’assi: dopo le anteprime nazionali di Cesare Cremonini e Max Pezzali, sta per arrivare il giorno del gran debutto di Alex Britti, che si esibirà venerdì 28 ottobre nella suggestiva cornice del teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.
    Il cantante è arrivato oggi in città per le prove, che dovrebbero iniziare proprio in queste ore; il suo staff tecnico, invece, è già ad Ascoli da sabato scorso, per testare le attrezzature tecniche del live-show.

    Il concerto sta già scatenando le curiosità da parte dei fans più accaniti e di chi ha conosciuto il cantante in occasione dei suoi ultimi successi, dal Festivalbar al suo ultimo album, Festa, che contiene brani come Prendere o lasciare, salito in vetta nelle classifiche della discografia italiana: lo avevamo lasciato in compagnia dei suoi Settemila caffè ed è tornato con un nuovo lavoro musicale davvero apprezzabile, dove ha osato di più, regalando 12 canzoni di notevole livello artistico. Britti, del resto, è capace di far sembrare facili arpeggi e combinazioni musicali complesse, con un sound blues in cui mescola sapientemente anche musica elettronica.

    Partite le prevendite presso tutti i punti Lottomatica e presso la biglietteria del Teatro di Ascoli.

  • zon@ venerdi
    00 25/10/2005 12:33
    PRIMA NAZIONALE DI ALEX BRITTI AD ASCOLI (25/10/2005)
    L’Anteros Produzioni cala un tris d’assi. Dopo le anteprime nazionali di Cesare Cremonini e Max Pezzali sta per arrivare il giorno del gran debutto di Alex Britti. Il cantante è arrivato per le prove del suo concerto che si terrà venerdì prossimo 28 ottobre nella suggestiva cornice del teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Tutto lo staff tecnico è già in città da sabato scorso per testare le attrezzature tecniche del live-show. Un autunno scintillante di concerti nell’Ascolano realizzati sempre grazie alle sinergie intercorse tra l’Anteros Produzioni di Nazzareno Nazziconi che organizza l’evento con il patrocinio del Comune di Ascoli Piceno attraverso l’assessorato alla cultura di Andrea Maria Antonini con la collaborazione di Scuola Domani, Centro Studi 2000 e di Radio Azzurra, realtà particolarmente sensibili agli eventi legati al mondo dei giovani. Molto atteso il concerto che sta già scatenando le prime curiosità da parte dei fans e di chi apprezza il cantante reduce dai suoi ultimi successi, dal Festivalbar e dal suo ultimo album “Festa” con brani come “Prendere o lasciare” che ha preso il largo nelle classifiche della discografia italiana. Lo avevamo lasciato in compagnia dei suoi “Settemila caffè” ed è tornato con un nuovo lavoro musicale davvero apprezzato dove ha osato di più regalando 12 canzoni di notevole livello artistico.

