Luciano Pavarotti è morto

gieffina
00giovedì 6 settembre 2007 13:15


Già mercoledì aveva perso conoscenza

Luciano Pavarotti è morto a 71 anni nella sua villa a sud di Modena. A dare l'annuncio è stato il suo manager. Il tenore, secondo le voci che si erano diffuse, già mercoledì sera aveva perso conoscenza, e nella notte le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate. Pavarotti, dall'estate 2006 malato di tumore al pancreas, era stato operato lo scorso anno a New York, ma da alcuni mesi il male lo aveva nuovamente aggredito.

"Il Maestro ha combattuto a lungo una dura battaglia contro un cancro al pancreas che alla fine gli ha tolto la vita - ha spiegato il manager dando l'annuncio della morte - Mantenendo l'approccio che ha caratterizzato tutta la sua vita e il suo lavoro, è rimasto positivo fino all'ultimo istante della sua malattia".

L'intervento per un cancro al pancreas era stato reso noto il 7 luglio 2006 e risaliva a pochi giorni prima. Terri Robson, manager del tenore, aveva spiegato che l'artista stava apprestandosi a lasciare New York, dove risiedeva parte dell'anno in un appartamento in Central Park, per riprendere dalla Gran Bretagna il suo giro mondiale di addio alle scene, quando i medici gli avevano scoperto una massa maligna. ''Fortunatamente la massa ha potuto essere completamente rimossa chirurgicamente'', aveva aggiunto la Robson, secondo cui già nei giorni successivi all'intervento "Big Luciano" si stava ''riprendendo bene''.

Il 5 luglio a Glasgow il tenore doveva cantare nella prima tappa della ripresa del grande "World wide farewell tour", partito nel 2004 in Giappone, ma a fine giugno la manager aveva annunciato un rinvio dovuto a motivi di salute: ancora guai con la schiena (un problema cronico per Pavarotti) e il sopraggiungere di un' infezione erano state le ragioni addotte, ma in realtà c'era stata un'analisi che aveva rilevato valori sospetti, con il consiglio dei medici di sottoporre il tenore a nuovi accertamenti. Poi il nuovo ricovero e il trasferimento d'urgenza in sala operatoria.

Già l'anno precedente Pavarotti aveva dovuto annullare sei concerti per motivi di salute, e nel luglio '98 aveva subìto, sempre a New York, un massiccio intervento di ricostruzione dell'anca, seguito da mesi forzati di stop e di riabilitazione in Italia, con un'unica apparizione nell'ottobre di quell'anno allo stadio di Colonia per un concerto davanti a 18.000 persone.

Dopo l'ultimo intervento "Big Luciano" ha avuto accanto la moglie Nicoletta Mantovani e la figlioletta della coppia, Alice, ma anche le tre figlie avute dal primo matrimonio con Adua Veroni, e ha ricevuto costantemente le visite di amici e colleghi illustri, come Placido Domingo e il leader degli U2, Bono Vox. Nel suo ritiro marchigiano Pavarotti continuava a tenere lezioni di canto con alcuni allievi, giocava a carte con gli amici più cari e viveva, anche se costretto a muoversi in carrozzina, e visibilmente dimagrito, lunghi momenti di serenità e di tranquillità con la famiglia. Proprio a Pesaro lo aveva colpito la febbre alta che l'8 agosto aveva consigliato il rientro a Modena e il ricovero per accertamenti al Centro Oncologico del Policlinico. Poi, il 25 agosto, le dimissioni e il ritorno per la convalescenza nella sua casa alle porte della città emiliana.
GayAbruzzo
00giovedì 6 settembre 2007 13:27
tutti in questo periodo
gieffina
00giovedì 6 settembre 2007 14:03
si,chissà domani che vip muore [SM=x432732]
funtus
00giovedì 6 settembre 2007 14:17
uno dietro l altro,..
periodo sfigato x loro....
ammetto che x lui mi spiace meno....
quando aveva lasciato la moglie x mettersi con quella cagnetta che poteva essere sua nipote ci ero rimasto proprio male....
gerryff
00giovedì 6 settembre 2007 14:26
Non mi era particolarmente simpatico ma lo rispetto non solo perche' e' morto ma anche perche' e' uno dei pochi italiani che ha reso veramente lustro al paese.
GayAbruzzo
00giovedì 6 settembre 2007 18:35
Re:
gerryff, 06/09/2007 14.26:

