Luciana Littizzetto

filmacchia
00martedì 18 gennaio 2005 19:46

Dal 1 febbraio con Luca e Paolo
Cambio della guardia a Le Iene Show. La nuova edizione del programma, al via dal 1 febbraio in prima serata su Italia 1, vedrà l’ingresso nel cast di Luciana Littizzetto che prende il posto di Alessia Marcuzzi, impegnata con Scherzi a parte su Canale 5. Al fianco dell’attrice torinese confermati Luca e Paolo.L’appuntamento tradizionale con Le Iene del giovedì in seconda serata riprenderà giovedì 3 febbraio, sempre su Italia 1.

Negli otto appuntamenti previsti della trasmissione curata da Davide Parenti la Littizzetto avrà uno spazio comico dove interpreterà i suoi "storici" personaggi più qualche new entry.

Con Luca e Paolo, inoltre, lancerà dagli studi di Cologno Monzese i servizi degli inviati Enrico Lucci, Marco Berry, il Trio Medusa, Giulio Golia, Andrea Pellizzari, Alessandro Sortino, Francesco Di Roberto (Cisko), Gip, Victoria Cabello, Sabrina Nobile, e Alessandro Sarno.

Per Luciana si tratta di un ritorno a Le Iene. Nella scorsa stagione, infatti, aveva condotto un speciale del programma in coppia con Daria Bignardi. Terminato questo impegno la Littizzetto, best seller in libreria grazie al libro Col cavolo, dovrebbe debuttare su Canale 5 con un “one woman show” in quattro puntate.

filmacchia
00mercoledì 19 gennaio 2005 10:00

Maria fa le prove generali per la possibile conduzione del tg * Luciana intanto scippa alla Marcuzzi l'appuntamento domenicale di Italia 1


DE FILIPPI E RICCI SI TESTANO A VICENDA
Sorridente, impacciata, emozionata, un bel po' a disagio. Maria De Filippi (presentata come "la regina della televisione") ha debuttato stasera con Greggio e Iacchetti alla conduzione di Striscia la notizia. Un'ospitata, ovviamente. Ma non solo.
Pare che la sciura di Uomini e donne - da tempo corteggiata da Ricci, volesse verificare la fattibilità di una strisciante conduzione. Dai primi di marzo, infatti, subito dopo il Festival di Sanremo, Ezio ed Enzo abbandoneranno ancora il ponte di comando, e alla scrivania del tg satirico ci dovrà essere una nuova coppia. A Ricci piacerebbe tanto ci fosse la Costanzo lady, ma lei ha qualche residua perplessità. Chissà se il debutto di ieri gliele ha fatte passare.


LUCIANA INVECE FA LA IENA
La prova generale l'aveva fatta lo scorso anno con Daria Bignardi. Ma dai primi di febbraio non si scherza più: Luciana Littizzetto (nella foto) soffia il posto ad Alessia Marcuzzi al timone del domenicale Le iene show. Con lei Luca Bizzari e Paolo Kessisoglu, impegnati anche in Camera Cafè.
La Marcuzzi, fra parentesi, rischia di perdere anche l'appuntamento del giovedì, causa contemporaneo impegno con Scherzi a parte e il set della fiction Carabinieri, entrambi per Canale 5. La rete vorrebbe sostituirla, ma pare che la iena in capo, l'autore Davide Parenti, tifi per lei.
Staremo a vedere.
GayAbruzzo
00mercoledì 19 gennaio 2005 11:38
Re:

Scritto da: filmacchia 19/01/2005 10.00

Maria fa le prove generali per la possibile conduzione del tg * Luciana intanto scippa alla Marcuzzi l'appuntamento domenicale di Italia 1


DE FILIPPI E RICCI SI TESTANO A VICENDA
Sorridente, impacciata, emozionata, un bel po' a disagio. Maria De Filippi (presentata come "la regina della televisione") ha debuttato stasera con Greggio e Iacchetti alla conduzione di Striscia la notizia. Un'ospitata, ovviamente. Ma non solo.
Pare che la sciura di Uomini e donne - da tempo corteggiata da Ricci, volesse verificare la fattibilità di una strisciante conduzione. Dai primi di marzo, infatti, subito dopo il Festival di Sanremo, Ezio ed Enzo abbandoneranno ancora il ponte di comando, e alla scrivania del tg satirico ci dovrà essere una nuova coppia. A Ricci piacerebbe tanto ci fosse la Costanzo lady, ma lei ha qualche residua perplessità. Chissà se il debutto di ieri gliele ha fatte passare.


