Primo Tapiro in affido a Prodi
Ma il leader dell'Unione lo rifiuta
Ha preso il via con Romano Prodi la serie di Tapiri d'oro cosiddetti "in affidamento" che Striscia la notizia ha consegnato nei giorni scorsi a vari esponenti politici: tutti, secondo il tg satirico, sono stati in qualche modo protagonisti di episodi di manipolazione televisiva. Prodi ha rifiutato il tapiro e ha rigettato in toto l'accusa di aver mai manipolato l'informazione televisiva.
"Io - è stata la risposta del leader dell'Unione - non controllo la RAI né tantomeno Mediaset, dove questo è assolutamente quotidiano e sistemico. Questo è il decimo tapiro, anche dare tanti tapiri è manipolazione...". Il trofeo, in questi casi, è "in affidamento" perché, se e quando le presunte manipolazioni cesseranno, il "tapiroforo" Valerio Staffelli andrà a riprendersi i tapiri destinati non solo a Prodi, ma anche a Silvio Berlusconi, Massimo D Alema, Rosy Bindi, Francesco Rutelli.
Le immagini delle consegne a questi ultimi andranno in onda nei prossimi giorni. Alla consegna del Tapiro, Staffelli fa vedere a Prodi le immagini del Tg3 del 16 maggio 1996, dove si mostrava un'intervista a Borrelli in cui si domandava se fosse vero che il pool avesse maggiori attenzioni per l'attività del gruppo di Berlusconi. Nell'intervista si chiedeva conto anche delle attenzioni del pool riservate a Prodi e all'IRI. Quest'ultima domanda compariva nell'edizione pomeridiana del Tg3 ma scompariva nell'edizione serale.
Di fronte alle immagini, Prodi non risponde e sale in macchina. Staffelli non demorde e insegue in moto l'automobile con Prodi a bordo. Una volta sceso dall'auto, Prodi si ferma e dichiara: "Certo non l'ho tolta io quella domanda. L'informazione deve essere sempre pulita e tranquilla. Non so se in quel caso fosse malizioso il Tg3 o il Tg1. E' quello che capita regolarmente adesso. Abbiamo servizi con notizie che si spostano da un tg a un altro. Io sono contrario alla manipolazione.