Non mi era particolarmente simpatico ma lo rispetto non solo perche' e' morto ma anche perche' e' uno dei pochi italiani che ha reso veramente lustro al paese.




infatti e come tutti i bravi italiani ha avuto anche parecchi problemi con il fisco.
gieffina
00venerdì 7 settembre 2007 14:59

Pavarotti, riaperta camera ardente


Modena,folla commossa per ultimo saluto

Una folla commossa ha ripreso a visitare la camera ardente dove è stata collocata la salma di Luciano Pavarotti, nel Duomo di Modena. Oltre novemila persone, tra cui amici, conoscenti e parenti, hanno dato l'ultimo saluto all'artista, morto giovedì mattina nella sua abitazione a Santa Maria di Mugnano. In chiesa, la bara bianca di "Big Luciano" è stato posta davanti all'altare. I funerali si terranno sabato alle 15.

La camera ardente è stata aperta al pubblico fino all'una di notte di giovedì; sono stati consegnati 7.500 ricordini con la foto del tenore e sono state distribuite 7.500 foto-ricordo di ''Big Luciano''.La bara bianca del tenore è stata posta nella navata centrale della chiesa, davanti all'altare. Il corpo è stato vestito con uno smoking con papillon bianco, simile a quelli con cui tante volte Pavarotti ha conquistato i più importanti teatri del mondo. In mano, un fazzoletto bianco e un rosario.
Nicoletta Mantovani 8AFP)

Le visite alla salma saranno possibili per l'intera giornata. Anche sabato, giorno fissato per le esequie, si potrà rendere omaggio al feretro del tenore dalle 6 del mattino alle 13.

Ad accompagnarlo alla chiesa la moglie Nicoletta Mantovani, le tre figlie avute dal primo matrimonio, la sorella e alcuni amici stretti. A Modena intanto prosegue l'organizzazione del funerale al quale sono attese moltissime personalitàdel mondo della politica e della cultura. E' gia' confermata la presenza alla liturgia di Andrea Bocelli, che interpreterà durante le esequie un noto canto eucaristico, il "Panis angelicus", che lo stesso artista ha già proposto anche nel suo repertorio. Alla cerimonia funebre sono attesi molti personaggi dello spettacolo. Tra gli altri si fanno i nomi del leader degli U2, Bono, che con Pavarotti duettò "Miss Sarajevo"al 'Pavarotti and Friends' del '95, e Raina Kabaivanska. Ma è probabile che durante la cerimonia altri artisti internazionali salutino con la loro voce quella che si è spenta per sempre.

PIAZZA GREMITA, LA MOGLIE NICOLETTA A CAMERA ARDENTE CON FIGLIA ALICE
Alcune migliaia di persone hanno visitato da stamattina, dopo i 9.000 delle tre ore di ieri sera, la camera ardente di Luciano Pavarotti. Molti modenesi, ma anche persone appositamente arrivate da fuori, si sono messi in fila in Piazza Grande per entrare nel Duomo romanico di Lanfranco, dove in una bara bianca, con un frac simile a quelli con cui è andato in scena mille volte e un papillon bianco, riposa il maestro. Ci sono due delle figlie, Cristina e Giuliana, rimaste per tutta la mattinata in raccoglimento di fronte al feretro del padre, c'è una sorella, mentre la moglie Nicoletta Mantovani è arrivata con la figlioletta Alice in braccio alle 12 e mezzo, dopo essere rimasta in mattinata nel silenzio della sua casa di campagna di Santa Maria di Mugnano, alle porte di Modena, dove Pavarotti è morto, dopo esservi rientrato dall'ultimo ricovero il 25 agosto. Il lento pellegrinaggio proseguirà fino a mezzanotte, e poi l'8 settembre dalle 6 alle 13, per la visita a una camera ardente sobria e rispettosa, dove è assolutamente vietato l'uso di macchine fotografiche e telefonini.