    Spesso i suoi brani sono stati anche tormentoni delle ultime stagioni come per “La vasca”. Una voce inconfondibile quella di Britti che emerge anche nella canzoni più orecchiabili e per le note della sua inseparabile chitarra che lo accompagna in tutte le sua vventure. E’ capace di far sembrare facili arpeggi e combinazioni musicali veramente più complesse nel suo sound blues in cui mescola sapientemente anche la musica elettronica. Ancora in fase di preparazione la scaletta del concerto che sarà testata per offrire agli spettatori uno spettacolo di sicuro livello musicale. Il suo ultimo album “Festa” può annotare tra le sue collaborazioni anche quella di Maurizio Costanzo. Non sarà difficile notare Britti in città dove proprio da questo pomeriggio dovrà provare le sue canzoni all’interno del Teatro Ventidio Basso insieme alla sua band. Una occasione importante che conferma come il territorio sia importante vetrina e laboratorio musicale di fuoriclasse del mondo della musica. Partite le prevendite presso tutti i punti Lottomatica e presso la biglietteria del Teatro di Ascoli.
  • zon@ venerdi
    00 13/11/2005 03:02
    Che “La Festa” cominci!
    Sarà sicuramente così lunedì 14 novembre al teatro Colosseo di Torino, ore 21, quando Alex Britti imbraccerà la sua chitarra e inizierà a cantare e suonare la sua “Festa”, titolo del suo ultimo album. Il concerto in teatro (organizzato da Metropolis) porterà il pubblico torinese a vivere con intensità le emozioni e le atmosfere intimiste delle canzoni di Alex Britti.Un artista dall’indiscusso valore chitarristico, un vero musicista, uno di quelli tanto per intenderci che tendono a diventare “bestie rare” o meglio a non nascere più.
    Insieme al guitar romano ci saranno sul palco Loris Malagutti (D.J.), Maurizio Dei Lazzaretti alla batteria, Fabrizio Bianco alla chitarra, Roberto Gallinelli al basso, Carlo Di Francesco alle percussioni e Luca Scarpa al piano e tastiere.
    Il nuovo album “Festa” (Universal Music) vive di tanto blues con escursioni al jazz e al pop più moderno attraverso 12 canzoni, due scritte insieme a Costanzo e una strumentale. Britti in questo album conferma il suo talento innato sia nello scrivere i testi che nel comporre le sonorità. Canzoni che all’apparenza suonano “facili” proprio perché il “nostro” rende facili anche le composizioni più complesse.
    Testi sempre molto profondi che raggiungono al primo ascolto l’anima delle persone. Spesso la trasmissione di un emozione, attraverso il testo di una canzone e della sua musica, è sempre cosa molto difficile. Diciamo che sovente la linea diretta tra un artista e il pubblico passa attraverso o la sola musica o il solo testo. Poche volte avviene in contemporanea. La creatività e la bravura di Britti sta proprio in questo: saper coniugare il suo virtuosismo chitarristico con la sua poesia.
    Ripercorrere la storia di Alex Britti vuol dire tornare indietro di molti anni quando a soli 8 anni si trovò con una chitarra in mano. Le scelte musicali a 17 anni si orientarono verso il classico blues tanto che i passaggi in Italia dei grandi bluesman americani lo vedono supporter sui palchi ad esibirsi con Billy Preston e Buddy Miles, tanto per citarne qualcuno. Poi nel 1990, dopo tante performance strumentali, inizia a scrivere canzoni in italiano. Da qui in poi è storia dei nostri giorni tra album di successo e apertura di un concerto milanese di B.B. King. Vi sembra poco per un artista tutto sommato giovane ma già grande?

  • zon@ venerdi
    00 14/11/2005 18:02
    Alex Britti “ritorna” a Studio 93
    Alex sarà ospite dell'emittente apriliana venerdì 18 novembre

    Musica e dintorni: Venerdì 18 Novembre a Studio 93 torna ALEX BRITTI. O forse sarebbe il caso di dire “ritorna”, perché il talento romano ha da anni un intenso legame con Studio 93. Nella primavera del ’98 arrivò, chitarra alla mano, negli studi dell’emittente pontina per presentare il singolo “Solo una volta (o tutta la vita)” destinato a diventare il tormentone di quell’estate. A distanza di pochi mesi uscì il suo primo album “It.pop” ed Alex tornò a Studio 93 per presentarlo in anteprima ai suoi ascoltatori.

