"A differenza della Rai", commenta
"Non ho paura a dirlo: anche se sono di sinistra, a Mediaset ho trovato molta libertà". Lo racconta Claudio Bisio, alla vigilia della partenza della nuova stagione di Zelig, su Canale 5. Il conduttore e capocomico di Zelig Circus rivela che a Mediaset non ci sono problemi di libertà per i comici, a differenza di quanto accade in Rai.
E a questo proposito spiega: "Io ho avuto solo un episodio, l'anno scorso, molto curioso. Qui a Zelig ho recitato un monologo del mio spettacolo teatrale I bambini sono di sinistra, accompagnato da Fabio Treves all'armonica. Ci fu un picco di ascolti, superammo la media stagionale di dieci milioni di telespettatori. Da Canale 5 non ci dissero niente e andiamo in onda due giorni dopo la registrazione, quindi avrebbero avuto tutto il tempo di chiederci modifiche. Un mese dopo vado a presentare il primo maggio, in diretta su RaiTre, e recito lo stesso, identico monologo. Insomma, ci furono due interpellanze parlamentari di Alleanza nazionale. Ho preso atto che i senatori di An guardano RaiTre e non Canale 5".
Alla domanda se Zelig non senta la necessità di fare satira, Bisio dice ancora: "Zelig è un'altra cosa, da sempre. In tv è pericoloso fare satira: se la fai in Rai ti censurano, se la fai a Mediaset ti danno della foglia di fico. Quelli bravi fanno satira nei teatri. Guarda Beppe Grillo, da quando non fa più tv riempie gli stadi e ha uno dei blog più visitati al mondo. Evidentemente non serve quella scatoletta con il telecomando per essere bravi comici di satira politica. E poi noi abbiamo satira: Cornacchione, Parassole e Cevoli. Ma se la fai contro la sinistra ti accusano di essere un comico di regime, se la fai contro Berlusconi rischi anche che ci sia la sua compiacenza".