NAPOLITANO NEL POMERIGGIO ALLA CAMERA ARDENTE
Il comune di Modena ha ufficializzato che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano renderà omaggio alla salma del tenore Luciano Pavarotti, nella camera ardente allestita nel Duomo di Modena, alle 16:30. "Napolitano - spiega il municipio - giungerà da Roma in aereo e sarà atteso dal sindaco Giorgio Pighi all'ingresso della Cattedrale. Dopo l'omaggio al feretro, il presidente farà rientro nella capitale".

funtus
00venerdì 7 settembre 2007 20:52
notizia di stasera....
quella cagna della moglie eredita un patrimonio che si aggira sui 200 milioni di euri.....
dico.....
DUECENTOMILIONI di euri!!!!!
sta zoccola!!! [SM=x432744]
gieffina
00sabato 8 settembre 2007 10:40
Re: notizia di stasera....
funtus, 07/09/2007 20.52:

quella cagna della moglie eredita un patrimonio che si aggira sui 200 milioni di euri.....
dico.....
DUECENTOMILIONI di euri!!!!!
sta zoccola!!! [SM=x432744]




mica l'ha fatto apposta [SM=x432727]
liberamente83
00sabato 8 settembre 2007 11:35
infatti...
tra l'altro il solo fatto che lui fosse ricco non significa necessariamente che lei non lo amasse, e credo che ora potrebbe essere molto triste per la sua perdita.
will!newton
00sabato 8 settembre 2007 11:40
Re: Re: notizia di stasera....
gieffina, 08/09/2007 10.40:




mica l'ha fatto apposta [SM=x432727]




ma anche sì... [SM=x432725]
gieffina
00sabato 8 settembre 2007 11:41
Re: Re: Re: notizia di stasera....
will!newton, 08/09/2007 11.40:




ma anche sì... [SM=x432725]




non è che tutti quelli che sposano i ricchi lo fanno per i soldi,dai
GayAbruzzo
00sabato 8 settembre 2007 11:44
Re: Re: Re: Re: notizia di stasera....
gieffina, 08/09/2007 11.41:




non è che tutti quelli che sposano i ricchi lo fanno per i soldi,dai




certo come no. se pavarotti fosse stato fornaio come suo padre, a 60 anni sicurissimamente la ventenne nicoletta se lo sarebbe sposato. si! sicurissimo
will!newton
00sabato 8 settembre 2007 11:46
Re: Re: Re: Re: Re: notizia di stasera....
GayAbruzzo, 08/09/2007 11.44:




certo come no. se pavarotti fosse stato fornaio come suo padre, a 60 anni sicurissimamente la ventenne nicoletta se lo sarebbe sposato. si! sicurissimo



l'amore non ha età.... guarda Anubis! ahaha


gumbody
00sabato 8 settembre 2007 12:02
ah Will come sei acida in questo periodo [SM=x432746]
comunque ho sentito in tv che la Mantovani stava già bene di suo da prima di sposare Pavarotti, insomma, non era una povera disgraziata [SM=x432729] E poi comunque se non avesse ereditato lei avrebbe ereditato di sicuro qualcun altro, i soldi non sarebbero finiti di certo in beneficenza! [SM=x432776]
will!newton
00sabato 8 settembre 2007 12:07
Re:
gumbody, 08/09/2007 12.02:

ah Will come sei acida in questo periodo [SM=x432746]




OT Estoy muy acida...
GayAbruzzo
00sabato 8 settembre 2007 12:14
Re: Re:


non avendo la fortuna di avere il boy a due passi e dovendo aspettare per settimane intere prima di trombare, è comprensibile che will sia aciderrima. dai gummy dobbiamo comprenderla ed assecondarla [SM=x432747]
gumbody
00sabato 8 settembre 2007 15:01
Re: Re: Re:
GayAbruzzo, 08/09/2007 12.14:



non avendo la fortuna di avere il boy a due passi e dovendo aspettare per settimane intere prima di trombare, è comprensibile che will sia aciderrima. dai gummy dobbiamo comprenderla ed assecondarla [SM=x432747]




hai proprio ragione,è questo il vero significato dell'amicizia! [SM=x432819]
GayAbruzzo
00sabato 8 settembre 2007 18:21
Re: Re: Re: Re:
gumbody, 08/09/2007 15.01:




hai proprio ragione,è questo il vero significato dell'amicizia! [SM=x432819]


[SM=x432740] [SM=x432746]

gieffina
00sabato 8 settembre 2007 19:07
nn è sempre così..avrà avuto le sue GROSSE qualità..tutti i ricchi non sono da amare?..mica sono tutti superficiali e materiali come carmen di pietro...la marini era stata con cecchi gori anche in momenti tristi
gieffina
00sabato 8 settembre 2007 19:14

Pavarotti, in 50mila per l'addio
In 50mila hanno detto addio a Luciano Pavarotti. Nel duomo autorità come Prodi e Annan, artisti come Bono, Zeffirelli e Fracci ma anche gente comune. Lungo applauso per l'Ave Verum Corpus cantato da Bocelli dopo la lettura dei messaggi del Papa, della vedova e delle figlie. Standing ovation alla fine del duetto tra Luciano e il padre che è stato fatto riascoltare. Applausi e Frecce Tricolori all'uscita del feretro, poi sepolto a Montale.


