Aggiornamento bollettino di guerra: due bombe carta nella Gay Street di Roma

GayAbruzzo
00mercoledì 2 settembre 2009 08:35
Da repubblica.it

Due bombe carta, centinaia di ragazzi che fuggono urlando, un motorino a fuoco, il segno di un piccolo cratere nell'asfalto, una fioriera devastata e un ragazzo che si tiene le orecchie dal dolore: dieci minuti prima di mezzanotte, la comunità gay romana è sprofondata di nuovo in un incubo. Dopo le coltellate e le bottigliate di "Svastichella" per un bacio omosessuale, dopo le bombe incendiarie sul portoncino del locale che ospita "Muccassassina", la festa gay più famosa d'Italia, stavolta nel mirino è la Gay Street della Capitale.

È una fortuna se nessuno s'è fatto male: l'unico ragazzo che era sembrato ferito al volto dalle schegge e dal rumore se l'è cavata con poco più che un grosso spavento. Secondo i rilievi dei carabinieri, a colpire sono stati due ragazzi a piedi. "Due teste rasate", raccontano i testimoni. Sono arrivati da via Ostilia, a cento metri dal Colosseo: è la prima strada che incrocia via di San Giovanni in Laterano, la Gay Street.

In mano hanno i due grossi petardi, ma nessuno li nota. La strada, molto frequentata a tarda sera e non solo dalla comunità omosessuale, è animata da centinaia di ragazzi che passeggiano, bevono un drink nei dehor dei locali o chiacchierano sul marciapiedi. È un attimo: i due giovani lanciano i due petardi "in mezzo alla folla", racconta il presidente dell'Arcigay romano, Fabrizio Marrazzo, che si trovava proprio nella Gay Street. In realtà, una delle "bombe carta" colpisce una fioriera, l'altra devasta un motorino e ne rovina un altro.

Il boato è enorme, nella strada lunga e stretta: è un fuggi fuggi. I due aggressori intanto scappano a piedi, favoriti dal panico. "I ragazzi volevano corrergli dietro - racconta Marrazzo - ma li ho implorati di fermarsi: cosa sarebbe successo se fossero stati armati di un coltello?". Stasera torneranno tutti nella Gay Street, alle 22, per manifestare contro il clima invivibile che sta perseguitando la comunità. "Abbiamo invitato il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, che ci sarà, e anche il sindaco Alemanno che invece non potrà esserci perché è in viaggio a Lourdes".

"È un gesto terroristico e conferma l'emergenza omofobia", commenta il presidente di Gaynet, Franco Grillini, ex presidente dell'Arcigay. "Arriva dopo una lunga serie di atti di aggressione e conferma quanto andiamo sostenendo da tempo: è in atto una vera e propria aggressione di stampo politico verso la comunità lgbt italiana ad opera di fanatici e di gruppi neonazisti che si sentono più o meno legittimati dalla vittoria della destra alle ultime elezioni politiche".


Anche questo è un gesto creato ad hoc dalla comunità omosessuale per farsi pubblicità? O c'è davvero un problema omofobia a Roma?
Aaron.Bloom
00mercoledì 2 settembre 2009 09:42
La mia idea è che, anche al di là di questo episodio, non si stia facendo assolutamente nulla per risolvere il problema della delinquenza giovanile. Chi lancia una bomba contro la gay street (ormai è la moda dell'estate, no?) non è uno che ieri stava buono sui banchi di scuola e poi è improvvisamente partito di cervello. E' una persona vissuta all'interno di un determinato ambiente (probabilmente povero, degradato), che ha già sicuramente commesso episodi di violenza, senza alcuna forma di controllo.

Episodi come questo accadono contro i gay, contro gli extracomunitari, contro i vicini di casa. Le aggressioni - verbali o fisiche - sono all'ordine del giorno su autobus - nell'indifferenza totale - e in strada. E chi le commette non è un perfetto insospettabile.

Quello che voglio dire, è che sicuramente questi pirla che hanno lanciato la bomba non sono nuovi al gesto, potevano essere ripresi e rieducati quando ce n'era la possibilità. E invece vedo ogni giorno una giungla di ragazzini allo stato brado, privi di educazione o controllo, liberi di minacciare e picchiare.

Dietro a questo episodio non c'è l'atto omofobo in sé, c'è tutto il peggio della nostra cultura: permissivismo delle forze dell'ordine, indifferenza, atteggiamento mafioso e ignoranza.
liberamente83
00mercoledì 2 settembre 2009 19:38
l'omofobia però c'entra aaron: quei due sono andati nella gay street non in un posto qualunque. e se ti fai un giro nei portali di parte (tipo gay.tv) ne trovi altri di piccoli fatterelli che sono proprio quelli che invece, per esempio, fa proprio il ben pensante tuo condomino. (esempio: http://www.gay.tv/ita/magazine/we_like/dettaglio.asp?i=8070&chan=160wrd=Caserta,_gay_minacciati_dai_vicini_di_casa)

quindi se mi vuoi dire che l'atto di violenza grave come quello della gay street affonda le sue radici nel malessere sociale, approvo. ma l'omofobia aggiunge a quella violenza un pizzico di "tollerabilità etica" in più, agli occhi del facinoroso e anche agli occhi di tante altre teste di cazzo. basta leggersi qualche commento all'articolo sulla gay street sul corriere della sera.
GayAbruzzo
00mercoledì 2 settembre 2009 23:49
Re:
liberamente83, 02/09/2009 19.38:

l'omofobia però c'entra aaron: quei due sono andati nella gay street non in un posto qualunque. e se ti fai un giro nei portali di parte (tipo gay.tv) ne trovi altri di piccoli fatterelli che sono proprio quelli che invece, per esempio, fa proprio il ben pensante tuo condomino. (esempio: http://www.gay.tv/ita/magazine/we_like/dettaglio.asp?i=8070&chan=160wrd=Caserta,_gay_minacciati_dai_vicini_di_casa)

quindi se mi vuoi dire che l'atto di violenza grave come quello della gay street affonda le sue radici nel malessere sociale, approvo. ma l'omofobia aggiunge a quella violenza un pizzico di "tollerabilità etica" in più, agli occhi del facinoroso e anche agli occhi di tante altre teste di cazzo. basta leggersi qualche commento all'articolo sulla gay street sul corriere della sera.



condivido al 100%. nessuno discute sul fatto che ci sia una generale violenza culturale che produce determinate azioni. ma da questa constatazione non si può arrivare a negare che il lancio di due bombe carta verso dei ragazzi che erano sulla gay street sia un atto omofobo. altrimenti, secondo il tuo punto di vista aaron, l'omofobia non si ravvisa da nessuna parte. ogni gesto contro i gay potrebbe essere spiegabile come un malessere più generale e profondo del puro e semplice odio contro gli omosessuali.

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