LUCIANA INVECE FA LA IENA
La prova generale l'aveva fatta lo scorso anno con Daria Bignardi. Ma dai primi di febbraio non si scherza più: Luciana Littizzetto (nella foto) soffia il posto ad Alessia Marcuzzi al timone del domenicale Le iene show. Con lei Luca Bizzari e Paolo Kessisoglu, impegnati anche in Camera Cafè.
La Marcuzzi, fra parentesi, rischia di perdere anche l'appuntamento del giovedì, causa contemporaneo impegno con Scherzi a parte e il set della fiction Carabinieri, entrambi per Canale 5. La rete vorrebbe sostituirla, ma pare che la iena in capo, l'autore Davide Parenti, tifi per lei.
Staremo a vedere.


Littizzetto [SM=x432718]
De Filippi [SM=x432719] [SM=x432721] [SM=x432725] [SM=x432743] [SM=x432741] [SM=x432744] :tiè:
Dolcemicio81
00venerdì 21 gennaio 2005 15:09
Fanno sempre bene un po' di cambiamenti ogni tanto [SM=x432718]
GayAbruzzo
00venerdì 21 gennaio 2005 15:44
Re:

Scritto da: Dolcemicio81 21/01/2005 15.09
Fanno sempre bene un po' di cambiamenti ogni tanto [SM=x432718]


