Questa è la mia terra

gieffina
00sabato 8 aprile 2006 11:02

L'amore durante il fascismo


Nuovo appuntamento con la fiction da domenica su Canale 5. Questa è la mia terra è una serie di otto puntate di cento minuti che racconta la storia d'amore ambientata durante il regime fascista quando grandi masse di contadini del nord Italia vennero mandate nell'Agro pontino laziale. Si trattava della "bonifica integrale" attraverso la quale il regime voleva risolvere la crescente disoccupazione. Protagonisti Katia Smutniak e Remo Girone.


La storia inizia nel 1932. Andrea, interpretato da Roberto Farnesi, fa il pugile, ma sogna l'America, Giacomo, interpretato da Massimo Poggio, sta iniziando la sua carriera come ingengere nell'Opera nazionale combattenti. Ma il loro destino cambierà completamente con l'arrivo nell' Agro pontino, della famiglia Corradi, emiliani provenienti da Ferrara con la promessa di un pezzo di terra da coltivare. Tra le tre figlie c'è Giulia, Kasia Smutniak, di cui entrambi gli amici si innamorano. Ma i Corradi, non troveranno subito la serenità, e avranno due antagonisti, la famiglia Petrucci, fattori del luogo che vedono nel coloni degli "invasori", e una famiglia cittadina, i De Santis, interpreti degli interessi dei grandi proprietari terrieri. Il notaio Umberto De Santis, interpretato da Girone, farà di tutto per rendere la vita impossibile ai coloni.


Il cast artistico ha come attori protagonisti Kasia Smutniak, la modella polacca che ha esordito al cinema nel film di Giorgio Panariello Al momento giusto, Roberto Farnesi, già celebre per Centovetrine e Carabinieri, Massimo Poggio, la cui lunga carriera inizia a teatro con Luca Ronconi e passa per il cinema coi grandi film di Ferzan Ozpetek, e Remo Girone in una partecipazione straordinaria. La prima puntata andrà in onda domenica, la seconda mercoledì, e per i sei appuntamenti successivi, ogni domenica in prima serata, sempre su Canale 5.

La regia di Raffaele Mertes garantisce a Questa è la mia terra grande qualità nel racconto e nella ricostruzione storica. Mertes, infatti, ha alle sue spalle vent'anni di esperienza come direttore della fotografia per numerosi registi.

"Questa è la mia terra, una storia d'amore a prima vista" dice il regista. "Due amici per la pelle di fronte al fatto di amare al stessa donna, gli intrighi di un notaio potente per la conquista delle terre bonificate dell'Agro pontino, una famiglia di Ferrara costretta ad accettare l'offerta di andare a coltivare e bonificare le terre come ultima risorsa possibile di sopravvivenza. E' una storia di conflitti tra persone di diversa cultura, densa di avvenimenti drammatici con lo sfondo di una periodo storico particolamrente difficili". "Abbiamo cercato - conclude il regista - di sottolineare il più possibile l'umanità dei personaggi, con tutte le loro debolezze, i loro dubbi. Nonsotante le difficoltà, gli affetti per le persone amate avranno sempre la precedenza".


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