Re:
LA MAMMA non basta più, la fidanzata talvolta fa più danni che altro, da soli non ci riescono. Perché il buon gusto è innato. E chi non ce l'ha, è difficile che se lo possa dare. Soprattutto se prendiamo quella tipologia (diffusa) di maschio adulto, che si infila la prima cosa che trova nell'armadio, mangia insalate imbustate e panini imbottiti, lascia che pancia e barba vivano di vita propria, preferisce Blockbuster al teatro e ama circondarsi di truciolato Ikea. Uno così, non potrà mai diventare metrosexual. Cioè quel genere d'uomo che l'occhio sottile di Carrie Bradshaw (Sex and the City) ha catalogato come "quella nuova razza di maschi eterosessuali generatasi a Manhattan a causa di eccessiva esposizione a moda, cucina esotica, musical e antiquariato".
Per aiutare il maschio italiano in questione a sentirsi cool (diventarlo, poi, è laborioso ma possibile), sopprimendo il virus del cattivo gusto che si annida in ciascuno di noi, arrivano, su La7, Alfonso, Guido, Marco, Massimo e Mattia. Uno staff di giovanotti gay esperti, nell'ordine, di: food&wine, interior design, beauty, fashion, lifestyle. Cioè i protagonisti del reality show I fantastici 5, versione italiana di Queer Eye for the Straight Guy, format Usa lanciato da Bravo (la rete via cavo di Nbc Universal) che dal suo debutto nel luglio del 2003 è diventato un fenomeno di costume.
La loro missione è irta di ostacoli. Un solo giorno di tempo a disposizione per trasformare il look (e la casa, e le abitudini alimentari, e le attitudini culturali, e il modo di esprimersi) di un ragazzo nell'imminenza di un'occasione particolare. Perché cinque gay? "Noi siamo innanzitutto professionisti in vari settori - rispondono - poi siamo gay. Ma conosciamo anche moltissimi gay con gusti orrendi". Nessuno stereotipo, dunque. Ma un'aggiunta, garanzia di estro e sensibilità.
"Gay specializzati - recita lo slogan della trasmissione - per uomini trasandati". Il restyling è totale. Teatro della metamorfosi, negozi d'arredamento e boutique, beauty center e enoteche. E grande ironia. I cinque sono brillanti, colti, eleganti. E di un sarcasmo deflagrante. Con un atteggiamento assai prossimo alla presa per i fondelli dell'oggetto delle loro attenzioni.
Il contatto avviene tramite un "gancio", che chiede aiuto ai cinque per un "intervento di restauro". Una curiosità: se in America la richiesta arriva da amici, o dagli stessi ragazzi, e in Francia sono le fidanzate a segnalare i loro boyfriend, in Italia sono soprattutto le mamme. Stanche di figli trentenni sciatti e pantofolai. Un esempio: è la sera in cui Adriano, 27 anni, vuole chiedere ufficialmente alla fidanzata di andare a vivere con lui. Da lui. Lui ha le maniglie dell'amore, la barba incolta, una casa che è un'accozzaglia di mobili e oggetti orrendi, e usa regalare alla ragazza peluche leopardati. Finisce tutto giù dalla finestra.
In quanto ai protagonisti, l'unico volto relativamente noto è quello di Mattia Boschetti, da tre anni conduttore di Gay Tv. Marco Terzulli ha curato l'immagine, fra gli altri, di Giovanna Mezzogiorno, Daria Bignardi, Rupert Everett. Esperto di arredamento è Guido Tommaso Oliva, che collabora con prestigiosi studi europei di architettura residenziale di lusso. Alfonso Montefusco è considerato uno dei più promettenti chef italiani (ha lavorato da Nobu Armani a Milano, al Biblioteca di New York), e Massimo De Pietro è stato attore in importanti produzioni del Teatro dell'Opera e ha fondato una società di pubbliche relazioni che ha organizzato eventi legati alla moda e allo spettacolo.
I fantastici cinque. La7, da mercoledì 15 dicembre alle 21. Un programma di Dario Buttarelli, regia di Dario Calleri.