VIPS: Va bene, vi confessiamo le nostre gaffe!

filmacchia
00giovedì 21 ottobre 2004 13:09


Simona Ventura ha confuso il famoso pugile Sandro Mazzinghi con il robot Mazinga. Panariello ha lanciato un'imprecazione in diretta... da buon toscano. Aldo Biscardi ha coniato il suo "denghiù". Non ci credete? Leggete queste confessioni. Le hanno rese, in un impeto di sincerità (e di allegria) gli stessi interessati

I complimenti di Mike Bongiorno a una concorrente («Ha proprio un bel vestito! A casa mia c'è un divano identico»). La cantonata di Staffelli. La caduta di Platinette al Costanzo Show. Ecco, raccontate dagli stessi protagonisti, le peggiori figuracce in tv. Che talvolta aiutano a fare carriera.

Tutto ha inizio con Mike Bongiorno. Che nega di aver mai fatto la famosa gaffe sulla signora Longari. Poi prosegue con Roger Milone, il personaggio tv più fortunato del momento, almeno tra le pagine del libro di Luca Bianchini «Ti seguo ogni notte» (Mondadori). Da venditore di pentole in una rete locale, Roger, a metà tra Costantino e Roberto Da Crema, diventa il conduttore del programma più visto della nazione. Come? Con una gaffe. Per dimostrare che il confine tra fantasia e realtà è sottile quando si parla di tv, «Sorrisi» ha chiesto ad alcuni personaggi se una figuraccia ha portato loro fortuna. Ci hanno risposto così.

Simona Ventura
«Sarà stato il '92. Conducevo "La domenica sportiva" e non ero ancora molto pratica di tv. Come per ogni puntata dovevo presentare gli ospiti in studio; tra loro c'era il famoso pugile Sandro Mazzinghi. Mi confusi e lo chiamai Mazinga (come il robot del cartone animato). I tre della Gialappa commentarono la scena su "Mai dire gol" e tanto si divertirono che mi chiamarono a lavorare con loro. Doveva essere solo una prova di tre mesi, invece sono rimasta. E così è iniziata la mia carriera di conduttrice».

Natalia Estrada
«Saranno passati dieci anni. Ero in diretta tv e giravo una televendita insieme con Paola Barale, Marco Predolin e Mike Bongiorno. Dovevo presentare un divano, ma ero un po' impacciata. Mike, nel tentativo di aiutarmi, m'incalza chiedendomi in che materiale fosse. Io proprio non ricordavo. In più non parlavo neanche bene l'italiano e non sapevo cosa inventare. Così Mike mi suggerisce le prime lettere dicendo "fa.". Io a quel punto, convinta d'aver capito, dico sicura: "fagiolo"! Risate in studio e imbarazzo da parte mia. Era in faggio».

Ilaria D'Amico
«La gaffe più brutta è quella fatta nella prima puntata di "Campioni". Stavo comunicando quali fossero i 24 giocatori che sarebbero entrati nella rosa del Cervia. Ero arrivata in fondo alla lista. La tensione era alta, mancavano tre nomi. Da dietro le quinte interpreto male un gesto. La regia mi chiedeva di stringere i tempi, io invece ho capito che il giovane Vincenzo Zanzi era stato preso. Così lo dico e lui impazzisce di gioia. Subito dopo gli autori mi hanno ripresa e io ho dovuto rettificare. Qualcuno ha addirittura creduto che l'avessi fatto apposta. E invece a fine trasmissione ho passato tutto il tempo a scusarmi con Vincenzo».

Ciccio Valenti
«Dieci anni fa fui invitato a una trasmissione Rai. Ospiti in studio insieme con me, la giornalista Carmen Lasorella, un sacerdote e la sexy soubrette Angela Cavagna. Il tema della discussione era l'apparenza e, dato che pesavo 140 kg, io mi trovavo lì per raccontare come vivessi la mia obesità. Durante la trasmissione, Angela Cavagna esordisce con una frase che lascia tutti basiti: "Nonostante l'apparenza sono vergine". Mentre calava l'imbarazzo nello studio io, senza rendermene conto, ho aggiunto: "Nonostante l'apparenza sono anoressico". Hanno dovuto mandare la pubblicità da quanto ridevamo. Nessuno riusciva più a parlare. Io temevo il peggio; già mi vedevo cacciato dalla Rai. E invece, dopo questo involontario intervento, la casa editrice Mondadori mi ha chiesto di pubblicare il libro "Dio mio come son grasso"».

