Riccardo Cocciante

zon@ venerdi
00venerdì 22 luglio 2005 17:51
Cocciante, in italiano
alla conquista del mondo

Videointervista: Riccardo e la nuova opera Giulietta e Romeo. Il 16 settembre la canterà nel Colosseo




Videointervista: Riccardo Cocciante,
Al Colosseo con Giulietta e Romeo
di Paolo Gallori
riprese: Tony Paone

Il 16 settembre Riccardo Cocciante terrà un concerto unico e irripetibile all'interno del Colosseo. Tra le mura del monumento archeologico più visitato d'Italia presenterà in anteprima assoluta la sua nuova e attesa "opera popolare moderna": Giuletta e Romeo. Cocciante spiega i dettagli dell'operazione nella nostra videointervista, realizzata a margine della conferenza stampa tenuta stamane, 22 luglio, al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Un faccia a faccia in cui l'artista svela anche emozioni, timori e aspettative.

"Sì, proprio Giuletta e Romeo. Non Romeo e Giulietta - sottolinea il musicista -. Un modo per rimarcare l'originalità del progetto e la sua italianità. Giulietta e Romeo è una storia italiana, conosciuta in tutto il mondo. Con Pasquale Panella, che ha scritto dei meravigliosi testi, abbiamo cercato di restituire alla nostra cultura quel patrimonio. Tanto è vero che dell'opera non sarà tratto alcun adattamento in altre lingue: sarà portata nel mondo così, in italiano, al massimo con dei sottotitoli".

Ecco svelato il nuovo traguardo che si è posto l'autore di Notre Dame de Paris. Dopo aver raggiunto con quello spettacolo le platee di tutto il mondo in anni di repliche, con sempre nuovi interpreti e milioni di copie vendute in CD e DVD, Cocciante vuole ritornare presso lo stesso, vastissimo pubblico ridando orgoglio e dignità internazionale alla nostra lingua. Come se volesse aggiungere all'elitario repertorio del melodramma lirico un nuovo "classico" da esportazione. L'arma vincente: cucire intorno a una storia dal valore universale una scenografia svincolata dal tempo e un sound riconoscibile dal pubblico giovane. In pratica, la stessa ricetta che ha decretato il trionfo di Notre Dame....

La missione di Cocciante si lega inestricabilmente al sostegno a favore dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Il concerto al Colosseo celebrerà i 40 di attività dell'istituto fondato dal professore Umberto Veronesi, ma il connubio tra il nuovo spettacolo e la ricerca proseguirà per i prossimi dieci anni. Ecco come. La prima mondiale di Giulietta e Romeo avverrà nell'estate del 2007 in un altro storico anfiteatro, l'Arena di Verona. Da quel momento, per ogni biglietto venduto di ogni rappresentazione di Giulietta e Romeo sarà versato un euro all'AIRC. I biglietti per Verona saranno messi in vendita già dai prossimi giorni e le grandi speranze di ripercorrere il fortunato cammino di Notre Dame...inducono le parti ad allungare lo sguardo ai prossimi dieci anni. Ovvero, fino al 50ennale dell'associazione.

Ma torniamo a Cocciante. Per ovvie ragioni, al Colosseo si esibirà solo per alcune centinaia di persone. Ci saranno la stampa, gli ospiti di prestigio e i 100 fortunati che si aggiudicheranno l'invito gratuito sorteggiato dal network RTL. Al cospetto del ristretto manipolo, Riccardo illustrerà la genesi della nuova opera e soprattutto la canterà. "Mi è sembrata un'idea bellissima - confessa Cocciante -. Io al Colosseo, come un compositore che guida il pubblico nella lettura del suo spartito. Sono anche un po' intimorito, ma fiducioso. Dopo aver ripulito l'opera dei dialoghi, canterò tutte le arie. Farò la parte di Romeo, di Tebaldo e anche di Giulietta. Per i duetti e per i cori mi servirò delle basi in cui ho già registrato e cantato tutta l'opera. Quella incisione è il campione su cui nascerà l'opera, con la scelta dei cantanti per ciascun ruolo".