LUNGO APPLAUSO DURANTE CORTEO MODENA
Un lungo, continuo applauso ha accompagnato il feretro di Luciano Pavarotti lungo Corso Canalchiaro, nel corteo che ha accompagnato il tenore fino a Piazza San Francesco. Il corteo, fra due ali di gente, è sfilato in mezzo al commosso applauso dei modenesi che lo hanno accompagnato lungo questa ultima passeggiata nella sua città. Da Piazza San Francesco il corteo prosegue, in forma privata, verso il cimitero di Montale Rangone, vicino a Modena, dove Luciano Pavarotti sarà sepolto nella tomba di famiglia.

LA CRONACA DEI FUNERALI
La messa è stata introdotta dall'Ave Maria dall' 'Otello' di Verdi, cantata dalla soprano Raina Kabaiwanska, mentre il canto d'ingresso, dal 'Requiem' di Luigi Cherubini, è stata interpretata dalla Corale Rossini sotto la direzione di Luca Santini (organista Stefano Colò).

Tra i banchi del Duomo - La famiglia, le massime cariche dello Stato e gli amici più cari. Erano loro a sedere nei primi banchi all'interno del Duomo di Modena per dare l'ultimo saluto a Luciano Pavarotti. Accanto al feretro c'erano la vedova Nicoletta Mantovani che indossava una camicia verde un paio di pantaloni neri, a seguire le tre figlie più grandi del tenore Giuliana, Lorenza e Cristina. Dopo di loro la prima moglie del maestro Adua Veroni. Nella prima fila a sinistra c'erano invece il presidente del Consiglio Romano Prodi con accanto la moglie Flavia, il vicepremier Francesco Rutelli e il sindaco di Modena Giorgio Pighi. Sul lato destro, sempre in prima fila, il regista Franco Zeffirelli, il cantante degli U2 Bono Vox, la sua compagna e un altro membro della band.

In chiesa, tra le 700 persone che hanno potuto farvi ingresso, c'erano anche i ministri Arturo Parisi e Giulio Santagata, i sottosegretari Riccardo Levi e Serafino Zucchelli, l'ex segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, il direttore generale della Fao Jacques Diouf, il viceministro Mariangela Bastico, il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, l'assessore Maria Cristina Santandrea in rappresentanza del Comune di Bologna ed il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini. E ancora i tanti amici del mondo della musica e dello spettacolo tra cui Mirella Freni, Carla Fracci, Milly Carlucci, Jovanotti, Zucchero, Tony Renis e Red Ronnie, oltre al giornalista Gianni Minà e la direttore del Metropolitan di New York Joe Volpe.
Le frecce tricolori (Afp)

Il telegramma del Vaticano - Il cardinal Tarcisio Bertone, segretario di Stato del Vaticano, ha inviato un telegramma al mons. Benito Cocchi, l'arcivescovo di Modena che ha officiato il rito funebre di Luciano Pavarotti. "Appresa triste notizia scomparsa tenore Luciano Pavarotti - si legge nel messaggio - sommo Pontefice esprime sentimenti di cordoglio per dipartita grande artista e con suo straordinario talento interpretativo ha onorato il dono divino della musica. Nell'affidare sua anima alla misericordia di Dio, Santo Padre invoca per familiari et quanti l'hanno avuto caro sostegno speranza cristiana che sola può lenire dolore per grave perdita et invia a lei et partecipanti rito esequiale confortatrice benedizione apostolica".

L'omelia del vescovo - L'arcivescovo Benito Cocchi ha sottolineato che ''la folla che in queste ore ha continuato ad affluire'' è segno ''della stima, affetto e gratitudine nei confronti del grande tenore. Pavarotti non è un forestiero in questa cattedrale, cantava nel gruppo dei ragazzi mentre il padre già faceva parte del coro degli adulti. Cosa resterà di Pavarotti - ha chiesto l'arcivescovo - quando si spegnerà l'emozione di questi giorni? Pavarotti resterà sempre una bandiera di questa città".

