Non ci sono solo i teodem della Margherita, a ostacolare il cammino della legge sulle unioni civili. Anche Rifondazione comunista, infatti, annuncia una "
battaglia durissima" contro il ddl Bindi-Pollastrini sulle coppie di fatto. A dichiararlo è la deputata Titti De Simone, secondo cui il Prc "è pronta ad aprire un conflitto all'interno della maggioranza, nel caso in cui non si arrivasse a una proposta più dignitosa".
In base alle anticipazioni di stampa, il disegno di legge governativo non prevede l'istituzione di un registro delle unioni civili, ma una semplice certificazione: in pratica, le coppie possono andare in Comune ad autocertificare la propria esistenza, ottenendone in cambio una sorta di attestato. Che permette di condividere alcuni diritti: ad esempio, l'assistenza sanitaria e previdenziale e la successione nel contratto di locazione. Resta il fatto che, come spiegato dallo stesso ministro Bindi, si tratta "non di un riconoscimento delle coppie, ma di un 'accertamento'".
Da qui la contrarietà di Rifondazione. In una conferenza stampa sui contenuti del provvedimento, De Simone, convocata a Montecitorio insieme alle associazioni omosessuali, la dpeutata dichiara: "Noi siamo pronti a fare una battaglia durissima e anche ad aprire un conflitto all'interno della maggioranza. Sulla questione del riconoscimento dei diritti degli omosessuali, il gruppo di Rifondazione e tutto il partito sono pronti a dare il loro sostegno".
Insomma, se vogliono fare una cosa che la facessero seriamente!