Ma è prossimo anche il ritorno di Cocciante nella tradizionale veste di cantautore. Un disco a lungo annunciato e più volte rimandato uscirà a settembre, al massimo in ottobre. "Non posso rivelarvi il titolo, mi fermo qui - spiega lui -. La mia non è stata una fuga dalla canzone. Forse è stata una fuga dalla celebrità. Vivere in un Paese in cui sei celebre è come vivere fuori dal mondo. Oggi sono guardato anche sotto una luce diversa, la composizione di opere mi ha aperto nuovi orizzonti. Ma la canzone resta una parte importante di me. Di certo, da oggi in poi inciderò dischi di canzoni soltanto per assecondare la mia urgenza espressiva. Mai più per l'urgenza dei discografici".

http://www.kwmusica.kataweb.it/kwmusica/pp_scheda.jsp?idContent=123501&idCategory=2028
GayAbruzzo
00venerdì 22 luglio 2005 18:35
Re:
no cocciante no vi pregooo
zon@ venerdi
00venerdì 10 marzo 2006 11:40
Cocciante, un ritorno in grande stile
Sarà per quelle melodie semplici e al tempo stesso sofisticate, sarà per quei testi che ti fanno sentire fino in fondo al cuore il tormento e l'estasi dell'amore, ma Riccardo Cocciante per il pubblico italiano rimane prima di tutto un grande cantautore. I fan hanno aspettato otto anni, perché godesse il trionfo mondiale della sua opera Notre Dame, tratta da Victor Hugo, poi quello francese di Le Petit Prince di Saint-Exupéry, fino all'anteprima, lo scorso settembre al Colosseo, di Romeo e Giulietta (qui Cocciante ha interpretato da solo le arie dell'opera, scritte con l'inseparabile Pasquale Panella) che andrà in scena l'anno prossimo all'Arena di Verona.
Hanno aspettato l'uscita del nuovo album Songs, del triplo cofanetto antologico Tutti i miei sogni (solo le prenotazioni lo hanno già trascinato al disco d'oro) e ora finalmente lo ritrovano stasera, sul palco del Forum (oggi Datchforum) di Assago, per un attesissimo concerto. Il cantautore di Saigon 8 che ha appena scritto la colonna sonora per l'Oscar della Tv (di cui è testimonial) cittadino del mondo, oggi abita a Dublino («volevo vivere in un luogo in cui sentirmi libero dal peso del successo e della notorietà») e sale sul palco accompagnato da sei musicisti irlandesi e da Alberto Visentin alle tastiere. Un ritorno in grande stile ma senza sfarzo scenografico; luci eleganti e ben giocate a sottolineare le emozioni dei brani, due grandi schermi ai lati del palco e per il resto tutto affidato alle suggestioni della musica. Cocciante pescherà in un repertorio sterminato, viaggiando tra maturità e abbandono, tra l'amore per la melodia, l'energia del rock, la cantabilità, la sintesi colta. «Le mie radici sono classiche e melodiche - puntualizza Cocciante - ma attenzione a non vedere la melodia in una connotazione passatista. Grazie al rock ho imparato a declinarla con il linguaggio di oggi e con un'espressività più asciutta». Un Cocciante che continua a cantare l'amore nelle sue mille sfaccettature, aggiungendo ai classici del suo repertorio piccole perle - tratte da Songs - come il singolo (scritto sempre in coppia con Panella) Sulle labbra e nel pensiero, storia di due amanti perduti tra delirio ed estasi d'amore, oppure Tu Italia, o Elle e Tellement, perchè i brani dell'ultimo album sono cantati anche in spagnolo, francese, inglese (Songs appunto). «A volte un mio brano ha successo in Italia e non negli altri paesi e viceversa, vediamo se riesco ad abbattere una volta per tutte le barriere stilistiche». Naturalmente c'è grande attesa per i suoi classici, riarrangiati e rivissuti con la saggezza e l'esperienza, che il cantautore dovrebbe dispensare a piene mani cantando la passione, la melanconia e la asciutta poesia, scegliendo tra Margherita (tra l'altro interpretata da Fiorella Mannoia e da Mina nel suo concerto d'addio alla Bussola) e Quando finisce un amore, tra Bella senz'anima e Poesia passando per Se stiamo insieme con cui vinse il Festival di Sanremo nel 1991.

zon@ venerdi
00martedì 21 marzo 2006 14:20
Cocciante condannato
La corte di Parigi ha condannato lunedì il cantante Riccardo Cocciante e la sua moglie Catherine a trenta mesi di carcere, per evasione fiscale. La sig.ra Cocciante che era presente alla lettura del giudizio, annunciata che ricorreranno in appello. La controversia si riferisce all'anno 2000 quando i due risiedevano a Monaco. Di conseguenza, ha dichiarato 62.000 FF (9.300 euro) con il reparto francese di imposta, persuaso quale non erano tassabili in Francia. Tuttavia, secondo il reparto di imposta, i redditi del cantante per l'anno 2000 superavano i 6 milione euro (40.8 milione FF). Dovrebbero pagare così 2.8 milione euro di tasse.

Nouvel Observateur

[Modificato da zon@ venerdi 21/03/2006 14.25]

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