La preghiera della figlia Alice
"Papà, so che mi hai tanto amata e so che mi proteggerai sempre. Ti porterò con me nel mio cuore bambino". Queste le parole di una preghiera, a nome della figlioletta Alice, di 4 anni, fatte leggere dalla vedova di Luciano Pavarotti Nicoletta Mantovani all'arcivescovo Benito Cocchi durante la cerimonia.

GRANDE COMMOZIONE
Standing ovation nel Duomo di Modena alla fine del duetto tra Luciano e il padre che è stato fatto riascoltare. La folla ha applaudito commossa per lunghi minuti. Zeffirelli commosso si è seduto, il volto molto teso, vicino a lui Bono non si è stancato di battere le mani. Carla Fracci, anche lei molto commossa, ha chinato il capo coperto da un foulard di chiffon bianco. Nicoletta Mantovani ha singhiozzato a lungo mentre l'arcivescovo Benito Cocchi leggeva una preghiera nella quale lei e la figlioletta Alice ricordavano il grande tenore scomparso. Molto emozionato anche il tenore Andrea Bocelli che, al momento della Comunione, in completo nero, camicia grigia di seta e senza cravatta, ha cantato l'Ave Maria dell'Otello di Verdi, ricevendo un lungo applauso.
Andrea Bocelli (Infophoto)

VINCERO' E LE FRECCE TRICOLORI
Un lungo applauso ha accompagnato la bara di Luciano Pavarotti mentre veniva portata fuori dal Duomo di Modena. A battere le mani, i presenti in Chiesa ma anche la folla in piazza. Il soprano Raina Kabaiwanska ha abbracciato a lungo una delle figlie del maestro. Gli altoparlanti diffondevano le note di "Vincerò" interpretate da Big Luciano. In cielo in volo le Frecce Tricolori mentre dalla folla saliva un altro applauso.

HANNO DETTO DI LUI

Romano Prodi (presidente del Consiglio): "Avete visto tutta la città che rappresentava tutta l'Italia. Pavarotti è stato un grandissimo messaggero del nostro Paese, gli dobbiamo essere tutti molto grati". Queste le parole di Prodi pronunciate in memoria del tenore, appena uscito dal duomo di Modena.

Francesco Rutelli (vice presidente del Consiglio e ministro dei Beni Culturali e del Turismo): "Come hanno scritto i teatri erano troppo piccoli per Pavarotti. Questa folla dimostra che lui è riuscito a fare incontrare la musica colta e la musica popolare. Questo vuol dire anche che la sua memoria e la sua voce non moriranno mai".

Jovanotti: (cantante): "Anche il sole sembra oggi salutare la grandezza di Luciano Pavarotti. Era un uomo generosissimo, un genio, eppure semplicissimo, di una schiettezza e di un meraviglioso spirito infantile: era un grande giocatore. Ti accoglieva nella sua atmosfera e quando eri con lui ti sentivi sicuro".

Vittorio Sgarbi (critico d'arte e assessore alla Cultura del Comune di Milano): "Eravamo molto amici, aveva una vita piena, calda e gli piacevano le donne. La voce era il modo piu'erotico che aveva di esprimere la sua vitalita' e con la voce ha dato felicita' al mondo".

Federico Moccia (scrittore): "Era un uomo con una grande visione. Uno dei pochissimi Grandi che ha saputo parlare ai giovani. La sua idea di aprire le porte della lirica al pop e al rock, insomma alla musica dei ragazzi, è stupenda e gli ha fatto conquistare le simpatie di quella parte di giovani che amava la musica ma non aveva avuto ancora modo di conoscere la differenza". Neanche le sue 'peripezie' private l'hanno mai reso antipatico. Innamorarsi all'eta' di Pavarotti di una donna piu' giovane e per lei lasciare la famiglia e la moglie, che ti ha seguito nelle fasi piu' difficili della vita, puo' stroncare anche la carriera piu' solida. Invece, con lui non è successo, perché l'immagine che ha dato al suo pubblico è stata quella di un uomo tradito da un grande amore e non un traditore".
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