sono contento! mi piace la littizzetto!
zon@ venerdi
00mercoledì 16 novembre 2005 17:36
Spettacoli L'attrice comica, ma anche autrice di best sellers, è appena tornata su RaiTre a "Che tempo che fa" con Fabio Fazio "Politica? Preferisco ridere" donne Siamo un po' come il pepe nel sugo: è buono, dà sapore, però fa male al fegato Una cosa detta da una donna è più aggressiva comici Noi siamo saltimbanchi. Il comico serve a allietare, non a insegnare. Quando la gente sta male ha bisogno di allegria SILVIA FUMAROLA ROMA - La popolazione femminile le deve eterna gratitudine, per aver rivalutato in un libro le "donne verdura" (pomodoro, patata, peperone, zucchina) "che anche in barattolo conservano il gusto e durano per anni", rispetto alle "donne fiore", le bellissime "che quando appassiscono fanno solo tristezza". Gli uomini strapazzati le chiedono consigli per migliorare. Luciana Littizzetto, attrice comica, ma anche autrice di best seller ("Sola come un gambo di sedano", "La principessa sul pisello", "Col cavolo"), è tornata in tv accanto a Fabio Fazio, la domenica su RaiTre a Che tempo che fa con grande successo di critica e di pubblico (record di ascolti per la trasmissione di Fazio con uno share del 15,45 per cento e 3milioni 691mila spettatori). Fa satira di costume anche a Radio Deejay, ma per ora niente teatro. Ironia caustica, i suoi interventi registrano il picco di ascolti, ed è buffissimo vederla mentre strapazza Fazio, terrorizzato quando lei dice le parolacce. "Mi fa impazzire mentre gli chiedo se in tv si può dire vaffa... e va in paranoia. Ora anche lei dirà: però, le parolacce. Me lo dice anche mia madre. Ma le possiamo dire anche noi, sa, basta non calcare la mano". Signora Littizzetto, un ritorno trionfale a RaiTre. "Avevo voglia di lavorare con le persone che stimo. Se la cosa funziona, che altro puoi volere dalla vita? Farò bene l'idiota, a qualcosa servirà. Lei sa a cosa serve un comico? Ad allietare, non ad insegnare. Una signora mi ha detto: "Ho fatto la chemio, ma domenica mi hai fatto ridere". Ero contenta. Mio cugino è medico: dice che sui comodini ci sono quasi solo libri di comici. La gente quando sta male ha bisogno di quelle cose lì". Quindi lei non attribuisce un potere politico ai comici. "Ultimamente ci hanno un po' confuso. Noi rimaniamo saltimbanchi. I buffoni del re prendono in giro il re da sempre, poi ogni tanto lui taglia la testa a qualcuno, ma nessuno vuole insegnare niente a nessun altro. Siccome la politica diventa spettacolo, allora chi fa spettacolo fa anche un po' politica". Ammetterà, ci sono re che ispirano più di altri. "è vero, non hanno quasi bisogno di avere un buffone, fanno tutto da soli". è più dura per le donne? "è difficile per tutte, soprattutto se la platea è maschile, e lo è quasi sempre. Ci sono poche arbitre, poche chirurghe, poche comiche e poche donne in Parlamento. Siamo un po' come il pepe nel sugo: è buono, dà sapore, però fa male al fegato. Una cosa detta da una donna è più aggressiva". Ma gli uomini ridono pazzamente. "Non lo capisco, forse si rendono conto che ho ragione. Dico: "Ti amo bastardo", e loro: "Grazie, sei fortissima". Certe cose non sono scritte e mi guardo bene dall'anticipare cosa dirò: il battibecco deve essere reale, in diretta: è più adrenalinico. Un comico deve parlare la lingua della propria epoca, come si parla nella vita. Per questo mi diverto con Fazio". Anche in tv è questione di chimica? "Devi essere sulla stessa lunghezza d'onda, sapere cosa pensa chi ti sta davanti: accadeva con la Gialappa's quando facevo i pezzi della Nives. Prima non gli facevo vedere niente. Fai ridere se ti diverti tu. L'intesa c'è con le persone vivaci di testa". A Sanremo baciò appassionatamente Baudo: lo rifarebbe? "Prima o poi ci rivedremo, quel bacio ha dato la stura a una serie di baciamenti, dovremmo chiedere la Siae, io e Pippo". Lei ha amici maschi? "Non tanti. Quelli sposati o fidanzati non puoi più frequentarli, magari lei ti caverebbe gli occhi perché tanto sa che sai tutto; i maschi spaiati sono delle piattole fatte e finite: uno se li cucca solo per pietà. Gli amici gay vanno fortissimo perché ti dicono sempre che sei intelligentissima, tanto il rischio che t'intrufoli nel loro letto non lo corrono". Il suo fidanzato, Davide, com'è? "è talmente simpatico e cretino che per i 40 anni mi ha regalato un tanga di giaguaro. Oltre a una bicicletta". Strapazza anche lui? "Guardi, è come gli altri, devi dirgli tutto. Gli uomini non hanno spirito d'iniziativa: guardano il coniglio che brucia nel forno, c'è la nube tossica di Seveso ma non controllano se non glielo dici. Però è simpatico, e in un rapporto di coppia è fondamentale non annoiarsi. Uno può essere figo quanto vuoi, ma dopo un po' se ti annoi è un incubo, no?". Lo stesso vale per le donne. "Beh, certe donne sono noiose come la pioggia, come buttarsi in piscina con il cappotto. Ha presente il peso di un cappotto bagnato?". Le donne sono fonte della sua ispirazione. "Quello che scrivo è realmente successo, infatti quando le amiche si ritrovano nei libri un po' si scocciano. Mi parlano e aggiungono: "Però questo non lo scrivere". Sono meravigliose. Un'amica, per esempio, ha bruciato il reggiseno nel microonde". Ma va... "Ha questa teoria: lava il reggiseno a mano perché in lavatrice va via l'elastico, poi lo mette nella funzione grill tre, quattro secondi, perché è di acrilico e si asciuga. Ma questo, non so, era di microfibra, ed è andato a fuoco. Un'altra, figlia unica, single, assiste la madre in coma. Tutti i giorni in ospedale, rianimazione. Finalmente la madre si risveglia. La prima cosa che le dice è: "Ti voglio bene", "Grazie"? No. "Bin Laden a l'an ciapalu"?, "L'hanno preso Bin Laden?". Si rende conto della tragedia? Ma che fa, ride?... Vedere il lato comico della vita è un esercizio. Scegliere tra vaudeville o tragedia, questo è il punto. Non destra e sinistra, o rock e lento. Decidere da che parte mettersi non è facile. Ma vedere le cose dal lato comico è un buon esercizio per sopravvivere".
)(LoLLoSo17)(
00domenica 4 dicembre 2005 00:43
W la litizzetto [SM=x432756]
zon@ venerdi
00giovedì 9 febbraio 2006 09:45
Intervista a Luciana Littizzetto
ANDIAMO AL SODO. LUCIANA LITTIZZETTO VA ASCOLTATA E NON RACCONTATA. PER QUESTO NON RUBO ALTRO SPAZIO CHE NON SIANO LE SUE ESILARANTI DICHIARAZIONI. LA BATTUTA STA DIETRO L’ANGOLO E LA SUA VITA PUÒ SOMIGLIARE ALLA NORMA, MA COSÌ NON È. BUONA LETTURA!


