Prosegue, con recensioni altamente contrastanti, il tour nordamericano di Mariah Carey. Praticamente in contemporanea sono giunti due articoli che stridono tra loro; uno canta le lodi di Mariah, l'altro riferisce di un suo pessimo concerto. Lo show da dimenticare sarebbe quello svolto dalla Carey ad Uncasville, Connecticut. Cronache riferiscono di un concerto durato in tutto soli 75 minuti; ma Mariah, tra pause e cambi d'abito, avrebbe cantato solamente per 45 minuti. Dopo "We belong together" l'artista ha salutato tutti; pareva giusto un commiato prima di un lungo bis, invece la Carey non è più tornata in scena. Uno spettatore ha riferito ad un giornalista locale: "Sarà stata in scena meno di un'ora. Chiederemo tutti il rimborso! Non ho mai visto un concerto così schifoso, sembrava che non gliene importasse niente del pubblico".
Altra musica per l'appuntamento al Madison Square Garden di New York. La cantante, d'ottimo umore, forse perché poco prima della sua esibizione aveva ricevuto in dono dal principe Azim del Brunei un diamante del valore di quattro milioni di euro, ha snocciolato con grande gusto una ventina di canzoni. Per "Fly like a bird", riporta stavolta l'inviata di un quotidiano britannico, è salito sul palco un grande coro gospel. Poi, nell'aftershow, grande festa per amici, giornalisti e parenti. C'erano anche Patricia e Morgan, rispettivamente madre e fratello di Mariah. La cantante ha provveduto a tenere allegra la compagnia con una trovata gradita da tutti: champagne per 40.000 euro. Parlando con la reporter Mariah ha detto: "Entro la fine dell'anno reciterò in un film che si intitola 'Tennessee', poi inizierò a lavorare sul nuovo album".