Kakà: "Mi sono sposato vergine"
Il giocatore del Milan si confessa
La notizia è di quelle da ola: alle tentazioni si può resistere. In tempi di veline e calciatori, è proprio il fantasista del Milan Kakà a dichiarare al Jornal da Globo: "Mi sono sposato vergine". Un goal a suo favore... segnato dopo le nozze. Il 23enne brasiliano ha detto "sì" a Caroline Célico il dicembre scorso. Matrimonio con rito evangelico e la convinzione che certi valori contano ancora. La curva si inchina.
La "prima volta" di Ricardo Izecson Santos Leite, detto Kakà, va di pari passo con la sua storia tutta controcorrente. Mentre i suoi colleghi single si trastullano con le più belle del momento, lui mette al primo posto fede, valori e famiglia. E, benché brasiliano, non arriva dai bassifondi come molti altri grandi del pallone, bensì dalla buona borghesia del Morumbi, quartiere aristocratico di San Paolo.
Cresciuto a pane e senso del dovere, Kakà è uno con la "schiena dritta". Un moderno eroe, che fuori dal campo di calcio inforca gli occhiali da vista e sull'erba fa sognare uomini e donne, scegliendone per lui una soltanto. Così, nella chiesa di Renascer em Cristo, a San Paolo, ha deciso di sposare Caroline, ricchissima e, naturalmente, devota quanto lui a Dio e alla famiglia. Con tali presupposti sconfiggere le tentazioni potrebbe sembrare semplice come un goal a porta vuota. Invece rimane un pallonetto da fuori area.