Pippo Baudo
«Torno indietro forse di vent'anni. Ero in diretta con Mike Bongiorno quando lui decide di fare un saluto al nostro collega Nunzio Filogamo. Io, convinto, riprendo Mike e gli dico "guarda che Nunzio è morto". Mike mi guarda sconcertato e controbatte che non è vero. Ho insistito un po' e alla fine ho saputo che a sbagliare ero io. Fu una brutta figura».

Mike Bongiorno
«Il paradosso vuole che la mia gaffe più celebre non sia vera. Non ho mai detto alla signora Longari, famosa concorrente di "Rischiatutto", di essere caduta sulla domanda riguardante un uccello. Però confermo di averne fatte altre. Per esempio, mentre mi complimentavo con una concorrente mi è sfuggito: "Che bel vestito, io a casa ho un divano uguale". E al figlio di Orietta Berti che si chiama Otis: "Otis, come gli ascensori"».

Giorgio Panariello
«Ero all'inizio della carriera. In un programma Rai dovevo imitare Roberto Benigni ma c'erano dei problemi con l'audio. Eravamo in diretta e dietro le quinte maneggiavo un telefono a forma di pomodoro che non voleva proprio saperne di funzionare. Da buon toscano me la sono presa scherzosamente col telefono mettendo la Madonna davanti alla parola pomodoro. Vi lascio immaginare che imprecazione venne fuori. Il dramma fu che per sbaglio sentirono tutti. È successo il finimondo. Però mi ha portato fortuna».

Marco Maccarini
«Ero a Lignano Sabbiadoro per il Festivalbar. Dovevo presentare la città che ci ospitava e i cantanti presenti. La prima a salire sul palco sarebbe stata Avril Lavigne. Mi sono confuso e ho mixato Lignano con Lavigne: così ho salutato il pubblico di Livigno. È successo un pandemonio. Il pubblico si è offeso e io ho fatto la figura del p...».

Aldo Biscardi
Dopo aver girato degli spot per i corsi d'inglese Fabbri, l'università di Bologna decise di consegnarmi una laurea "ad honorem" per la tv. Mentre ritiravo il premio ho pensato fosse carino ringraziare in inglese anche se ne ero digiuno. Così mi è uscita l'unica parola che sapevo e ho detto "Denghiù". Tutti hanno riso credendo fosse una scena preparata. E invece io mi sono trovato in difficoltà perché non capivo che cosa avessi detto di tanto buffo».

Alessandro Cecchi Paone
«Dieci anni fa stavo intervistando un famoso sindacalista quando di punto in bianco lui smette di parlare. Io ero così imbarazzato che la regia fu costretta a mandare la pubblicità. Durante la pausa scopro che gli si era staccata la dentiera. Non riuscivo a smettere di ridere».

Claudio Lippi
«Dieci anni fa una signora chiama in trasmissione per rispondere a un quiz. Vince il premio e dopo una serie di convenevoli, non sapendo più che dire, le chiedo: "Suo marito è lì con lei?". E la signora: "No, è morto da pochi giorni"».

Debora Caprioglio
«L'anno scorso durante "Buona domenica" dovevo intervistare il pubblico. Ogni volta che m'incamminavo verso qualcuno era automatico: dimenticavo il gelato (in gergo è il microfono portatile, ndr). Dopo i più goffi tentativi (tra cui quello imbarazzante di farlo avvicinare al microfono appuntato sulla mia scollatura), dietro le quinte giravano cartelloni con su scritto "Debora prendi il gelato!"».

Marco Mazzocchi «Seguivo le Olimpiadi di Sydney. Prima di ogni collegamento dovevo sistemare il microfono e, per far passare il filo dietro la schiena, era necessario aprire i pantaloni. Una volta siamo andati in onda prima del previsto mentre io ero in mutande e l'assistente di studio in ginocchio davanti a me. Dopo un primo evidente imbarazzo ho esordito con "Signore e signori, il brutto della diretta"».

Antonella Mosetti
«Durante la prima puntata di "Casa Raiuno" ero felice di presentare accanto a Massimo Giletti e per l'emozione ho detto: "Sono contenta di lavorare accanto a un uomo di una certa età come te. Avrò molto da imparare". Lui ci rimase male e io, nel tentativo di correggermi, peggioravo le cose».