Quali sono stati i tuoi esordi artistici?
Ho iniziato circa 15 anni fa in maniera seria. Devo dire: avrei voluto fare l’attrice da piccolina ma provengo da una famiglia molto normale, i miei facevano i lattai a Torino e non erano molto favorevoli.
Volevo fare l’attrice degli sceneggiati radiofonici perché mi succedeva spesso di cadere malata e quindi, stando in casa, ascoltavo la radio perché non esistevano i programmi mattutini alla televisione.

Però, poi capitolarono i tuoi?
In qualche maniera sì. Per assecondarmi m’iscrissero a una scuola di danza, ma dopo il primo anno mi dissero: forse è meglio che stai seduta. Allora mi hanno fatto studiare pianoforte e lì è andata così bene che mi sono diplomata. Ho cominciato a fare le prime supplenze ancor prima del diploma in una scuola media e studiavo recitazione con la convinzione che non sarei mai riuscita a fare questo mestiere.

Per quale motivo?
Per moltissimi motivi. Ero già grande, avevo 24 anni e venendo da Torino non avevo molte opportunità artistiche; non ero una soubrette di quelle con le gambe da due metri e gli occhi da gattina.

Però con una vis comica di tutto rispetto.
Sì, all’inizio non sapevo bene neppure io quale strada inforcare, le cose che volevo fare; dovevo avere l’opportunità di crescere e io tra tante cose sono abbastanza testona e caparbia e quindi alla fine, batti e ribatti, sono riuscita, certo grazie al pubblico perché non ho altri santi in paradiso.

Tu hai iniziato come attrice o come scrittrice di testi?
Come attrice avevo vinto un concorso di cabaret nel ’90; si chiamava: “Bravo, Grazie”. La prima cosa che ho fatto in televisione sono state un paio di puntate di Avanzi (il programma di Serena Dandini, ndr) che però sono andate male e mi hanno immediatamente rispedita a casa. Nessuno forse lo ricorda! Dopo un po’ di gavetta nei locali e nelle birrerie, mi hanno chiamata a fare Cielito Lindo (altro programma di successo di Raitre, ndr).
zon@ venerdi
00sabato 11 febbraio 2006 03:24

Luciana Littizzetto © Viva/Passaniti10 Feb 2006
Centosessantatre tedofori per l’ultimo tratto di un viaggio affascinante iniziato a Roma l’8 dicembre. A poche ore dalla cerimonia di apertura di Torino 2006, la Fiamma Olimpica sta vivendo la sua seconda giornata di gloria in città. Dopo il bagno di folla di ieri, il simbolo dei Giochi Olimpici è ripartito stamani dalla basilica di Superga, luogo emblematico, legato alla tragedia del Grande Toro, ma anche agli ideali sportivi incarnati dal gruppo di atleti capitanati da Valentino Mazzola.

