Nell'ordine: nessuna rivalità con Paola Barale ("E' Platinette che si diverte a creare il caso"), tanta soddisfazione per il successo di ascolti di Buona Domenica ("il nostro è un gioco di squadra") e un no deciso a chi la vorrebbe appesa sulle pagine patinate di un calendario ("ridicolo a 37 anni"). Roberta Capua, primadonna del contenitore domenicale di Canale5, racconta a Tgcom: "Un reality? Lo condurrei, ma non parteciperei come concorrente".
Roberta, avete vinto la prima sfida contro Domenica in. Qual è il segreto della vostra squadra?
Ecco, la parola giusta è lavoro di squadra. E' questo il segreto della riuscita del programma, tutti noi tendiamo verso lo stesso risultato, creare una bella atmosfera e un'armonia fra tutti. Domenica in non è più Domenica in, nel senso che è troppo segmentata. Ci sono tre studi diversi, scenografie diverse, l'impianto non è più lineare.
Quando lei è approdata a Buona Domenica, Costanzo ha dichiarato: non è detto che un personaggio che viene dalla mattina sia destinato a fare la mattina per tutta la vita, riferendosi a Unomattina. Ha avuto fiuto, lei anche quest'anno è la primadonna di Buona Domenica.
Costanzo mi ha dato molta fiducia, ritagliandomi uno spazio adatto al mio modo di essere. C'è stata la prima edizione del contenitore domenicale di Canale5, poi la prima serata con Sei un mito. E' stato un bel percorso professionale.
Mi dia un aggettivo per le altre donne di Buona Domenica: Loredana Lecciso, Paola Barale, Debora Caprioglio e perché no, Platinette.
Pausa di riflessione. Roberta mette a fuoco mentalmente le diverse personalità delle colleghe e poi come un libro stampato emette la sua sentenza. Dall'aggettivo richiesto si passa a una più articolata definizione.
Loredana Lecciso è una donna moderna, con tutte le problematiche di oggi, calata in un'atmosfera di altri tempi, un po' da avanspettacolo, con quella conchiglia da cui emerge per la sua posta del cuore.
Paola Barale è distaccata da questo mondo dello spettacolo, di cui rimane però sempre una delle donne più rappresentative e lo sarà sempre.
Capitolo Barale: proprio nessuna rivalità?
No, assolutamente, anche se Platinette è dall'anno scorso che cerca di creare il "caso" fra me e la Freddi, quest'anno con Paola. Nessuna rivalità.
Continui pure con la sua carrellata...
Debora Caprioglio ha uno stile tutto suo nel raccontare le storie, che a me piace molto. E' più donna di teatro e di cinema che di televisione, ma lo dico in senso positivo. Platinette è invece la perfetta vicina di casa, ideale per i pettegolezzi. A parte gli scherzi, è una persona di grande cultura e intelligenza.
Sapeva di essere fra le più desiderate donne televisive per un calendario, tanto che i suoi scatti frutterebbero 450mila di euro?
No, mi sorprende. Certo a 37 anni mi sentirei ridicola a posare per un calendario, non lo farei e non ci ho pensato, per il mio senso del pudore. Ormai poi i calendari sono stati fatti in tutte le salse, per me significherebbe tagliarmi da una fascia di pubblico che mi segue con affetto.
Le piacerebbe condurre un reality, e se sì quale?
Il reality rappresenta la tv del momento, sì mi piacerebbe condurlo. Quale? Il Grande fratello rimane l'originale. Però non parteciperei mai come concorrente, nno sono proprio tagliata per tutte quelle prove fisiche e poi non mi va a genio l'idea di essere sorvegliata dalle telecamere.
Tornerà invece a presentare un programma serale come Sei un mito?
Sei un mito è stata una trasmissione che mi ha dato molto, ho lavorato con un team eccezionale, è stato molto appagante. Mi sono divertita al fianco di Teo Teocoli. Me lo auguro di tornare a condurlo se ci sarà uno sviluppo.
Nell'86 è stata eletta Miss Italia. Tornando a quel momento, se lo sarebbe immaginato un percorso professionale come quello che ha vissuto finora?
No, io volevo fare tutt'altro, studiavo per diventare avvocato. Ormai quei libri sono chiusi in un cassetto, e non sono più tornata a spulciarli.