Il Musichiere spegnerà 50 candeline

gieffina
00venerdì 24 febbraio 2006 11:55
Sono stati proprio i due autori ad annunciare che al volume sull'avvento del quiz in tivù, che ha come icona Mike Bongiorno curatore della prefazione, seguirà il volume, anch'esso multimediale come il primo, sulla trasmissione condotta da Mario Riva che apre la strada al quiz musicale, giocato tutto sulla conoscenza delle canzoni.

Un programma editoriale destinato - ha detto Scaramucci - a ripercorrere la storia della televisione per generi. Dopo il quiz, sarà la volta dei sabati della Lotteria Italia, da Canzonissima a Ballando con le stelle e, sogno nel cassetto della Scaramucci, responsabile delle teche Rai conservatrici di tutti i filmati dal '54 ad oggi, l' excursus dal teleromanzo alla soap.

Storiografia di un declino? Nient'affatto perché c'è ancora buona televisione, affermano maestri come Luciano Rispoli, Gian Luigi Beccaria e Bruno Gambarotta, peccato che stia in mezzo a tante sciocchezze, aggiungono. E il tallone d' Achille - osservano unanimi - è proprio nell' intrattenimento.



"La grande televisione - secondo Rispoli - quella dei grandi numeri, viene ad essere interessata da litigate feroci in pubblico, minacce di morte e poi richieste di scuse in diretta. Questa Rai non deve più deludere il pubblico con queste sciocchezze. Ci sono grandi professionisti poco presenti, marginalizzati. Il nostro paese non ne può più di tivù banale".

Della stessa opinione Beccaria, docente universitario passato allo schermo per condurre proprio con Rispoli, la fortunata serie di Parola mia. "La televisione - afferma - deve divertirci, intrattenerci, ma anche farci pensare". Fa eco Gambarotta, che con Magalli diede vita alla riedizione moderna di Lascia o Raddoppia? ("Mi chiamarono - racconta - perché ero l' opposto di Mike Bongiorno e non ho mai capito se questo fosse un merito o un limite. In ogni caso io stimo molto Mike"). "In questi giorni - sottolinea, a dimostrazione di come le presunte preferenze del pubblico siano in realtà indotte dai palinsesti - abbiamo visto che il pattinaggio artistico fa più audience di un reality".

Poi ricorda i concorrenti dei vecchi quiz, persone preparate, competenti di alto livello nel loro settore, li confronta con quelli di oggi, solo esperti di quiz cui scientemente si preparano e conclude: "Quella era un' altra Italia che ora non c'è più. Speriamo invece che ritorni una televisione un po' più rispettosa".

All'incontro hanno preso parte anche Giuseppe Marchetti Tricamo e Giuliana Longari, figura ormai storica del Rischiatutto. E' la concorrente che si è legata per sempre a una gag tra lei e Bongiorno che gli storici della televisione dicono far parte solo delle leggende metropolitane. Lei ha ribadito che è un' invenzione, Scaramucci le ha dato ragione facendo notare come Aldo Grasso abbia modificato su questo aneddoto la seconda edizione del suo libro sulla storia della televisione.

Ma c'è chi giura di ricordare perfettamente quella sera in tivù in cui lo sbadato Mike Bongiorno dava vita a uno dei doppi sensi più esilaranti.

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