si è spento Carlo Ponti

gieffina
00giovedì 11 gennaio 2007 11:27


Il marito della Loren aveva 94 anni

Il produttore Carlo Ponti è morto. Ne ha dato la notizia la famiglia. Ponti, 94 anni, si è spento all'ospedale di Ginevra dove era entrato per una complicazione polmonare. Ponti era sposato con la Loren dalla quale aveva avuto i figli, Carlo jr. ed Edoardo. I funerali si terranno in forma strettamente privata nella cappella della famiglia a Magenta (Milano). Ha prodotto oltre 140 pellicole, tra le quali film di Fellini, De Sica e Antonioni.

Carlo Ponti, nato a Magenta, in provincia di Milano, l'11 dicembre del 1913, è stato soprattutto un grande produttore, forse il migliore espresso dal cinema italiano nel dopoguerra, una di quelle figure mai troppo rimpiante dell'imprenditoria cinematografica, culturalmente coraggioso e commercialmente accorto.

Aveva cominciato, dopo la laurea in giurisprudenza, a produrre a Milano, fra il '40 e il '43, distinguendosi con pellicole di origine letteraria che rivelavano i suoi gusti: film quali "Piccolo mondo antico", "Sissignora", "Giacomo l'idealista", tali da imporlo a livello nazionale. La Lux di Renato Gualino, la maggiore società di produzione di quegli anni, gli affidò la realizzazione di film come "Gioventù perduta" di Germi, "Senza pietà" e "Il mulino del Po" di Lattuada, "Fuga in Francia" di Soldati, nei quali portò la sua visione di un cinema non strettamente ancorato a interessi mercantili.

Nel 1950 si unì a Dino De Laurentiis, costituendo un binomio produttivo fra i più attivi, pieno di progetti ambiziosi, quando in Italia si giravano molti film. Con il collega partenopeo realizzò, fra gli altri, "Anna" di Lattuada, "Anni facili" di Zampa, "La strada" di Fellini, "Europa '51" di Rossellini, "L'oro di Napoli" di De Sica. La collaborazione fra i due si arenò di fronte a supercolossi come "Ulisse" di Camerini e "Guerra e pace" di Vidor, sui quali Ponti non era d'accordo. A seguito del dissenso, tornò a lavorare ad opere meno roboanti ma significative, mettendo in cantiere "Guendalina" di Lattuada, "Il ferroviere" di Germi, "Nata di marzo" di Pietrangeli.


Nel frattempo si impegnò anche in produzioni nazionali come "L'isola di Arturo" e "La noia" di Damiani, "La donna scimmia" di Ferreri, "La decima vittima" di Petri, legando la propria attività soprattutto al mome di Michelangelo Antonioni, di cui produce "Blow Up", "Zabriskie Point" e "Professione reporter". Uno dei maggiori successi di Carlo Ponti resta però "Il dottor Zivago", coproduzione internazionale che con la regia di David Lean porta sullo schermo il celebre romanzo dello scrittore russo "dissidente" Boris Pasternak, sfruttando abilmente in un'opera di buona confezione e dal sapore di struggente romanticismo il battage pubblicitario del celebre caso letterario.

Carlo Ponti ha al suo attivo molti altri titoli: "Rappresaglia", "Il disprezzo", "I girasoli", "Una giornata particolare", "Brutti, sporchi, e cattivi", fino a "Sabato, domenica e lunedì", dalla commedia di Eduardo.
gieffina
00giovedì 11 gennaio 2007 11:28
io lui non lo conoscevo,mi dispiace per lei [SM=x432720]
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