Ed è stato proprio il presidente del Torino Urbano Cairo il primo tedoforo di un percorso che ha toccato gran parte della città, dal grande mercato di Porta Palazzo alla centralissima piazza San Carlo, dalla Mole Antonelliana al palazzo Reale per concludere il viaggio in serata allo stadio Olimpico. ''Sono molto emozionato'', ha detto il presidente Cairo, indossando la tuta bianca e arancio del tedoforo. ''La presenza di tutta questa gente, salita a Superga nonostante l'ora e il freddo, mi affascina e mi spinge a cercare di fare sempre meglio''.

La Fiamma è stata accolta ovunque dall’entusiasmo di migliaia di persone, che hanno salutato i tedofori, più o meno noti. Tra gli altri, Franco Ossola, figlio di uno dei giocatori del Torino, morto nel disastro aereo di Superga, la famiglia Pininfarina, presente al completo, il campione di mezzofondo veloce Hicham El Guerrouj, la sciatrice Manuela Di Centa, il principe di Monaco Alberto II. E ancora: Luciana Littizzetto, Piero Chiambretti, Marco Berry, Stefania Rocca, Bruno Gambarotta, Arturo Brachetti. Esempi di una “torinesità” di successo: la firma più bella per una giornata che rimarrà nella memoria.
zon@ venerdi
00mercoledì 15 marzo 2006 17:28
Littizzetto: "In tv dico la verità"
L'attrice commenta: "E' una cosa rara"
Luciana Littizzetto è così, parla senza censure, per questo ha rifiutato di andare a Sanremo, e proprio per questo piace ai telespettatori. L'attrice spiega il suo successo la domenica sera su Rai Tre a Che tempo che fa. "Prima la mia specialità era fare battute sul rapporto uomo - donna, ma ora lo fanno in troppi. Così ho deciso di far ridere parlando di attualità. Il mio segreto? Non attacco una persona, ma un fatto".


"Spesso certi fatti sono così assurdi da essere ridicoli in sé. Basta vedere certe sentenze della Cassazione: stuprare una ragazza che non è vergine è un reato minore. Io le commento dicendo la prima cosa che mi viene in mente, senza censure. Con sincerità. In altre parole, metto in piazza il primo pensiero della gente comune quando legge i giornali: 'Ma qui stiamo impazzendo?"'.

Il tandem con Fabio Fazio funziona benissimo, spiega la Littizzetto in un'intervista a Donna Moderna che sarà in edicola domani. Lui non sa cosa dirà lei ed è visibilmente preoccupato quando parla. "Tutto questo - spiega l'attrice - trasmette una sensazione di verità che il pubblico a casa apprezza. Una sensazione molto rara in televisione".

Per quanto riguarda la sua mancata partecipazione a Sanremo, spiega di aver rifiutato perché c'erano troppi paletti: non avrebbe potuto parlare di religione, di sesso, di politica e non avrebbe potuto usare un linguaggio aggressivo. "Senza queste cose un comico non fa il comico. Infatti Giorgio non l'ha fatto, e la mancanza di una persona che prendesse in giro tutto e tutti si è sentita. Se Sanremo è andato male è anche colpa mia".
zon@ venerdi
00giovedì 13 aprile 2006 20:34
Lolita allo specchio


Luciana Littizzetto, la comica più trasgressiva e irriverente delle televisione, parla senza peli sulla lingua di sé, del matrimonio e dei figli (che vorrebbe)

La Lolita più famosa d’Italia si confessa. Non stiamo parlando di una delle ex "sgallettata" di Non è la Rai o di una miss Italia d’annata, ma della piemontese più terribile ed “insolente” della televisione.

