Storia del Papa che cambiò il mondo
Karol, un Papa rimasto uomo, la fiction sequel di Karol, un uomo diventato Papa, sarà trasmessa in anteprima mondiale su Canale 5 stasera e domani. Dopo il plauso da Papa Benedetto XVI, la miniserie si annuncia come uno degli eventi di questa stagione. Nella fiction ci sono anche particolari inediti sui momenti immediatamente successivi all'attentato a Wojtyla. Papa Ratzinger racconta di essere rimasto molto toccato dalla scena dell'attentato.
L'abbraccio con Madre Teresa, legata a papa Wojtyla "da un'intima sintonia spirituale", ma anche il restare "impietriti, come se fossimo presenti" riascoltando gli spari dell'attentato di piazza San Pietro. Benedetto XVI ha raccontato le "emozioni" provate vedendo la proiezione. "Nel film, ha osservato il Papa "si conclude il racconto della vicenda terrena dell'amato pontefice". "Lo scorrere delle immagini - ha detto con partecipazione - ci ha mostrato un Papa immerso nel contatto con Dio e proprio per questo sempre sensibile alle attese degli uomini". E ha sottolineato alcuni ricordi suscitatigli dalle immagini: i "viaggi apostolici in ogni parte del mondo", gli "incontri con tante persone, con i Grandi della terra e con i semplici cittadini", le parole di papa Wojtyla dopo l'attentato alle Torri Gemelle, le sue "parole di coraggio e di denuncia verso la società consumistica e la cultura edonistica, protesa a costruire un benessere semplicemente materiale che non può soddisfare le attese profonde del cuore umano".
Dalla pellicola quella di Giovanni Paolo II, ha detto, emerge come "la figura di un instancabile profeta di speranza e di pace, che ha percorso i sentieri del globo per comunicare il Vangelo a tutti".
Nella fiction vengono descritti anche alcuni particolari inediti sui momenti immediatamente successivi all'attentato a Wojtyla del 13 maggio 1981. A suggerirli è stato Renato Buzzonetti, il medico che ha seguito Giovanni Paolo II fino alle ultime ore e che ha collaborato con gli sceneggiatori della fiction.
Lo ha rivelato Gianfranco Svidercoschi, consulente alla sceneggiatura firmata da Giacomo Battiato, Monica Zapelli e Gian Mario Pagano. "Buzzonetti - ha raccontato Svidercoschi - ci ha spiegato per la prima volta come si è svolto il meccanismo del dopo-attentato. Tutti ricordiamo la jeep dove si trovava il Papa infilarsi a sinistra di piazza San Pietro. Ma il medico si trovava dall'altra parte, presso il servizio sanitario accanto a Porta Angelica. La jeep perciò fece tutto il giro dietro la basilica e Buzzonetti visitò il Papa per terra. Solo allora si resero conto della gravità della ferita". Lo stesso medico del Pontefice ha spinto gli sceneggiatori a "approfondire la figura di suor Tobiana, che guidava le religiose polacche addette all'appartamento del Papa, sottolineandone in particolare la dimensione spirituale", ha aggiunto Svidercoschi.
La serie è prodotta da Pietro Valsecchi per la Taodue e diretta da Giacomo Battiato e si avvale di una colonna sonora firmata da Ennio Morricone. A interpretare Giovanni Paolo II è ancora l'attore polacco Piotr Adamczyk, già protagonista della prima miniserie.