    Nel ’99 vince con “Oggi sono io” il Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte, l’album “It.pop” vende oltre 350.000 copie e gli vale il premio della critica come miglior debutto dell’anno. Nel 2000 esce “La vasca”, il suo secondo album, che torna a presentare di persona agli amici di Studio 93, e, con canzoni come “Una su 1.000.000”, “La vasca”, “Sono contento”, consolida il suo grande successo e lo fa entrare di diritto tra i big della musica italiana. Torna a Sanremo nel 2001 proprio con “Sono Contento” e soprattutto affronta il suo “primo vero tour” di cui si ricorda una magica serata allo stadio Olimpico. Dopo un paio di anni di meritato riposo (nel frattempo Mina decide di incidere, con grande successo “Oggi sono io”) nel 2003 esce “3”, il suo terzo album, anticipato da “7000 caffè” con cui sfiora la vittoria a Sanremo piazzandosi al 2° posto della categoria big. Dopo l’uscita di “Lo zingaro felice” parte la lunga tournèe estiva e teatrale “Kitarra, Voce e Piede” e qui, il suo feeling con Studio 93 ed i suoi ascoltatori diventa ancora più intenso: le prove del tour, infatti, vengono effettuate ad Anzio con la regia dell’emittente apriliana, e proprio da Anzio parte il tour con due serate di “tutto esaurito” che aprono l’edizione di quell’anno di “Anzio Jazz”. Il tutto condito da “puntatine” quotidiane negli studi dell’emittente per una sorta di diario delle prove. La quinta “visita ufficiale” di Alex Britti a Studio 93, quella di venerdì 18 Novembre, sarà l’occasione per approfondire la conoscenza di “FESTA”, il nuovo album uscito a settembre, ma anche l’occasione per avere qualche anticipazione sul concerto che l’Artista terrà a Roma il 25 Novembre all’Auditorium Conciliazione. Come sempre, gli ascoltatori potranno parlare direttamente con Alex, durante l’intervista, chiamando al numero 06/92.81.259; potranno fargli domande indirettamente mandando Sms al numero 388/093.93.93; i più intraprendenti potranno conoscerlo e magari farsi autografare chitarra o cd recandosi negli studi della radio, in Via Giustiniano, 3 ad Aprilia. "…suonavo il blues- il jazz qualche volta m'assaliva di nascosto- però per i cantautori c'era sempre posto…..ed anche se il mio suono può sembrarvi strano- Io faccio pop italiano". Quella che avete appena letto rappresenta la dichiarazione d'intenti che Alex Britti, ha posto tra le note ed i colori di “It. Pop”, il brano che dà il titolo al suo primo album, pubblicato ad ottobre 1998, e questo vero e proprio “manifesto del Britti Pensiero”, infatti riassume le principali caratteristiche della proposta musicale di Alex. E' facile comprendere, scorrendo a ritroso il percorso della sua vicenda artistica, come il blues, il jazz, il pop e la canzone d’autore, riescano a fondersi efficacemente ogni volta che Alex si accinge a "produrre" note imbracciando la sua acustica. In effetti la chitarra è il primo amore di Britti, amore nato all'età di 8 anni che lo ha spinto a formare un proprio gruppo dieci anni dopo, suonando blues in giro per l'Europa. La tecnica di prim'ordine in suo possesso lo ha rapidamente reso appetibile ai migliori bluesman internazionali, tra cui Buddy Miles e Billy Preston, fino a spingerlo nel 1990 a seguire la bluesband olandese di Rosa King in un lungo tour europeo, con il suggello delle apparizioni alla manifestazione del 1° maggio a Roma nel 1994 e '95. E' questo il periodo in cui Alex allarga i suoi orizzonti componendo le colonne sonore per i film "Uomini senza donne" (di Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi) e "Stressati” (Tognazzi). Nel frattempo matura in lui l'idea di convogliare i suoi sforzi e la sua creatività verso la forma canzone, con l'intento di proporre le proprie idee a qualche casa discografica; la più ricettiva in questo senso è risultata essere la Universal Music che nel 1997 lo mette sotto contratto e pubblica, in successione, due singoli: "Quello che voglio" e "Solo una volta (o tutta la vita)". Proprio quest'ultimo, un gioiellino di comunicativa e fruibilità musicale, dalla fine dell'estate '98 entra in classifica dove rimarrà per numerose settimane raggiungendo le 70.000 copie e creando il vero evento musicale italiano dell'anno. L'attesa per l'album "It.pop" (scritto e prodotto da Alex stesso, registrato a Roma e mixato a Milano) viene soddisfatta il 23 ottobre, e non solo conferma l'efficacia commerciale della proposta di Alex, ma schiude a coloro che si avvicinano al suo mondo un ventaglio di suoni e idee del tutto fuori dal comune. Dall'incedere ipnotico di "Gelido", il secondo singolo, attraverso i delicati quadretti di "Se non ci sei" e "Nomi" (un indovinato connubio di elettronica e tradizione cantautorale italiana) fino alle trovate ritmiche di "Fatemi spazio" e "Da piccolo", senza tralasciare le ironiche citazioni di "Jazz", l'istintivo pop blues di "Come chiedi scusa" e gli intrecci acustici di "3 Kitarre". Non solo la critica ha eletto “It. pop” miglior debutto dell'anno (referendum di "Musica & Dischi"), ma di lui si sono accorti ben 350.000 acquirenti, consentendogli di ottenere il triplo disco di platino. Al Festival di Sanremo 1999 Alex ottiene un primo risultato prestigioso, vince nella categoria “nuove proposte” interpretando “Oggi sono io”, una splendida ballata che interpreta con grande scioltezza e