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Lo Giudice: "Una grande misura di civiltà contro la persecuzione per motivi sessuali"
ROMA, 2 gen - Anche l'Italia - come annunciato dalla Spagna - conceda asilo politico a donne, gay, lesbiche e transessuali.
E' l'appello lanciato dal presidente di Arcigay, Sergio Lo Giudice, commentando come ''grande misura di civilta' contro la persecuzione per motivi sessuali nel mondo'', l'annuncio apparso oggi su El Pais che il Parlamento spagnolo approvera' presto una riforma che concedera' lo status di rifugiato ai richiedenti asilo per motivi di discriminazione sessuale.
''Gia' da tempo afferma Lo Giudice - le associazioni del settore chiedono che l'Italia assuma un ruolo attivo nella promozione dei diritti umani nel mondo, per l'abolizione della pena di morte, per la depenalizzazione del reato di omosessualita' e transessualita' presente nelle legislazione di decine di paesi, per il riconoscimento del diritto d'asilo nel nostro paese per i perseguitati nel mondo a causa del loro orientamento sessuale o della loro identita' di genere.
Rinnoviamo la richiesta alle forze politiche che si presenteranno alle elezioni a formalizzare un loro impegno su questo tema''.
Lo Giudice sottolinea che ''oggi l'omosessualita' e' punita con la morte in diversi paesi islamici: Iran, Arabia Saudita, Afghanistan, Mauritania, Sudan, Pakistan, Emirati Arabi, Yemen e province settentrionali della Nigeria. Altri venti paesi islamici prevedono pene severe per atti di sodomia. In tutto sono settantatre i paesi nel mondo - dall'India alla Giamaica - che considerano un reato penale l'omosessualita'. Nel febbraio dello scorso anno, un immigrato senegalese, Mohammed, ha ottenuto dal giudice di pace di Torino una sentenza che ne decretava la non espellibilita' in quanto omosessuale, poiche' nel suo stato di origine sarebbe stato perseguito in base alle leggi vigenti. Tuttavia, l'Italia rimane ancora oggi priva di una legge organica sul diritto d'asilo''. Lo Giudice ricorda l'iniziativa del 14 gennaio, happening di piazza a Roma per i diritti civili e la laicita' delle istituzioni. La manifestazione e' stata indetta da Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Cristiani omosessuali del Guado DGP, MIT e alle altre sigle del movimento Lgbt. |