Penne. "Ti ho notato alla villa comunale. Mi piaci, sei proprio bello, devi essere pure molto dotato...". Un corteggiamento piuttosto spregiudicato, quello proposto al telefono da una (finta) voce femminile ad almeno una quindicina di pennesi, anche minorenni.
Telefonate frequentissime, cinque-sei volte al giorno. Sempre o quasi con numeri diversi o con numeri coperti. Non solo: anche gli immancabili messaggini facevano parte della strategia.
Insomma, un appuntamento fisso con la misteriosa voce che chiedeva appuntamenti. Un vero e proprio problema però per chi ha deciso di rivolgersi ai carabinieri perchè voleva essere lasciato in pace.
Un anno di indagini per gli uomini del tenente Eugenio Nicola Stangarone che hanno raccolto diversi elementi: quanto basta per far scattare la denuncia di molestie telefoniche a carico di un quarantenne di Penne, dipendente pubblico, che assumeva al cellulare una voce femminile. Tanto bravo e convincente da ottenere diversi appuntamenti. I carabinieri sono riusciti ad incastrare il presunto molestatore attraverso i tabulati telefonici e altri riscontri acquisiti agli atti di un'indagine che ha visto l'Arma effettuare una perquisizione domiciliare nei confronti dell'uomo, piuttosto conosciuto a Penne. Le sim card se le procurava dai colleghi che ignari gli prestavano il telefonino.
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