coinvolgimento emotivo. Dopo qualche mese, viene un secondo riconoscimento gradito; quello del PIM (Premio Italiano della Musica), come “miglior artista esordiente” del 1998. “Oggi sono io” va al primo posto delle classifiche e spiana la strada per un pezzo ancora più forte e amato, “Mi piaci”, trascinante filastrocca che impazza per tutta l’estate 1999. Per Alex è un momento magico, scandito anche da esibizioni dal vivo; al concerto del 1° maggio a Roma, al “Pavarotti & Friends” (dove non solo canta ma si esibisce anche come chitarrista, accompagnando Joe Cocker e lo stesso Pavarotti), al “Monza Rock Festival” davanti a 30.000 persone. Ad agosto parte il tour più originale degli ultimi anni “Alex Britti - sulla spiaggia”; c’è Alex con la sua band, c’è Corrado Guzzanti, ci sono deejay amici per uno spettacolo insolito che ottiene grande fortuna. Il 1999 finisce in gloria, con la vittoria al “Festivalbar”, altre date di successo e un nuovo singolo, “Se non ci sei”. All’inizio del 2000 Alex si riposa nella sua amata Amsterdam, poi torna a Roma con le idee più chiare e si mette a lavorare sodo. Tempo pochi mesi e il disco è finito; “fatto in casa”, giusto come il primo, con idee schiette e la grande forza comunicativa che gli è propria. Il titolo scelto è “La Vasca”, e l’idea è quella di “un disco di crescita, il ventaglio che piano piano si apre”. Britti non si fossilizza all’interno della sua nicchia, come forse qualcuno si aspettava, ma va oltre. Il primo singolo tratto dall’album è “Una su 1.000.000” (scelta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per gli affari sociali, quale colonna sonora della campagna per la giornata nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza) ma sono tanti i brani che spiccano in repertorio: “Mamma e papà”, una commossa dedica ai genitori, “Dendedendendenden”, spericolato gioco sul filo delle rime, e ancora “Lucciola”, un delicato sguardo al mondo della prostituzione, l’affettuosa “Milano” e “Una donna come tante”, dove Alex si diverte a pasticciare con i rumori e lascia intendere nuove strade per i suoi giochi di pop italiano. In rapida successione i singoli “Una su 1.000.000” e “La Vasca” diventano campioni di programmazione radiofonica, entrambi conquistano il numero 1 nella classifica dell’airplay (per la prima volta un artista consegue lo straordinario risultato di “scalzarsi” dalla vetta di questa speciale classifica) e si affermano come due tra i brani più popolari della stagione. Intanto il pubblico riserva all’album una strepitosa accoglienza: prima di Natale “La Vasca” è già certificato doppio disco di platino. E’ un momento di importante conferma e soddisfazione per il lavoro svolto, ma Alex non si siede sugli allori. Si concede il piacere di suonare in televisione con Ray Charles, si “inventa la doppia versione” del divertente video di “La Vasca”, si “rimette in gioco” con l’applaudito e coraggioso ritorno sul palco del Festival di Sanremo dove presenta l’emozionante brano “Sono Contento” e soprattutto affronta il “suo primo vero tour”, sorprendendoci ancora una volta con il PalaVasca, una grande tenda gialla con cui gira l’Italia. Tra i momenti clou di questa tourneè va indubbiamente ricordato il concerto allo stadio Olimpico. Ancora una volta il riscontro del pubblico è davvero notevole, l’album “La Vasca” taglia il traguardo del triplo disco di platino e supera le cifre raggiunte con It pop. Si chiude così l’ennesima stagione trionfale per Alex Britti che, come da copione, “sparisce” per tornare nell’amata Amsterdam dove si ritrova con la Sua vecchia band e riparte per un “blues tour” in giro per tutta l’Olanda. Nel frattempo Mina decide di incidere, con grande successo, “Oggi sono io”, ed il testo del brano “Fuori” viene inserito in “Io protagonista”, antologia per la terza media (nella sezione “Noi uomini e donne di domani”)….Alex partecipa, suonando la chitarra, alla realizzazione degli album di 883 e Mina e soprattutto continua, con grande piacere, le sue incursioni live nel mondo del blues (con Louisiana Red) o del jazz (con Stefano Di Battista ed il loro “laboratorio musicale). Ricerca, sperimentazione, influenze, collaborazioni, il tutto esasperato dalla consueta straordinaria passione di Alex per la musica, ricreano gli stimoli giusti per iniziare il lavoro sul terzo album, previsto in uscita per la primavera del 2003. La crescita artistica di Alex Britti continua, il suo originalissimo “melting pot” (….ricordate il “manifesto” di cui si diceva poc’anzi) raggiunge nuovi apici che non mancheranno di sorprenderVi, ancora una volta. Il 7 marzo 2003 viene pubblicato il terzo album di Alex Britti preceduto dalla partecipazione al Festival Di Sanremo con il brano “7000 Caffè”. Alex sfiora la vittoria piazzandosi al 2° posto della categoria big. Il titolo del nuovo album è semplicemente “3”, da cui sono stati estratti 3 singoli e 3 videoclip; la lunga tournèe (estiva e teatrale) ‘Kitarra, Voce e Piede” lo ha visto in un allestimento originale ed impegnativo: Alex si presenta assolutamente solo sul palco e con l’aiuto di microfoni e campionatori crea atmosfere diverse per ogni brano. Il nuovo album di studio è stato pubblicato da Universal il 2 settembre e porta il titolo ‘FESTA’, anticipato dal singolo ‘Prendere o Lasciare’ in programmazione da giugno.

