Cantiamo tutti insieme YMCA
di Federico Fiume
Quante volte abbiamo ballato brani come “YMCA”, “In the Navy” o “Macho Man”, vere pietre miliari della “disco” anni ’70? Ora gli autori ed esecutori di quelle canzoni, i mitici Village People, sono in Italia per due concerti a Venezia (19 giugno al Sottomarina Beach) e Roma. Nella capitale saranno ospiti del Gay Village al Parco del ninfeo dell’Eur domenica 20, una collocazione che suona ideale per la “gente del villaggio” e non solo per le assonanze fra il nome della manifestazione e quello della band. Lo storico gruppo americano è infatti da sempre una delle icone gay più amate.
Quando cominciarono la loro carriera nel 1977 l’omosessualità era ancora uno dei tabù più duri da abbattere, ma il modo giocoso e divertente che il gruppo scelse per affrontare l’argomento conquistò rapidamente platee immense in tutto il mondo e le loro canzoni divennero hits assolute, conquistando il pubblico di ogni tendenza. Oggi i Village People vantano un bottino di 50 milioni di dischi venduti e una “stella” nella Walk of Fame di Hollywood e continuano a girare sui palchi di tutto il mondo in una formazione che, sostanzialmente, è quella originale con Alexander Briley (il militare), David Hodo (l'operaio), Felipe Rose (l'indiano), Raymond Simpson (il poliziotto, dal 1979), Jeff Olson (il cowboy, dal 1980) e Eric Anzalone (il motociclista, dal 1995). Nati con l’idea di rappresentare sia i molteplici gruppi sociali americani che le diverse icone dell’immaginario gay, fra il ’77 e l’85 incisero una decina di album di grande successo, per poi vivere di rendita su greatest hits e collection varie ma senza mai cessare l’attività live.
Così, dal Greenwich village da cui erano partiti in quegli anni scoppiettanti e ricchi di creatività, prima che l’arrivo dell’Aids ponesse un triste sudario su quella vitalissima scena, al Gay Village, il passo è meno lungo di quel che sembra. Conformismi, razzismi e intolleranza verso i gay sono ancora una piaga e le cronache ce ne informano quotidianamente, ma le canzoni dei Village People hanno contribuito a cambiare qualcosa e ancora sono amate da tanta gente di qualsivoglia tendenza sessuale. Facile dunque prevedere un bel successo per la band americana, che ben di rado si è affacciata dalle nostre parti nel corso degli anni. Il Gay Village, giunto alla nona edizione, apre giovedì 17 e proseguirà nella sua programmazione fino all’11 settembre con un fitto calendario di iniziative di teatro, musica, incontri, sport, discoteca.
16 giugno 2010
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