L’unica che ha avuto il coraggio di baciare in bocca Pippo Baudo e di tenere testa a quelli della Gialappa’s e alle "iene" Luca e Paolo. Quella, per intenderci, che prima di diventare Lolita ha sfondato vestendo i panni della mitica “Minchia Sabbry”, coatta della periferia torinese. In poche parole: Luciana Littizzetto.

In una intervista a Grazia, in edicola domani, la comica racconta di sé, del proprio desiderio di avere figli e del matrimonio. (E fortuna che l’intervista è stata fatta prima dei risultati elettorali, o chissà cosa ne sarebbe uscito ).

La Littizzetto è fidanzata e convive da anni con Davide, batterista degli "Africa United "( «in amore sono come Brooke di Beautiful, una monogama seriale»). E proprio a proposito dei figli che vorrebbe ma non arrivano, dice: «Ho 41 anni e li vorrei, ma non ho mai provato la fecondazione assistita. Credo che sia un'opportunità importante, ma non fa per me, è un percorso troppo tormentoso».

Del matrimonio, invece, non sembra importargliene molto: «Io non riesco a dire "per sempre". Esiste qualcosa che sia per sempre? Solo la Carrà. Tutto cambia, e io come faccio a dire a uno che lo amerò per sempre?».

Mentre per i figli è un altro discorso: «Chi li ha ha la certezza di "continuarsi". E poi di rivivere la sua infanzia. Quando guardi tuo figlio capisci come i tuoi genitori guardavano te».

E chissà come guardavano Luciana i suoi, di genitori, lattai torinesi che la volevano maestra (è laureata in Lettere e diplomata al Conservatorio, ndr) e che snobbavano e tentavano di scoraggiare ai tempi i suoi "sogni di gloria" nel mondo dello spettacolo.

Per anni, raccontava Luciana tempo fa durante il suo programma radiofonico su Radio Deejay, "La Bomba", il padre, a chi gli chiedeva che mestiere facesse la figlia rispondeva: “Mah, fa le recite”.

E ancora adesso non sembrano particolarmente interessati al suo mestiere di comica: «I miei genitori non vengono mai a vedere i miei spettacoli, non sono granchè interessati a quel che dico in tv. Ma quando ho fatto la teodofora - in giro per le strade di Torino con la fiamma olimpica in spalla - li ho visti lì, in mezzo alla gente e mi sono messa a piangere. Loro due mi commuovono».

In questi mesi è ospite fissa di Fabio Fazio, la domenica sera a “Che tempo che fa”'' Nel suo spazio commenta le notizie dei giornali. Solo quelle che la fanno più arrabbiare.

«Leggo i giornali la mattina, poi mi arrabbio e scrivo il testo per la domenica sera in tv. Mi fa impazzire quando mi sento presa in giro, quando penso che una cosa sia ingiusta o assurda. Mi arrabbio come tutta la gente, solo che ho il privilegio di farlo sapere».

Alcuni esempi? La notizia della modella svizzera che si era fatta allungare le gambe di 3 cm, soffrendo terribilmente, pur di rientrare nello standard di altezza delle “top model”. «E io cosa dovrei fare allora, che nell'erba alta sparisco- commenta la comica – e che più basse di me ci sono solo le carote? Cosa mi devo far innestare io, un doppio femore? Tassellarmi nell'interno coscia un tubo della stufa? Farmi infilare un mappamondo al posto della rotula?».

«Eppure io non mi farei mai allungare - prosegue - , sono orgogliosa di essere ultracorta. L'unica cosa che mi dispiace è che ho un bel seno ma purtroppo se ne accorgono solo i cani volpini».

E sulla grande simpatia che riscuote sia tra gli uomini che tra le donne, commenta: ''Piacere è una responsabilità enorme. L'amore degli sconosciuti mi fa andare in ansia. E questo è il motivo per cui odio fare teatro: l'idea di tutta quella gente che ha pagato per vedermi mi inorridisce. Penso: questi qui mi vogliono bene, che cosa vogliono da me? E mi viene il panico».

Il successo la spaventa, infatti dichiara: ''La verità? Chi è di moda passa di moda. Non è spaventoso?».
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