    Alex Britti
    FESTA

    «In definitiva, i primi tre album mi hanno aiutato a far arrivare al pubblico me stesso e la mia musica. A far capire che ero in grado di scrivere canzoni, non solo di cantarle. Che amavo il pop, ma venivo dal blues, dal jazz, dal rock. E infine che sapevo anche suonare e produrre musica. A modo mio. Il tour “Voce Kitarra e Piede” ha fatto scoprire a molti cosa posso fare dal vivo con una chitarra in mano. Ecco, adesso che in molti hanno capito chi sono, possiamo andare avanti e continuare a giocare…» Lo dice Alex Britti, seduto in un bar, mentre racconta di sé e di un album che non mancherà di prendere di sorpresa quanti, dopo i precedenti lavori, avevano creduto di poterlo già “pesare” e catalogare artisticamente in un cliché. Niente di più lontano dal vero, invece, perché Britti non ha mai pensato di “fermarsi al primo lampione”, anzi, in verità ha sempre guardato avanti, trovando il modo di portare la sua musica a un pubblico sempre più numeroso, senza per questo snaturarla con ammiccamenti inutili o formulette da tormentone. Quelle di Britti sono canzoni pop scritte da uno che con il pop ha sempre avuto poco a che fare: sanno di blues, di jazz, di tempi dispari, delle notti passate a suonare nei locali fumosi di mezza Europa. Sono canzoni che nascono “sporche” per diventare pop, dopo che Britti stesso, con la cura e il mestiere dell’artigiano, le ha lentamente trasformate. Sono canzoni che sempre più raramente nascono “di getto”, sempre più spesso sono costruite, elaborate, modellate nel tentativo di arrivare a una resa artistica ed emotiva sempre più alta. Senza svilirne la parte istintiva, ma al contrario valorizzandola, costruendole addosso il giusto suono, o cercando, se necessario anche per settimane, le parole adatte. C’è un mondo dietro la musica di Britti, e la costruzione delle sue canzoni, che forse non tutti conoscono: fatto di jam session, ma anche di ore trascorse davanti al computer, alla ricerca del giusto suono, del giusto incrocio di strumenti, del giusto loop da utilizzare in un brano e non in un altro. Il Britti produttore di sé stesso, sebbene non sia una novità - lo fa sin dal primo disco - è una scoperta. E’ affascinante vederlo raccontare di come assembla i suoni, li sceglie, li lavora al computer, in cuffia, comodamente seduto nel bar davanti al mare che è a pochi metri da casa sua, li “scalda” ripassandoli nei preamplificatori analogici che tiene a casa. Di come la sua chitarra e il suo computer siano davvero gli unici punti fermi di uno “zingaro felice” che fa del mondo casa sua e non indugia un attimo ad andare in studio - «uno qualunque, dipende da dove sto» - per registrare la sua chitarra o la sua voce. E’ bello sentirlo raccontare - anziché fossilizzarsi sul suono della sua famosa chitarra - delle ore spese a programmare tutte le parti ritmiche del disco, a scrivere le parti di tutti gli strumenti per poi consegnarle a chi - i suoi musicisti - le suonerà, a costruire tassello dopo tassello un disco che nasce davvero come un lavoro. Ascoltarlo parlare ammirato di Aphex Twin e di Fatboy Slim, senza dimenticare di citare Miles Davis, Jimi Hendrix, Thelonious Monk. Apprendere da lui che le uillean pipes presenti nel disco in “Quanto ti amo” sono in realtà campionamenti suonati da un dj, e che i synth che ammorbidiscono molti brani non sono altro che chitarre suonate come lui sa. Per non parlare dei testi: scritti cercando di rimanere sempre semplici e diretti. Con in mente l’idea che un testo in fondo è una fotografia, e ha bisogno di immagini efficaci per colpire nel segno. E così sono le parole che Britti ha giocato a incastrare insieme in questo disco, da solo la maggior parte delle volte, insieme a un amico con qualche “trascorso illustre” come Maurizio Costanzo in altri casi (le canzoni presenti in questo disco e firmate insieme dai due sono nate come un gioco, ma non è un gioco il progetto che li vedrà insieme in futuro…). Vi stupirà la lucidità con cui usa l’ironia, raccontando di argomenti seri con toni scherzosi e leggeri - è il caso della title-track, per fare un esempio, ma non è l’unico - e cercando sempre di mescolare ai groove energici della sua chitarra e al carattere della sua voce le giuste parole. Parole che questa volta lasciano trasparire più di altre volte una voglia/necessità di fare il punto su di sé, di ripensare al passato per poter meglio e più agevolmente vivere il futuro accettando il proprio percorso. E che si sposano a melodie e arrangiamenti che raramente calcano la mano, ma più spesso preferiscono dare spazio e tempo a chi ascolta di immergersi nel disco a poco a poco.
    Sono questi i segreti che stanno dietro le canzoni di FESTA, album che ancora una volta allarga il cerchio della musica e degli amici di Alex Britti: ascoltate ad esempio il primo singolo, “Prendere o lasciare”, e vi troverete alle prese con uno splendido giro di chitarra quasi country, oppure quello che sarà il prossimo singolo, “Festa”, dall’andamento quasi sudamericano e uno splendido testo che parla di solitudine. Lasciatevi cullare da una splendida ballad come “E dopo cercami” per scoprire, subito dopo, uno splendido brano in 5/4 con tanto di fiati, campionamenti e svisate alla Miles Davis (“Cinque”), o addirittura uno splendido blues strumentale (“Immagini”).
    FESTA è un album in cui Britti riesce a ripartire da quanto ha detto e fatto in passato per spostarsi ancora in avanti, nella direzione che da sempre - caparbio e ostinato come solo alcuni artisti sicuri di sé sanno essere - ha in mente; un luogo nel quale voce, blues, pop, campionamenti, ritornelli, poesia, ironia, scratch, archi e chitarre convivano in pace dentro canzoni semplici all’ascolto e profonde e indelebili nel significato. Un luogo che si potrebbe immaginare perso davanti, lontano, da qualche parte, ma che in realtà Britti sta raggiungendo camminando a ritroso, nella direzione da cui proveniva. Per riportare tutto a casa.
  • zon@ venerdi
    00 01/01/2006 04:58
    Alex Britti
    Festa / Universal


