Commento prima puntata (1)
Simona Ventura, la regina dei reality
E’ proprio vero, soltanto Simona Ventura poteva riuscire nell’intento di rinnovare e cambiare una formula che soltanto l’anno scorso aveva trovato affermazione. Stendiamo infatti un velo pietoso, ammesso che basti, sul tentativo fallito di Amadeus il primo anno di uscire dalla seggiola dei quiz.Una nuova formula del reality, nuovi protagonisti, tra cui ci sono le solite “STARS” da svernare, i cui nomi ricorrono altisonanti nelle sale d’aspetto delle case di riposo, e poi, uso una metafora linguistica, delle isole alloglotte, dei perfetti sconosciuti… apro per tanto il caso Alberto Fortis.
Chi è Alberto Fortis ? Questo grande cantante italiano di venticinquennale carriera, scomparso dall’Italia, come dire, prematuramente, poteva, come dire, rimanerci nei meandri di “chi l’ha visto?”, poi quegli occhiali fregati a John Lennon, sinceramente poteva spaccarli in diretta per rendere più affascinante la sua esibizione.Viola Valentino, conosciuta per una canzone “Comprami”, inflazionata nei locali di tendenza…, ma che qualcuno se la comprasse e ce la togliesse davanti alla faccia, quella figura ormai invecchiata e debordante, cieca nel gusto degli abiti e afona nella voce.Franco Califano, più conosciuto come presunto tombeur de femme, che per le sue decantate, per altro solo da lui, doti autoriali.
Ma ci sono anche presenze giovanili come la vincitrice della scorsa edizione di Sanremo, la cui assenza emotiva non permette di nominarla, e poi quello che si fa chiamare come il succo di frutta e il rappresentante dei noglobal (per dovere di cronaca in ordine Laura Bono, Pago e Simone Patrizi), beh… questi ci dimostrano che non occorre arrivare agli anta per impaludare nel fallimento. Il succo di frutta tra l’altro ha 36 anni.
In tutto i concorrenti sono 11, lodevole l’idea di una sfida immediata per rendere il pubblico partecipe sin dalla prima sera; ho trovato invece di cattivo gusto l’idea dell’escluso dalle squadre, rappresenta a mio avviso la voglia di stigmatizzare il diverso, tendenza tropo diffusa già nelle aule politiche.
Mitica Loredana Bertè, rompe l’idea di conformismo che spesso si utilizza nei riguardi di tutti quelli che pretendono stima artistica per il proprio passato, non avendo un presente, se no non farebbero Music Farm.A cadenzare il ritmo calzante della conduzione della Ventura, oltre che il suo vestito dallo spacco eccessivo, c’è una imitazione magistrale della Grande, vanesia e inarrivabile Mina, che canzona qua e la i cantanti, le cui esibizioni hanno lasciato a dire il vero molto a desiderare, ciò dimostra che nell’era dei playback, tanti cantano col computer.La conduzione agile e viva, rende la tempra della navigata Ventura di un eccessivo gusto per la risata e la battuta fine a se stessa, con molte parole buttate sul proscenio e dette a vanvera….Quelle più giuste? Beh Massimo di Cataldo che dice cazzi vostri a mezzanotte.
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