filmacchia
00giovedì 28 ottobre 2004 11:52
Primo calendario per il "carabiniere"
Ci sono voluti una buona dose di "narcisismo", la ricerca di "ulteriore popolarità" e una congrua "offerta di denaro" per regalare finalmente anche all'universo femminile dodici mesi sexy da appendere. Quelli di Roberto Farnesi: il Carabiniere più affascinante d'Italia si è tolto la divisa e ha posato per il calendario 2005 di Max. Dodici scatti in bianco e nero - "sensuali ma senza nudo" - realizzati sullo sfondo della campagna di Bolgheri, che catturano i suoi marchi di fabbrica: un fisico che gli è valso il soprannome di Richard Gere italiano e soprattutto uno sguardo profondo e tenebroso, che faranno breccia nel cuore di tutte le fan. Lui, invece, dichiara a Tgcom di "fregarsene di tutto, del calcio, della pesca...". Con un'eccezione: le donne. "Ma solo quelle belle, però..."
Farnesi, l'attore. "Ho fatto un percorso inverso. Ho iniziato con il cinema, al fianco di Monica Guerritore, poi più niente". Solo tv: Centovetrine, Carabinieri, di cui si appresta a girare la nuova serie. "La mia fortuna", dice a Tgcom, anche se il sogno rimane il grande schermo. "Vorrei lavorare con Paolo Virzì o con Mario Monicelli. Anzi, so che sta girando un film, ma non mi ha chiamato...". Farnesi, il ragazzo della porta accanto. Quando dichiara che se avesse finito l'università e se fosse diventato giornalista avrebbe chiesto a Roberto Farnesi: "Ma come hai fatto ad arrivare fin qui?".
Farnesi, il Richard Gere italiano, come è definito dalle fan. Insomma, uno che piace e sa di piacere. "Certo che per me è importante l'aspetto fisico, Poi ci vuole altro, il carattere, un certo spessore, non come quei belloni che popolano certi reality". Come quei famosi che stanno patendo la fame su un'isola sperduta? "Io non lo farei mai. Sarei preoccupato se solo mi chiedessero di partecipare, ci vedo un tramonto non una partenza. Non si sa mai, ma andarci mi lascerebbe l'amaro in bocca". Una buona dose di narcisismo, insomma, la stessa che lo ha spinto a cedere alle lusinghe del calendario e a cogliere l'eredità di bellissimi del calibro di Gassman, Garko o Argentero. Niente bicipiti palestrati o natiche in bella mostra, però, ma un petto poco villoso e soprattutto sguardi, profondi e seducenti. Il nudo c'è, ma non è affatto osè: uno scatto dal basso in pantaloni a torso nudo, un petto bagnato sotto la camicia sbottonata, un jeans semislacciato, una casta mutanda bianca rigata. "Spero siano di una certa espressività: l'importante è che regalino emozioni", ha spiegato Farnesi, che ammette di aver posato di fronte all'obiettivo di Julian Hargreaves anche per accrescere la propria popolarità e per la somma di denaro che ne ha ricavato. Quanto alla sua di parete, gli scorsi anni vi sono stati appesi i calendari di Manuela Arcuri e di Elisabetta Canalis. Riguardo al suo calendario femminile preferito per il 2005, ci dà una risposta politically correct: "Quello di Alena Seredova per Max, naturalmente".
Difficile dire chi sia realmente Roberto Farnesi, classe 1969, pisano. Visto da vicino, alla presentazione del suo calendario in un locale milanese, appare davvero come quel mix perfetto di professionalità, semplicità e fascino a cui ci ha abituati sul piccolo schermo. Lui si definisce uno simpatico ma lunatico. "Anzi, meglio approfittare ora che sono in vena di parlare...". Sarà bene cogliere l'attimo, perciò, e approfittarne per farci portavoce di tutte coloro che sono state affascinate dalla divisa del bel "maresciallo Testa" e scoprire cosa lo conquista in una donna. "Sono un esteta, guardo la bellezza: il viso e il sedere. E poi non deve essere aggressiva".
Ma anche se i vostri linementi non sono perfetti o se il vostro didietro non sfida la forza di gravità, non disperate troppo. Perché lui è "fidanzato e felice da un anno con Desireè". Una ragazza giovane - 19 anni - e, naturalmente, bellissima. Ma forse non è tutto perduto... Perché Farnesi ammette di non essere proprio un collezionista di donne ma di avere comunque "la sindrome di Peter Pan, anche se sogno la famiglia e la paternità" e soprattutto che "all'inizio di un rapporto sono capriole, ma dopo un anno l'amore si spegne, sono fatto così...".