    di Emiliano Coraretti


    Un pop party tutto relax (e c’è pure costanzo)
    Stavolta l’artista romano ha deciso di non strafare. La Festa del titolo è allora un party dal ritmo rilassato in cui i tanti amori musicali di Britti (il blues, il jazz e la scuola d’autore romana) si incastrano con naturalezza. Per dare maggior peso alle parole (il suo punto più debole da sempre), convoca anche Maurizio Costanzo, che firma tre brani compresa l’ottima Polvere di marmo. Ora Britti ha solo bisogno di volare oltre canzoni troppo spesso leggere come cartoline estive. Eccoci qua è un ottimo inizio. Dietro l’angolo, c’è la maturità.
  • zon@ venerdi
    00 25/02/2006 03:00
    ALEX BRITTI a Sanremo 2006 con Solo con te

    "…suonavo il blues- il jazz qualche volta m'assaliva di nascosto- però per i cantautori c'era sempre posto…..ed anche se il mio suono può sembrarvi strano - Io faccio pop italiano"
    Quella che avete appena letto rappresenta la dichiarazione d'intenti che Alex Britti ha posto tra le note ed i colori di “It. Pop”, il brano che dà il titolo al suo primo album, pubblicato ad ottobre 1998. Questo vero e proprio “manifesto del Britti Pensiero” riassume le principali caratteristiche della proposta musicale di Alex.
    E' facile comprendere, scorrendo a ritroso il percorso della sua vicenda artistica, come il blues, il jazz, il pop e la canzone d’autore, riescano a fondersi efficacemente ogni volta che Alex si accinge a "produrre" note imbracciando la sua acustica.
    In effetti la chitarra è il primo amore di Britti, amore nato all'età di 8 anni che lo ha spinto a formare un proprio gruppo dieci anni dopo, suonando blues in giro per l'Europa.
    La tecnica di prim'ordine in suo possesso lo ha rapidamente reso appetibile ai migliori bluesman internazionali, tra cui Buddy Miles e Billy Preston, fino a spingerlo nel 1990 a seguire la bluesband olandese di Rosa King in un lungo tour europeo, con il suggello delle apparizioni alla manifestazione del 1° maggio a Roma nel 1994 e '95.
    E' questo il periodo in cui Alex allarga i suoi orizzonti componendo le colonne sonore per i film "Uomini senza donne" (di Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi) e "Stressati” (Tognazzi).

    Nel frattempo matura in lui l'idea di convogliare i suoi sforzi e la sua creatività verso la forma canzone, con l'intento di proporre le proprie idee a qualche casa discografica; la più ricettiva in questo senso è risultata essere la Universal Music che nel 1997 lo mette sotto contratto e pubblica, in successione, due singoli: "Quello che voglio" e "Solo una volta (o tutta la vita)".
    Proprio quest'ultimo, un gioiellino di comunicativa e fruibilità musicale, dalla fine dell'estate '98 entra in classifica dove rimarrà per numerose settimane raggiungendo le 70.000 copie e creando il vero evento musicale italiano dell'anno.

