Sanremo 2009, Al Bano sostiene Povia. Scatta l’Arcigay

ciacchi
00mercoledì 4 febbraio 2009 19:24
“Grazie a Dio non ho avuto figli omosessuali, mi avrebbe dato fastidio“: con queste parole, rilasciate durante in’intervista a Vanity Fair, Al Bano è entrato di diritto nella lista nera dell’Arcigay. “Se un gay vuole guarire fa bene” ha commentato Al Bano in merito alla discussa canzone che Povia canterà a Sanremo. E l’Arcigay continua ad infuriarsi.

Al Bano non è certo andato per il sottile nella lunga intervista rilasciata a Vanity Fair, in edicola oggi. Di certo non lo si può accusare di ipocrisia ‘politically correct’ dato il contenuto di alcune sue certo non ambigue dichiarazioni sull’omosessualità. “Come padre mi avrebbe sicuramente dato fastidio avere un figlio, o una figlia, che non appartiene al suo sesso - ha detto candidamente Al Bano - però bisogna fare i conti con la natura, che a volte gioca strani scherzi. Quindi, se uno si interroga a fondo e ha voglia di guarire da questa ‘imperfezione’, fa bene. Ma, grazie a Dio, non ho mai avuto questi problemi. E mi dispiace tanto per chi li ha“.

Commentando poi la possibilità in molti Paesi di celebrare matrimoni gay Al Bano ha aggiunto: “A noi ‘normali’ certe cose possono sembrare strane, ma a quelli che le vivono, ovviamente, no. Sono cattolico praticante e agli omosessuali dico solo questo: non sono per i ghetti, ma non fate tutto questo cancan, vivete le vostre cose in privato. Non mi vanno giù i gay pride, quelli che sfilano mascherati… A uno vaccinato come me possono far ridere, purtroppo, ma se li vedesse mia figlia piccola mi darebbe fastidio. Mi sembra l’esposizione di Sodoma e Gomorra“.

Diciamoci la verità, per quanto cruda sia: Al Bano ha detto cose che pensa ancora la stragrande maggioranza degli italiani. Con un sostrato così è difficile che la lotta per le pari opportunità possa fare grandi passi avanti nell’immediato. In ogni caso dopo poche ore dall’uscita delle anticipazioni sull’intervista in edicola domani, l’Arcigay ha sfoderato un suo comunicato di risposta firmato dal presidente nazionale, Aurelio Mancuso.
“Citando il titolo della tua canzone che porterai a Sanremo, caro Al Bano, ti ricordiamo che l’amore è sempre amore, che sia etero o omosessuale. Consigliamo ad Al Bano di smettere di seguire Povia e di cominciare ad ascoltare alcune belle canzoni di Anna Tatangelo o Daniele Silvestri, Fabrizio De André o Raffaella Carrà, Niccolò Agliardi o Valeria Vaglio, tutti testi che raccontano con serenità storie di amori tra uomini o tra donne, con le loro vicende e le loro passioni, proprio come gli amori che canta lui stesso da anni“. E Mancuso conclude: “Non abbiamo nessun problema, non dobbiamo guarire da nulla, non siamo anormali. I veri problemi sono l’omofobia e la paura dell’altro, diffusi anche nel mondo dello spettacolo e che fanno male ai tanti fan che ascoltano con entusiasmo i loro beniamini musicali“.
liberamente83
00mercoledì 4 febbraio 2009 20:18
ma ci vogliamo prendere la briga di rispondere alla definizione di amore di uno che ha fallito due matrimoni?
fredortiz
00giovedì 5 febbraio 2009 00:45
Al Bano non è mai stato un esempio di tolleranza
la figlia maggiore, quella sparita negli USA, non sopportava il padre padrone ed infatti la moglie Romina l'ha mollato per quel motivo

sono invece d'accordo con lui per certe esibizioni estreme nei gay Pride
non è che facciano buona pubblicità alla categoria
Xander_85
00giovedì 5 febbraio 2009 10:06
Al Bano = Ignorantazzo!.
gerryff
00giovedì 5 febbraio 2009 16:06
Io mi sarei offeso se Al Bano fosse stato a favore dei diritti dei Gay
liberamente83
00giovedì 5 febbraio 2009 20:27
che palle sta storia che il gay pride è una cosa estrema. se il frocio lo posso fare dentro le disco non vedo perché non posso farlo in strada, una volta l'anno. e questo vale per quelli che fanno i froci al pride. poi ci sono tutti quegli altri che il frocio non lo fanno né in disco né al pride, ma al pride ci vanno (a volte pur non frequentando le disco). sta storia che il pride lede l'immagine dei gay e/o è offensiva della morale e/o della religione deve finire. il pride lede tutte queste cose nella misura in cui le lede l'omosessualità, visto che il pride è proprio questo: ci sono quelli che non li riconosceresti mai che sono gay, ci sono quelli che lo vedresti subito, ci sono quelli troieggiano, ci sono i travestiti, ci sono le trans, ci sono le lesbiche camioniste e le lesbiche che mi scoperei pure io che sono finocchio, poi ci sono gli etero; e poi ci sono quelli che non ci vogliono venire! anche questo è pride, variegato quanto gli orientamenti sessuali: è una cosa che sconcerta chi rifiuta di conoscere se stesso.
gerryff
00venerdì 6 febbraio 2009 09:18
Re:
liberamente83, 05/02/2009 20.27:

che palle sta storia che il gay pride è una cosa estrema. se il frocio lo posso fare dentro le disco non vedo perché non posso farlo in strada, una volta l'anno. e questo vale per quelli che fanno i froci al pride. poi ci sono tutti quegli altri che il frocio non lo fanno né in disco né al pride, ma al pride ci vanno (a volte pur non frequentando le disco). sta storia che il pride lede l'immagine dei gay e/o è offensiva della morale e/o della religione deve finire. il pride lede tutte queste cose nella misura in cui le lede l'omosessualità, visto che il pride è proprio questo: ci sono quelli che non li riconosceresti mai che sono gay, ci sono quelli che lo vedresti subito, ci sono quelli troieggiano, ci sono i travestiti, ci sono le trans, ci sono le lesbiche camioniste e le lesbiche che mi scoperei pure io che sono finocchio, poi ci sono gli etero; e poi ci sono quelli che non ci vogliono venire! anche questo è pride, variegato quanto gli orientamenti sessuali: è una cosa che sconcerta chi rifiuta di conoscere se stesso.



Aggiungerei anche un'altra cosa Lib.... il Gay Pride è l'unica manifestazione in Italia dove non ci sono scontri, tafferugli, vetrine di McDonald sfondate etc....


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