Enrico Lucci
«Io adoro fare gaffe. Tanto che i miei servizi sono gaffe organizzate. Non c'è mai stata una volta che abbia detto: "Accidenti, era meglio stare zitto!". Di solito penso: "Accidenti, ho detto troppo poco"».

Platinette
«Sono caduta giù dal palco durante la serata in onore dei 20 anni del "Maurizio Costanzo Show". Le sedie erano piccole e scomode per la mia stazza e io continuavo a sistemarmi. È bastato un movimento e sono rotolata giù travolgendo le gemelle Kessler ed Enrica Bonaccorti. Qualche maligno ha pensato che fosse l'ennesimo modo per farmi notare».

Nino Frassica
«Storpio le parole, sono ignorante e un po' maldestro. Quindi per me le gaffe sono pane quotidiano. La più divertente però l'ha fatta un dirigente Rai con me durante una cerimonia in tv; e lì non ho saputo cosa dire. L'uomo in questione mi ha fatto i complimenti per la mia interpretazione in "Carabinieri". Peccato che io interpretassi sì un carabiniere, ma per un'altra fiction, "Don Matteo"».

Valerio Staffelli
«Ero proprio agli inizi. Dovevo consegnare un tapiro a Eugenio Scalfari, allora direttore del quotidiano "la Repubblica". Mi ero appostato davanti a casa sua, a Roma, ma l'ho confuso per ben due volte con altre persone: prima con un signore in bicicletta e poi con un uomo su una Uno bianca. La troupe e i presenti nella piazza erano tutti morti dalle risate mentre io ero imbarazzatissimo. Quando è arrivato davvero Scalfari mi sono presentato come un gattino mansueto, temendo di sbagliare di nuovo».

Beppe Convertini
«Ero in diretta a "Buona domenica"; mentre ballavo mi si sono rotti i pantaloni e sono rimasto in mutande. Blob ha riproposto la scena cento volte e temevo di fare la figura dello stupido. Invece poi ho condotto "Italia sul 2"!»

Emilio Carelli
«Conducevo il Tg5. Per Natale il capo degli esteri aveva proposto un servizio su alcuni gatti che, miagolando, cantavano canzoni sul Natale. Io e la collega lanciammo il filmato. Era così ridicolo che iniziammo a ridere. Il dramma fu che durò talmente poco che la regia ci riprese mentre eravamo fuori di noi. E il direttore fu costretto a lanciare la pubblicità».

Selvaggia Lucarelli
«Stavo conducendo "Cominciamo bene estate" e l'ospite in studio era un culturista. Dopo varie domande gli chiesi se avesse un muscolo meno sviluppato degli altri. Lui era reticente e alla fine dichiarò di non volerlo dire. Io insistevo. In studio tutti mormoravano e qualcuno rideva. E io continuavo a non comprendere e a incalzare lo sportivo. Mirabella alla fine è intervenuto ed è stato chiaro il qui pro quo. Volevo morire».

Roberta Capua
«Prima di "Uno mattina" ho condotto per alcuni anni "In famiglia" su Raidue. E più di una volta, invece di lanciare il Tg1, ho presentato il Tg2. E ho introdotto alcuni ospiti dicendo "Benvenuti a In famiglia". terribile! Ho temuto il peggio e invece l'imbarazzo mi ha resa più vera».

Paola Barale
«Durante una puntata di "Buona domenica" dovevo presentare il cantante Robbie Williams. La telecamera mi riprendeva con un piano americano (tre quarti di figura, ndr) per creare suspense. Mentre introducevo l'artista, lui mi ha appioppato una pacca sul sedere. Io stavo per scoppiare a ridere, ma mi sono trattenuta. Il pubblico a casa ha notato la smorfia, ma non ha capito. In studio, invece, tutti ridevano e io non sapevo proprio come uscire dall'impasse».

Federica Fontana
«Io gaffe? C'ho pensato tanto ma. no, per mia fortuna non ne ho mai fatte».

GayAbruzzo
00giovedì 21 ottobre 2004 13:32
Beh io conosco anche quella del mitico Mike che lesse una domanda sul papa Pio X, dicendo "Pio ics" [SM=x432729]
filmacchia
00giovedì 21 ottobre 2004 13:34
IHIHIIIHHI

SI POI ALCUNI SON VECCHI..
lullaby.xxx
00venerdì 22 ottobre 2004 11:50
Re:

Scritto da: filmacchia 21/10/2004 13.34
IHIHIIIHHI

SI POI ALCUNI SON VECCHI..


mike e pippo lo sono di sicuro!
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