    L'attesa per l'album "It.pop" viene soddisfatta in ottobre, e non solo conferma l'efficacia commerciale della proposta di Alex, ma schiude a coloro che si avvicinano al suo mondo un ventaglio di suoni e idee del tutto fuori dal comune ".

    Non solo la critica ha eletto “It. pop” miglior debutto dell'anno (referendum di "Musica & Dischi"), ma di lui si sono accorti ben 350.000 acquirenti, consentendogli di ottenere il triplo disco di platino. Al Festival di Sanremo 1999 Alex ottiene un primo risultato prestigioso, vince nella categoria “nuove proposte” interpretando “Oggi sono io”, una splendida ballata che interpreta con grande scioltezza e coinvolgimento emotivo.
    Dopo qualche mese, viene un secondo riconoscimento gradito: quello del PIM (Premio Italiano della Musica), come “miglior artista esordiente” del 1998.

    “Oggi sono io” va al primo posto delle classifiche e spiana la strada per un pezzo ancora più forte e amato, “Mi piaci”, trascinante filastrocca che impazza per tutta l’estate 1999.
    Per Alex è un momento magico, scandito anche da esibizioni dal vivo; al concerto del 1° maggio a Roma, al “Pavarotti & Friends” (dove non solo canta ma si esibisce anche come chitarrista, accompagnando Joe Cocker e lo stesso Pavarotti), al “Monza Rock Festival” davanti a 30.000 persone.
    Ad agosto parte il tour più originale degli ultimi anni “Alex Britti – sulla spiaggia”; c’è Alex con la sua band, c’è Corrado Guzzanti, ci sono deejay amici per uno spettacolo insolito che ottiene grande fortuna. Il 1999 finisce in gloria, con la vittoria al “Festivalbar”, altre date di successo e un nuovo singolo, “Se non ci sei”.

    All’inizio del 2000 Alex si riposa nella sua amata Amsterdam, poi torna a Roma con le idee più chiare e si mette a lavorare sodo.
    Tempo pochi mesi e il disco è finito; “fatto in casa”, giusto come il primo, con idee schiette e la grande forza comunicativa che gli è propria.

    Il titolo scelto è “La Vasca”, e l’idea è quella di “un disco di crescita, il ventaglio che piano piano si apre”.
    Britti non si fossilizza all’interno della sua nicchia, come forse qualcuno si aspettava, ma va oltre. Il primo singolo tratto dall’album è “Una su 1.000.000” (scelta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per gli affari sociali, quale colonna sonora della campagna per la giornata nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza).

    In rapida successione i singoli “Una su 1.000.000” e “La Vasca” diventano campioni di programmazione radiofonica, entrambi conquistano il numero 1 nella classifica dell’airplay (per la prima volta un artista consegue lo straordinario risultato di “scalzarsi” dalla vetta di questa speciale classifica) e si affermano come due tra i brani più popolari della stagione.
    Intanto il pubblico riserva all’album una strepitosa accoglienza: prima di Natale “La Vasca” è già certificato doppio disco di platino.
    E’ un momento di importante conferma e soddisfazione per il lavoro svolto, ma Alex non si siede sugli allori. Si concede il piacere di suonare in televisione con Ray Charles, si “inventa la doppia versione” del divertente video di “La Vasca”, si “rimette in gioco” con l’applaudito e coraggioso ritorno sul palco del Festival di Sanremo dove presenta l’emozionante brano “Sono Contento” e soprattutto affronta il “suo primo vero tour”, sorprendendoci ancora una volta con il PalaVasca, una grande tenda gialla con cui gira l’Italia. Tra i momenti clou di questa tourneè va indubbiamente ricordato il concerto allo stadio Olimpico.
    Ancora una volta il riscontro del pubblico è davvero notevole, l’album “La Vasca” taglia il traguardo del triplo disco di platino e supera le cifre raggiunte con “It pop”.

    Si chiude così l’ennesima stagione trionfale per Alex Britti che, come da copione, “sparisce” per tornare nell’amata Amsterdam dove si ritrova con la sua vecchia band e riparte per un “blues tour” in giro per tutta l’Olanda.

    Nel frattempo Mina decide di incidere, con grande successo, “Oggi sono io”, ed il testo del brano “Fuori” viene inserito in “Io protagonista”, antologia per la terza media (nella sezione “Noi uomini e donne di domani”)….Alex partecipa, suonando la chitarra, alla realizzazione degli album di 883 e Mina e soprattutto continua, con grande piacere, le sue incursioni live nel mondo del blues (con Louisiana Red) o del jazz (con Stefano Di Battista ed il loro “laboratorio musicale).

