Fingersi gay a volte conviene

zon@ venerdi
00domenica 3 luglio 2005 01:50
Di gay obbligati a fingersi etero - perché cantanti con pubblico in maggioranza femminile, perché calciatori, perché impiegati o dirigenti in azienda bacchettona - è piena la storia. Ma cosa deve fare un pover'uomo etero, bello e solvibile, per essere lasciato in pace fino a una certa età, diciamo avanzata? Fingersi gay può essere uno stratagemma vincente. Alberto di Monaco, per esempio: sono almeno trent'anni che si sussurra che forse, magari, può essere... La calunnia è un venticello, e ha fatto il suo dovere, spazzando via molte noiose aspiranti principesse e permettendo al giovane Grimaldi di prendersi qualche soddisfazione con simpatiche hostess di colore ed energiche cameriere texane. Il fatto che oggi si venga a sapere che quelle relazioni hanno dato i loro bei frutti, permette tra l'altro ad Alberto di Monaco di passare direttamente allo status di futuro nonno senza aver mai sostato in zona "principe cerca moglie". E noi tutti a pensare che le brave comunicatrici fossero le sue sorelle... FILO DI PERLE. Con le recenti sfilate di Milano, che hanno sancito il ritorno del filo di perle, del rosa antico, della spilla vistosa e della borsa grande (no, piano con gli entusiasmi: non per noi, per i nostri fidanzati), si ha la prova provata che fingersi gay conviene: oltre che per evitare di essere troppo importunati dalle trentenni con tasso di fertilità in crescita e voglia di secondo figlio documentata dall'Istat, anche agli indossatori che vogliano lavorare. Qui non c'entra il fatto che molti stilisti siano o si fingano gay, ma la dura legge del mercato. Per vendere vestiti occorre intercettare i bisogni e le fantasie dei moltissimi maschi etero che sognano di avere con le donne un ménage disimpegnato, sul modello dell'amicizia maschile cameratesca e gentile. Non tanto Dolce & Gabbana, quanto Achille e Patroclo. PIACERE A TUTTI. Fingersi gay è una tentazione, non solo se si è rockstar (Morrison, Jagger, David Bowie: tutti finti gay), o attori cinematografici belli come Johnny Depp. Poiché l'obiettivo del finto gay è piacere a tutti, oggi come oggi anche per un politico è importante coltivare un forte elemento deduttivo femminile. Per gli esempi è sufficiente sfogliare un quotidiano, e già lo state facendo; anche se va riconosciuto allo spagnolo Zapatero un più esplicito posizionamento rispetto ai suoi colleghi premier. EFFETTO CALIGOLA. Il finto gay è l'identità provvisoria di tempi provvisori, si sa. Per questo fingersi potenziali finti gay, in politica è operazione di riposizionamento dolorosa ma necessaria, soprattutto se si proviene da paesi o culture un tempo maschie. Certo, ci sarà sempre qualche compagno di partito pronto ad evocare gli archetipi, i fantasmi di Caligola o Eliogabalo imperatori nel Basso Romano, quando il potere non era più legato alla virilità, e infatti spadroneggiavano le donne. Oggi il ragionamento, meno articolato, si chiama gossip. QUOTE. Scambio di battute a tavola tra un uomo politico molto spiritoso e un intellettuale gay altrettanto spiritoso, dove si ipotizza una candidatura del secondo alle prossime elezioni. - Intellettuale: "P. ha già fatto due legislature, potrei candidarmi al posto suo..." - Politico: "Sì, ma c'è un problema. P. è una donna, tu sei soltanto un po' gay. Nel partito non vi abbiamo ancora equiparati".

http://www.gaynews.it/view.php?ID=33043
GayAbruzzo
00domenica 3 luglio 2005 10:17
Re:
comunque secondo me alberto di monaco è bsx [SM=x432728]
pAuL100V
00lunedì 4 luglio 2005 09:09
[SM=x432727]
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