00 22/02/2006 16:09
Teatroltre a Urbino, Fano e Pesaro
Partirà a marzo la seconda edizione di TeatrOltre, rassegna promossa dagli Assessorati alla Cultura dei Comuni di Urbino, Fano e Pesaro in collaborazione con la Provincia di Pesaro e Urbino e l' Amat.
Un palcoscenico 'grande 3 città' (Urbino, Fano e Pesaro) per le più importanti esperienze del teatro di ricerca italiano, è questo l'obiettivo della rassegna i cui appuntamenti sono espressione dei linguaggi teatrali più innovativi della scena italiana.
In attesa di conoscere il programma nella sua completezza, che verrà comunicato a breve, sono noti già i primi tre appuntamenti di marzo.

Il 14 marzo l'apertura della rassegna è affidata, al Teatro Sanzio di Urbino, a Violante Placido, attrice ventinovenne romana figlia dell'attore e regista Michele, che si presenterà al pubblico di TeatrOltre in veste di cantante. Viola, questo il nome scelto da Violante per distinguere il suo ruolo di cantautrice da quello di attrice, proporrà le canzoni del suo album di debutto Don't be shy.
Con tonalità delicate e intimiste, l'album contiene dieci canzoni di cui sette in inglese, la lingua che ha studiato fin dall'asilo e quella dei suoi più importanti riferimenti musicali: Beatles, John Lennon, Rolling Stones, Jimi Hendrix, Joni Mitchell, Janis Joplin, ma anche Coldplay, Björk, Jeff Buckley.

La scorsa edizione di TeatrOltre aveva ospitato ad Urbino la Socìetas Raffaello Sanzio con 'Crescita XI'. Quest'anno il gruppo di Cesena, tra i più geniali del panorama europeo, farà tappa al Teatro Rossini di Pesaro (21 marzo) con 'The Cryonic Chants'. Presentato per la prima volta nell'ambito della Festa Elettronica-RomaEuropa Festival 2004, il concerto-live è una parte, interamente musicale, che si è staccata dal magnifico corpus della 'Tragedia Endogonidia', il ciclo di 11 Episodi che la Socìetas Raffaello Sanzio ha realizzato in tre anni. Si tratta di un concerto, quindi sonorità, note supportate da una video installazione che analizza, particolare per particolare, le sezioni del capro (tragos in greco, da qui 'tragedia'), 'occhi corna zampe narici fronte' mentre le quattro dame a lutto riducono ai minimi termini la scrittura della tragedia, stritolando le 'frasi' in semplici fonemi gorgeggiati.

Altro nome giustamente celebrato in Italia e all'estero è quello di Emma Dante, giovane autrice e regista palermitana che in pochi anni ha saputo conquistare i consensi unanimi del pubblico e della critica, che arriva a Fano (Teatro della Fortuna) il 24 marzo con il suo ultimo lavoro, 'Mishelle di Sant'Oliva'. Spettacolo forte e coraggioso con il quale la Dante indaga ancora una volta tra le pieghe amare dei rapporti familiari. Un padre e un figlio che non si parlano da anni si contendono in silenzio l'enorme assenza di una madre moglie che li lega ad un passato che ogni giorno tentano di far rivivere attraverso il riaffiorare, a volte sconvolgente, dei ricordi.