    Ricerca, sperimentazione, influenze, collaborazioni, il tutto esasperato dalla consueta straordinaria passione di Alex per la musica, ricreano gli stimoli giusti per iniziare il lavoro sul terzo album, previsto in uscita per la primavera del 2003….
    La crescita artistica di Alex Britti continua, il suo originalissimo “melting pot” (….ricordate il “manifesto” di cui si diceva poc’anzi) raggiunge nuovi apici che non mancheranno di sorprenderVi, ancora una volta.

    Nel marzo 2003 viene pubblicato il terzo album di Alex Britti preceduto dalla partecipazione al Festival Di Sanremo con il brano “7000 Caffè”. Alex sfiora la vittoria piazzandosi al 2° posto della categoria big.
    Il titolo del nuovo album è semplicemente “3”, da cui sono stati estratti 3 singoli e 3 videoclip; la lunga tournèe (estiva e teatrale) “Kitarra, Voce e Piede” lo ha visto in un allestimento originale ed impegnativo: Alex si presenta assolutamente solo sul palco e con l’aiuto di microfoni e campionatori crea atmosfere diverse per ogni brano.

    A settembre 2005, Universal Music Italia ha pubblicato l’ultimo album di studio “Festa”, anticipato dal singolo ‘Prendere o Lasciare’ e dall’omonimo brano “Festa” e seguito poi dal singolo “Quanto ti Amo”.

    “Festa” è un album che prende di sorpresa tutti quelli che, dopo i precedenti lavori, avevano creduto di poter già catalogare artisticamente in un clichè il cantautore romano.

    Niente di più lontano dal vero invece, perché Britti non ha mai pensato di “fermarsi al primo lampione”, anzi, in verità ha sempre guardato avanti, trovando il modo di portare la sua musica a un pubblico sempre più numeroso.

    Quelle di Britti sono canzoni che sanno di blues, di jazz, di tempi dispari, delle notti passate a suonare nei locali fumosi di mezza Europa. Sono canzoni che nascono “sporche” per diventare pop, dopo che Britti stesso, con la cura e il mestiere dell’artigiano, le ha lentamente trasformate.

    La critica ascoltando“Festa”conferma in modo definitivo le impressioni positive avute dai precedenti dischi annoverandolo definitivamente tra i migliori cantautori italiani. Il suono di Britti è unico ed originale ed immediatamente riconoscibile mentre la sua tecnica di strumentista lo posiziona, in una immaginaria classifica, tra i primi chitarristi d’ Europa,

    Nell’autunno 2005 Alex ha realizzato un tour teatrale che ha toccato tutta l’Italia accompagnato dalla sua band, dalla sua chitarra e dalla sua ormai inseparabile pedaliera, ottenendo un grande riscontro di pubblico e critica.

    Ora lo rivedremo sul palco di Sanremo 2006 a confermare, se ce ne fosse bisogno, la sua vocazione pop e la sua voglia di essere sempre in contatto diretto con il pubblico. Lo strepitoso brano dal titolo “…Solo con Te” è anche questa volta scritto e prodotto da Alex Britti e arrangiato a due mani con un produttore di fama internazionale quale Geoff Westley (già collaboratore tra gli altri di Lucio Battisti, Renato Zero, Laura Pausini, Claudio Baglioni, Ron e Riccardo Cocciante) che segnerà certamente un ulteriore passo in avanti nel percorso artistico e musicale che da sempre contraddistingue il cantautore.
  • zon@ venerdi
    00 02/03/2006 07:38
    Alex Britti, 'Paura di volare'

    Alex Britti, secondo nella classifica provvisoria degli uomini al termine della serata di lunedì, si dichiara contento per il risultato ottenuto finora ma non angosciato per quello che succederà domani sera, giovedì. “Sono qui per presentare una canzone, non per vincere una guerra. Ho sempre vissuto Sanremo come una settimana di musica. Per me l’importante è riuscire a suonare il più possibile, soltanto così mi diverto. La formula dell’eliminazione è un po’ da reality show, ma andarsene prima della finale non sarebbe catastrofico, se poi la canzone piacesse al pubblico”. A proposito di pubblico, Alex guarda anche al mercato internazionale? “Mi piacerebbe, ma ho un grave problema relativo agli spostamenti in aereo: ho paura di volare. Non è soltanto un problema professionale, si tratta di una fobia che mi condiziona anche nella vita privata. Dovrei potermi concedere un anno sabbatico per poter arrivare negli States in nave e poi da lì, magari, raggiungere anche il Sudamerica. Mi piacerebbe. Chissà, vedremo...”